Descrizione

Comune di montagna, di antichissima origine, con un'economia di tipo agricolo, industriale e commerciale. I sabbiesi hanno un indice di vecchiaia nella media e risiedono per la maggior parte nel capoluogo comunale, interessato da una forte crescita edilizia; il resto della popolazione è distribuito tra varie case sparse e le località di Clibbio, Pavone, Fontanelle, Fornaci, Pallina Piana e Rive. Il territorio presenta un profilo geometrico ondulato, con quote comprese tra i 256 e i 747 metri, e offre un panorama basso-collinare molto suggestivo. L'abitato, sviluppatosi attorno alla rocca medievale, mostra un andamento plano-altimetrico leggermente vario.

Comune di montagna, di antichissima origine, con un'economia di tipo agricolo, industriale e commerciale. I sabbiesi hanno un indice di vecchiaia nella media e risiedono per la maggior parte nel capoluogo comunale, interessato da una forte crescita edilizia; il resto della popolazione è distribuito tra varie case sparse e le località di Clibbio, Pavone, Fontanelle, Fornaci, Pallina Piana e Rive. Il territorio presenta un profilo geometrico ondulato, con quote comprese tra i 256 e i 747 metri, e offre un panorama basso-collinare molto suggestivo. L'abitato, sviluppatosi attorno alla rocca medievale, mostra un andamento plano-altimetrico leggermente vario.

Storia

I primi insediamenti nella zona risalgono all'età neolitica; a questi ne subentrarono altri di reti, galli e romani, come testimoniato dal rinvenimento di numerosi reperti archeologici, tra cui una lapide, con dedica a Giove, tombe e oggetti fittili, databili al I-II secolo d.C. Il nome, Sabbio fino al 1863, deriva dal latino SABULUM, che significa 'sabbia'. Durante le invasioni barbariche la sua rocca, posta a controllo di tutta la Val Sabbia, acquistò grande rilevanza. Infeudata nella seconda metà del XII secolo agli Avogadro, fu a lungo travagliata dalle lotte tra guelfi e ghibellini, venendo conquistata dai Visconti nel 1362. Assegnata agli inizi del XV secolo da Gian Galeazzo Visconti alla quadra della riviera superiore, fu poco dopo concessa ad Alberghino da Fusio, ottenendo vari privilegi da Pandolfo Malatesta, signore di Brescia. Nel 1426 passò sotto il dominio veneziano, divenendo uno dei capisaldi della Repubblica veneta nel corso della guerra di successione spagnola. Saccheggiata dai lanzichenecchi nella prima del XVI secolo, seguì le successive vicende del resto della valle, posta agli inizi del 1800 sotto la giurisdizione di Salò. Tra i monumenti spiccano: la rocca che, edificata nel X secolo, mantenne le sue funzioni militari fino al 1500, quando fu trasformata nel santuario della Madonna della Rocca; la cinquecentesca parrocchiale di San Michele; la chiesa di San Martino, del XV secolo; la chiesa di San Giovanni Battista, a Pavone, e la parrocchiale di San Lorenzo Martire, a Clibbio.

I primi insediamenti nella zona risalgono all'età neolitica; a questi ne subentrarono altri di reti, galli e romani, come testimoniato dal rinvenimento di numerosi reperti archeologici, tra cui una lapide, con dedica a Giove, tombe e oggetti fittili, databili al I-II secolo d.C. Il nome, Sabbio fino al 1863, deriva dal latino SABULUM, che significa 'sabbia'. Durante le invasioni barbariche la sua rocca, posta a controllo di tutta la Val Sabbia, acquistò grande rilevanza. Infeudata nella seconda metà del XII secolo agli Avogadro, fu a lungo travagliata dalle lotte tra guelfi e ghibellini, venendo conquistata dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VISCONTI'>Visconti</a> nel 1362. Assegnata agli inizi del XV secolo da <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=GIANGALEAZZOVISCONTI'>Gian Galeazzo Visconti</a> alla quadra della riviera superiore, fu poco dopo concessa ad Alberghino da Fusio, ottenendo vari privilegi da Pandolfo Malatesta, signore di Brescia. Nel 1426 passò sotto il dominio veneziano, divenendo uno dei capisaldi della Repubblica veneta nel corso della guerra di successione spagnola. Saccheggiata dai lanzichenecchi nella prima del XVI secolo, seguì le successive vicende del resto della valle, posta agli inizi del 1800 sotto la giurisdizione di Salò. Tra i monumenti spiccano: la rocca che, edificata nel X secolo, mantenne le sue funzioni militari fino al 1500, quando fu trasformata nel santuario della Madonna della Rocca; la cinquecentesca parrocchiale di San Michele; la chiesa di San Martino, del XV secolo; la chiesa di San Giovanni Battista, a Pavone, e la parrocchiale di San Lorenzo Martire, a Clibbio.

Economia

Non è sede di particolari uffici, fatta eccezione per quelli destinati alle attività postali e municipali. Sul posto manca una stazione dei carabinieri, per cui le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all'occorrenza, svolte dal sindaco. L'economia locale, che non ha abbandonato l'agricoltura, si avvale, tra l'altro, della produzione di cereali e vite; è praticato anche l'allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Sviluppata è l'industria metalmeccanica, affiancata da aziende che operano nei comparti alimentare (tra cui il lattiero-caseario), chimico, edile, elettronico, estrattivo, tessile, dei materiali da costruzione e della fabbricazione di calzature. Il terziario si compone di una buona rete distributiva e dell'insieme dei servizi, che comprendono l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria. Tra le strutture sociali si registra la presenza di una casa di riposo. Nelle scuole del posto si impartisce l'istruzione obbligatoria; per ricerche o approfondimenti culturali si può usufruire di una biblioteca. La capacità ricettiva è limitata alla sola ristorazione, mentre tra i servizi sanitari è assicurato quello farmaceutico.

Non è sede di particolari uffici, fatta eccezione per quelli destinati alle attività postali e municipali. Sul posto manca una stazione dei carabinieri, per cui le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all'occorrenza, svolte dal sindaco. L'economia locale, che non ha abbandonato l'agricoltura, si avvale, tra l'altro, della produzione di cereali e vite; è praticato anche l'allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Sviluppata è l'industria metalmeccanica, affiancata da aziende che operano nei comparti alimentare (tra cui il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LATTIEROCASEARIO'>lattiero-caseario</a>), chimico, edile, elettronico, estrattivo, tessile, dei materiali da costruzione e della fabbricazione di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=CALZATURE'>calzature</a>. Il terziario si compone di una buona rete distributiva e dell'insieme dei servizi, che comprendono l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria. Tra le strutture sociali si registra la presenza di una casa di riposo. Nelle scuole del posto si impartisce l'istruzione obbligatoria; per ricerche o approfondimenti culturali si può usufruire di una biblioteca. La capacità ricettiva è limitata alla sola ristorazione, mentre tra i servizi sanitari è assicurato quello farmaceutico.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, pur meritando di essere visitata per le testimonianze del passato, è abbastanza frequentata per lavoro, grazie alle industrie, che consentono un buon assorbimento di manodopera. I suoi rapporti, alquanto intensi, con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge per l'istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti localmente, si intensificano in occasione di alcuni appuntamenti consueti, tra i quali merita di essere citata la festa decennale della Madonna della Rocca. Il Patrono, San Michele, viene festeggiato il 29 settembre.

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, pur meritando di essere visitata per le testimonianze del passato, è abbastanza frequentata per lavoro, grazie alle industrie, che consentono un buon assorbimento di manodopera. I suoi rapporti, alquanto intensi, con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge per l'istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti localmente, si intensificano in occasione di alcuni appuntamenti consueti, tra i quali merita di essere citata la festa decennale della Madonna della Rocca. Il Patrono, San Michele, viene festeggiato il 29 settembre.

Località

Clibbio, Fontanelle, Pavone, Rive

Clibbio, Fontanelle, Pavone, Rive

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Sabbio Chiese rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.