Descrizione

Cittadina di pianura, il cui titolo di Città è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica. Di origini antiche, accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato l’industria e il turismo. I savignesi, con un indice di vecchiaia nella media, sono distribuiti tra il capoluogo comunale, numerose case sparse e le località Capanni, Fiumicino, Rauto e San Giovanni. Il territorio presenta un profilo geometrico regolare, con qualche variazione altimetrica più accentuata. L’abitato, interessato da una forte crescita edilizia, ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, sono raffigurate due torri, merlate alla ghibellina, poste sui piloni di un ponte consolare a tre arcate; il tutto è smaltato d’argento. La redazione non ne ha ottenuto l’autorizzazione alla riproduzione.

Cittadina di pianura, il cui titolo di Città è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica. Di origini antiche, accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato l’industria e il turismo. I savignesi, con un indice di vecchiaia nella media, sono distribuiti tra il capoluogo comunale, numerose case sparse e le località Capanni, Fiumicino, Rauto e San Giovanni. Il territorio presenta un profilo geometrico regolare, con qualche variazione altimetrica più accentuata. L’abitato, interessato da una forte crescita edilizia, ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, sono raffigurate due torri, merlate alla ghibellina, poste sui piloni di un ponte consolare a tre arcate; il tutto è smaltato d’argento. La redazione non ne ha ottenuto l’autorizzazione alla riproduzione.

Storia

Già Savignano, assunse la denominazione di Savignano di Romagna nel 1862 e quella attuale nel 1933. La prima parte del toponimo deriva dal personale latino SABINIUS, con l’aggiunta del suffisso -anus; la seconda si richiama all’ubicazione dell’abitato nei pressi del Rubicone, linea di confine tra la Gallia Cisalpina e i territori romani, da dove ebbe inizio la marcia di Giulio Cesare su Roma, che segnò la fine della repubblica e l’inizio dell’impero. Il suo nucleo originario si identifica col borgo romano del Compito, sorto su quella che sarà la via Emilia e distrutto dai longobardi, nel VI secolo. Ricostruita sul colle di Castelvecchio, nel Medioevo fu assegnata agli arcivescovi di Ravenna che, nel Duecento, la concessero ai Malatesta di Rimini. Verso la metà del XIV secolo, il cardinale Albornoz, incaricato di ristabilire l’autorità pontificia sulle terre romagnole dispose il trasferimento dei savignanesi dal poggio al nuovo borgo fortificato, costruito nel sito attuale. Nel Cinquecento fu conquistata da Cesare Borgia e dai veneziani. Tornata sotto il dominio pontificio, vi rimase fino all’unità d’Italia, fatta eccezione per la parentesi napoleonica. Il secondo conflitto mondiale, col passaggio del fronte sul Rubicone, provocò gravi distruzioni. Tra i monumenti spiccano: la pieve di San Giovanni in Compito (VI secolo); la collegiata di Santa Lucia (XIII secolo); le chiese di San Benedetto, del Santissimo Salvatore e della Madonna Rossa; i palazzi comunale e Vendemini; le ville Rasponi, dei marchesi Guidi di Bagno e del principe Colonna di Palliano; il ponte romano sul Rubicone, ricostruito nel dopoguerra, e il castello di Ribano.

Già Savignano, assunse la denominazione di Savignano di Romagna nel 1862 e quella attuale nel 1933. La prima parte del toponimo deriva dal personale latino SABINIUS, con l’aggiunta del suffisso -anus; la seconda si richiama all’ubicazione dell’abitato nei pressi del Rubicone, linea di confine tra la Gallia Cisalpina e i territori romani, da dove ebbe inizio la marcia di Giulio Cesare su Roma, che segnò la fine della repubblica e l’inizio dell’impero. Il suo nucleo originario si identifica col borgo romano del Compito, sorto su quella che sarà la via Emilia e distrutto dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=EMI&parola=LONGOBARDI'>longobardi</a>, nel VI secolo. Ricostruita sul colle di Castelvecchio, nel Medioevo fu assegnata agli arcivescovi di Ravenna che, nel Duecento, la concessero ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=EMI&parola=MALATESTA'>Malatesta</a> di Rimini. Verso la metà del XIV secolo, il cardinale Albornoz, incaricato di ristabilire l’autorità pontificia sulle terre romagnole dispose il trasferimento dei savignanesi dal poggio al nuovo borgo fortificato, costruito nel sito attuale. Nel Cinquecento fu conquistata da <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=EMI&parola=CESAREBORGIA'>Cesare Borgia</a> e dai veneziani. Tornata sotto il dominio pontificio, vi rimase fino all’unità d’Italia, fatta eccezione per la parentesi napoleonica. Il secondo conflitto mondiale, col passaggio del fronte sul Rubicone, provocò gravi distruzioni. Tra i monumenti spiccano: la pieve di San Giovanni in Compito (VI secolo); la collegiata di Santa Lucia (XIII secolo); le chiese di San Benedetto, del Santissimo Salvatore e della Madonna Rossa; i palazzi comunale e Vendemini; le ville Rasponi, dei marchesi Guidi di Bagno e del principe Colonna di Palliano; il ponte romano sul Rubicone, ricostruito nel dopoguerra, e il castello di Ribano.

Economia

è sede del distretto scolastico n. 45 e della stazione dei carabinieri. L’economia locale non ha abbandonato nè l’agricoltura (si producono cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uve, olive e frutta) nè l’allevamento (bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli). Sviluppata è l’industria calzaturiera, affiancata da aziende operanti nei comparti alimentare (tra cui il lattiero-caseario), cantieristico, edile, elettrico, metalmeccanico, tessile, dell’abbigliamento, della pelletteria, del legno, del vetro, della produzione di gas e della fabbricazione di mobili, materie plastiche, carta, cartone, moto, bici, giochi, giocattoli, laterizi, mangimi e macchine per l’agricoltura e la silvicoltura. È presente il servizio bancario; attività radiotelevisive e di consulenza informatica arricchiscono il panorama del terziario. Tra le strutture sociali si registra una casa di riposo. Le strutture scolastiche permettono di frequentare le classi dell’obbligo e includono un istituto tecnico industriale e un liceo scientifico; per l’approfondimento culturale si può usufruire di una biblioteca, della pinacoteca comunale e di un cinema/teatro. Le strutture ricettive, accanto alla ristorazione, offrono una vasta possibilità di soggiorno. Quelle sanitarie sono rappresentate dal locale ospedale.

è sede del distretto scolastico n. 45 e della stazione dei carabinieri. L’economia locale non ha abbandonato nè l’agricoltura (si producono cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uve, olive e frutta) nè l’allevamento (bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli). Sviluppata è l’industria calzaturiera, affiancata da aziende operanti nei comparti alimentare (tra cui il lattiero-caseario), cantieristico, edile, elettrico, metalmeccanico, tessile, dell’abbigliamento, della pelletteria, del legno, del vetro, della produzione di gas e della fabbricazione di mobili, materie plastiche, carta, cartone, moto, bici, giochi, giocattoli, laterizi, mangimi e macchine per l’agricoltura e la silvicoltura. È presente il servizio bancario; attività radiotelevisive e di consulenza informatica arricchiscono il panorama del terziario. Tra le strutture sociali si registra una casa di riposo. Le strutture scolastiche permettono di frequentare le classi dell’obbligo e includono un istituto tecnico industriale e un liceo scientifico; per l’approfondimento culturale si può usufruire di una biblioteca, della pinacoteca comunale e di un cinema/teatro. Le strutture ricettive, accanto alla ristorazione, offrono una vasta possibilità di soggiorno. Quelle sanitarie sono rappresentate dal locale ospedale.

Relazioni

Stazione balneare, con un piccolo tratto di spiaggia attrezzato, è inserita negli itinerari dell’agriturismo forlivese, registrando un consistente movimento di visitatori. Molto frequentata pure per lavoro, in quanto gli insediamenti industriali e lo sviluppo dell’indotto turistico consentono un notevole assorbimento di manodopera, è al centro di rapporti particolarmente intensi con i comuni vicini, grazie anche alla presenza del presidio ospedaliero e degli istituti d’istruzione secondaria di secondo grado. Tra gli eventi ricorrenti: la fiera di Santa Croce e la rassegna fotografica di rilievo nazionale, intitolata Portfolio in piazza, a settembre. La festa della Patrona, Santa Lucia, si celebra il 13 dicembre, con l’omonima fiera.

Stazione balneare, con un piccolo tratto di spiaggia attrezzato, è inserita negli itinerari dell’agriturismo forlivese, registrando un consistente movimento di visitatori. Molto frequentata pure per lavoro, in quanto gli insediamenti industriali e lo sviluppo dell’indotto turistico consentono un notevole assorbimento di manodopera, è al centro di rapporti particolarmente intensi con i comuni vicini, grazie anche alla presenza del presidio ospedaliero e degli istituti d’istruzione secondaria di secondo grado. Tra gli eventi ricorrenti: la fiera di Santa Croce e la rassegna fotografica di rilievo nazionale, intitolata Portfolio in piazza, a settembre. La festa della Patrona, Santa Lucia, si celebra il 13 dicembre, con l’omonima fiera.

Località

Capanni, Fiumicino, Rauto, San Giovanni in Compito, Villaggio Baviera

Capanni, Fiumicino, Rauto, San Giovanni in Compito, Villaggio Baviera

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Savignano sul Rubicone rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.