Descrizione

Comune montano, fondato in età alto-medievale; le tradizionali attività rurali rappresentano ancora una significativa fonte di sostentamento. La maggior parte degli scandrigliesi, che fanno registrare un elevato indice di vecchiaia, risiede nel capoluogo comunale e nella località di Ponticelli; il resto della comunità è distribuito in alcuni aggregati urbani minori (Massacci, Montecalvo di Sotto, Poggio Corese, Santa Maria delle Grazie e Scalette) e in svariate case sparse. L’abitato, interessato da un sensibile processo di espansione edilizia, è disposto in cerchi concentrici sulle pendici di un colle, dal quale gode di un suggestivo panorama su due valli fluviali intensamente coltivate; alle sue spalle si erge la mole del monte Pellecchia, ammantata di folti boschi di querce e faggi, che si colorano, a seconda delle stagioni, di tutte le sfumature immaginabili del verde, del rosso e del giallo.

Comune montano, fondato in età alto-medievale; le tradizionali attività rurali rappresentano ancora una significativa fonte di sostentamento. La maggior parte degli scandrigliesi, che fanno registrare un elevato indice di vecchiaia, risiede nel capoluogo comunale e nella località di Ponticelli; il resto della comunità è distribuito in alcuni aggregati urbani minori (Massacci, Montecalvo di Sotto, Poggio Corese, Santa Maria delle Grazie e Scalette) e in svariate case sparse. L’abitato, interessato da un sensibile processo di espansione edilizia, è disposto in cerchi concentrici sulle pendici di un colle, dal quale gode di un suggestivo panorama su due valli fluviali intensamente coltivate; alle sue spalle si erge la mole del monte Pellecchia, ammantata di folti boschi di querce e faggi, che si colorano, a seconda delle stagioni, di tutte le sfumature immaginabili del verde, del rosso e del giallo.

Storia

Menzionata con il nome di FUNDUM SCANDILIANUM nei diplomi di papa Stefano IV (817) e dell’imperatore Lotario I (840), fu un importante centro agricolo e religioso: nelle sue vicinanze, infatti, San Domenico da Foligno fondò nel X secolo il monastero benedettino di San Salvatore Minore. Per tutto il Medioevo appartenne all’abbazia di Farfa; in seguito, a partire dal Quattrocento, fu concessa in enfiteusi perpetua dalla Chiesa alla famiglia Orsini. Nel 1639, essendo morto senza eredi legittimi l’ultimo proprietario, Giovanni Antonio Orsini, fu incamerata dalla Santa Sede. Il toponimo è probabilmente connesso al latino SCANDULA, ‘assicella’. Tra le numerose e interessanti testimonianze storico-architettoniche locali spiccano: la parrocchiale dedicata all’Assunta, costruita nel X secolo ma profondamente trasformata nel XVIII, con all’interno preziose tele del Seicento e del Settecento nonché una scultura lignea cinquecentesca raffigurante la Madonna e il Bambino; il quattrocentesco palazzo Anguillara, che presenta eleganti forme rinascimentali e una bella finestra bifora di impronta gotica –altri palazzi gentilizi conservano notevoli elementi architettonici medievali e rinascimentali–; il cinquecentesco santuario di Santa Maria della Quercia; la chiesa di Santa Barbara, sorta nel luogo in cui, secondo la tradizione, la Santa venne martirizzata dal padre; il santuario di Santa Maria delle Grazie, eretto, insieme all’attiguo convento francescano, verso la fine del Quattrocento e caratterizzato da un abside poligonale e da un tetto a capriate poggiato su archi trasversali a sesto acuto. In località Ponticelli sorge la chiesa medievale di Santa Maria del Colle, con un originale pergamo e preziose pitture votive del Duecento e del Cinquecento.

Menzionata con il nome di FUNDUM SCANDILIANUM nei diplomi di papa Stefano IV (817) e dell’imperatore Lotario I (840), fu un importante centro agricolo e religioso: nelle sue vicinanze, infatti, San Domenico da Foligno fondò nel X secolo il monastero <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=BENEDETTINO'>benedettino</a> di San Salvatore Minore. Per tutto il Medioevo appartenne all’<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=ABBAZIADIFARFA'>abbazia di Farfa</a>; in seguito, a partire dal Quattrocento, fu concessa in enfiteusi perpetua dalla Chiesa alla famiglia <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=ORSINI'>Orsini</a>. Nel 1639, essendo morto senza eredi legittimi l’ultimo proprietario, Giovanni Antonio <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=ORSINI'>Orsini</a>, fu incamerata dalla Santa Sede. Il toponimo è probabilmente connesso al latino SCANDULA, ‘assicella’. Tra le numerose e interessanti testimonianze storico-architettoniche locali spiccano: la parrocchiale dedicata all’Assunta, costruita nel X secolo ma profondamente trasformata nel XVIII, con all’interno preziose tele del Seicento e del Settecento nonché una scultura lignea cinquecentesca raffigurante la Madonna e il Bambino; il quattrocentesco palazzo Anguillara, che presenta eleganti forme rinascimentali e una bella finestra bifora di impronta gotica –altri palazzi gentilizi conservano notevoli elementi architettonici medievali e rinascimentali–; il cinquecentesco santuario di Santa Maria della Quercia; la chiesa di Santa Barbara, sorta nel luogo in cui, secondo la tradizione, la Santa venne martirizzata dal padre; il santuario di Santa Maria delle Grazie, eretto, insieme all’attiguo convento francescano, verso la fine del Quattrocento e caratterizzato da un abside poligonale e da un tetto a capriate poggiato su archi trasversali a sesto acuto. In località Ponticelli sorge la chiesa medievale di Santa Maria del Colle, con un originale pergamo e preziose pitture votive del Duecento e del Cinquecento.

Economia

L’economia scandrigliese presenta una chiara impronta rurale: l’agricoltura, specializzata nella produzione di frumento, olive e uva, costituisce ancora una fondamentale fonte di reddito e assai diffuso è anche l’allevamento di bovini, ovini ed equini. Parte della popolazione attiva locale, però, è costretta a cercare lavoro altrove, visto il basso livello di sviluppo raggiunto dal settore secondario, che comprende poche imprese di dimensione artigianale attive nei comparti alimentare, del legno e dell’edilizia; il terziario appare invece relativamente più sviluppato: la rete distributiva è commisurata alle esigenze della comunità e il comparto dei servizi include il credito. Il comune dispone degli ordinari uffici municipali e postali, di una stazione dei carabinieri e di scuole per l’istruzione primaria e secondaria di primo grado; usufruisce inoltre dell’assistenza sanitaria assicurata dal presidio distrettuale e dalla farmacia ma è privo di strutture culturali e, per quanto riguarda la sfera della ricettività, di strutture per il soggiorno.

L’economia scandrigliese presenta una chiara impronta rurale: l’agricoltura, specializzata nella produzione di frumento, olive e uva, costituisce ancora una fondamentale fonte di reddito e assai diffuso è anche l’allevamento di bovini, ovini ed equini. Parte della popolazione attiva locale, però, è costretta a cercare lavoro altrove, visto il basso livello di sviluppo raggiunto dal settore secondario, che comprende poche imprese di dimensione artigianale attive nei comparti alimentare, del legno e dell’edilizia; il terziario appare invece relativamente più sviluppato: la rete distributiva è commisurata alle esigenze della comunità e il comparto dei servizi include il credito. Il comune dispone degli ordinari uffici municipali e postali, di una stazione dei carabinieri e di scuole per l’istruzione primaria e secondaria di primo grado; usufruisce inoltre dell’assistenza sanitaria assicurata dal presidio distrettuale e dalla farmacia ma è privo di strutture culturali e, per quanto riguarda la sfera della ricettività, di strutture per il soggiorno.

Relazioni

Frequentata principalmente durante il periodo estivo, è conosciuta in tutto il mondo quale luogo del martirio di Santa Barbara, avvenuto nel 290 d.C. Un consistente afflusso di visitatori si registra in occasione di alcune manifestazioni tradizionali legate soprattutto alla religiosità popolare: la fiera di San Giuseppe (19 marzo); l’Infiorata del Corpus Domini (giugno); la “Festa del perdono” (2 agosto), in occasione della quale si svolge una fiera; la festa dell’Assunzione (15 agosto); la festa di San Francesco (4 ottobre), celebrata presso il santuario di Santa Maria delle Grazie. Agli amanti della buona cucina sono riservate le molte specialità della gastronomia locale, come le fettuccine fatte a mano e i dolci chiamati “murzilli”. La festa della Patrona Santa Barbara si celebra solennemente il 4 dicembre.

Frequentata principalmente durante il periodo estivo, è conosciuta in tutto il mondo quale luogo del martirio di Santa Barbara, avvenuto nel 290 d.C. Un consistente afflusso di visitatori si registra in occasione di alcune manifestazioni tradizionali legate soprattutto alla religiosità popolare: la fiera di San Giuseppe (19 marzo); l’<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=INFIORATA'>Infiorata</a> del Corpus Domini (giugno); la “Festa del perdono” (2 agosto), in occasione della quale si svolge una fiera; la festa dell’Assunzione (15 agosto); la festa di San Francesco (4 ottobre), celebrata presso il santuario di Santa Maria delle Grazie. Agli amanti della buona cucina sono riservate le molte specialità della gastronomia locale, come le fettuccine fatte a mano e i dolci chiamati “murzilli”. La festa della Patrona Santa Barbara si celebra solennemente il 4 dicembre.

Località

Massacci, Ponticelli, Santa Maria Grazie

Massacci, Ponticelli, Santa Maria Grazie

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Scandriglia rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.