Descrizione

Comune adagiato su di un poggio, ricco di un patrimonio naturale incontaminato, tuttora fonte primaria di sostentamento. La comunità dei sassettani - caratterizzata da un indice di vecchiaia particolarmente alto e dal più alto tasso (dell'intera provincia) di stranieri residenti nel comprensorio- si concentra soprattutto nel piccolo capoluogo, che, immerso nell'ombra di una conca boscosa, sospeso in un'immobilità demografica e urbanistica, vive l'atmosfera quasi irreale di angolo appartato dal mondo. Il territorio comunale è increspato da dolci ondulazioni, ammantate da una fitta vegetazione boschiva che assicura una costante frescura, anche nei medi più caldi. Nello stemma, riprodotto nel gonfalone concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggia l'immagine di una torre merlata alla ghibellina, che ricorda la storia del paese e in particolare allude alla signoria degli Orlandi di Pisa.  

Comune adagiato su di un poggio, ricco di un patrimonio naturale incontaminato, tuttora fonte primaria di sostentamento. La comunità dei sassettani - caratterizzata da un indice di vecchiaia particolarmente alto e dal più alto tasso (dell'intera provincia) di stranieri residenti nel comprensorio- si concentra soprattutto nel piccolo capoluogo, che, immerso nell'ombra di una conca boscosa, sospeso in un'immobilità demografica e urbanistica, vive l'atmosfera quasi irreale di angolo appartato dal mondo. Il territorio comunale è increspato da dolci ondulazioni, ammantate da una fitta vegetazione boschiva che assicura una costante frescura, anche nei medi più caldi. Nello stemma, riprodotto nel gonfalone concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggia l'immagine di una torre merlata alla <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=TOS&parola=GHIBELLINA'>ghibellina</a>, che ricorda la storia del paese e in particolare allude alla signoria degli Orlandi di Pisa.  

Storia

La storia della località si connette ad antiche famiglie locali, prima, e pisane, successivamente. Queste ultime tennero le opere di fortificazione fino al 1406, quando la torre merlata con cui si identificava il loro potere passò sotto il controllo di Firenze. Il conferimento del ruolo istituzionale di comune autonomo risale al 1776 e si deve ad un decreto leopoldino. In tempi recenti l'ex castello ha subito un rimaneggiamento che ne ha stravolto la fisionomia originaria; continua comunque ad essere fatto oggetto di attenzioni da parte dei visitatori, insieme alla chiesa di Sant'Andrea Apostolo, con fonte battesimale romanico, e alla parrocchiale del XVI sec., che custodisce una tavola quattrocentesca dedicata ad una raffigurazione della Madonna.  

La storia della località si connette ad antiche famiglie locali, prima, e pisane, successivamente. Queste ultime tennero le opere di fortificazione fino al 1406, quando la torre merlata con cui si identificava il loro potere passò sotto il controllo di Firenze. Il conferimento del ruolo istituzionale di comune autonomo risale al 1776 e si deve ad un decreto leopoldino. In tempi recenti l'ex castello ha subito un rimaneggiamento che ne ha stravolto la fisionomia originaria; continua comunque ad essere fatto oggetto di attenzioni da parte dei visitatori, insieme alla chiesa di Sant'Andrea Apostolo, con fonte battesimale romanico, e alla parrocchiale del XVI sec., che custodisce una tavola quattrocentesca dedicata ad una raffigurazione della Madonna.  

Economia

Attualmente in questo centro appartato della Maremma l'esistenza continua ad essere regolata dai ritmi solenni e pacati della natura. Anche l'assetto economico locale è permeato da una profonda consonanza con essa: la principale fonte di reddito, in media non molto elevato, è lo sfruttamento delle estensioni boschive, che forniscono in abbondanza frutti spontanei, legna e carbone vegetale. Le attività agricole non sono altrettanto proficue: da sempre si rivolgono alla coltivazione di ortaggi, viti e olivi, mantenendosi però su modesti livelli produttivi; va comunque segnalato che di recente è stato avviato un tentativo di agriturismo e di produzione biologica, timido accostamento a modelli organizzativi che appartengono alle più avanzate conquiste della ricerca nel campo delle possibili applicazioni del lavoro agricolo. I progressi del terziario turistico si sono tradotti in un potenziamento delle strutture ricettive; il quadro delle infrastrutture sociali rimane comunque desolante: in questo comune esistono solo scuole elementari e servizi sanitari di pronto intervento, mentre mancano del tutto gli impianti sportivi.  

Attualmente in questo centro appartato della Maremma l'esistenza continua ad essere regolata dai ritmi solenni e pacati della natura. Anche l'assetto economico locale è permeato da una profonda consonanza con essa: la principale fonte di reddito, in media non molto elevato, è lo sfruttamento delle estensioni boschive, che forniscono in abbondanza frutti spontanei, legna e carbone vegetale. Le attività agricole non sono altrettanto proficue: da sempre si rivolgono alla coltivazione di ortaggi, viti e olivi, mantenendosi però su modesti livelli produttivi; va comunque segnalato che di recente è stato avviato un tentativo di agriturismo e di produzione biologica, timido accostamento a modelli organizzativi che appartengono alle più avanzate conquiste della ricerca nel campo delle possibili applicazioni del lavoro agricolo. I progressi del terziario turistico si sono tradotti in un potenziamento delle strutture ricettive; il quadro delle infrastrutture sociali rimane comunque desolante: in questo comune esistono solo scuole elementari e servizi sanitari di pronto intervento, mentre mancano del tutto gli impianti sportivi.  

Relazioni

All'interno di un panorama di attività apparentemente statico, alcuni fermenti hanno preso di recente ad agitarsi: se la necessità di garantirsi un adeguato tenore di vita ha spinto molti esponenti delle nuove generazioni ad abbandonare i luoghi, la nostalgia della loro quiete ed incontaminata bellezza li induce immancabilmente a tornare in estate nelle abitazioni lasciate deserte durante l'inverno; col passare del tempo il loro ritorno ha aperto la strada all'afflusso di visitatori amanti della tranquillità, in grado di apprezzare il piacere di rilassanti passeggiate sui declivi boscosi, magari in cerca di selvaggina o di funghi. Per loro la località ha in serbo i tesori di una gastronomia antica, che si ha modo di gustare ogni giorno, ma che viene sensibilmente valorizzata all'interno di specifiche occasioni di incontro e di festeggiamento: la sagra della polenta, che si svolge la seconda domenica di ottobre, e quella del tordo e della castagna, che si accompagna, nell'ultima domenica di questo stesso mese, ad una giostra e ad un corteo storico. La festa del Patrono S. Rocco si celebra il 16 agosto.

All'interno di un panorama di attività apparentemente statico, alcuni fermenti hanno preso di recente ad agitarsi: se la necessità di garantirsi un adeguato tenore di vita ha spinto molti esponenti delle nuove generazioni ad abbandonare i luoghi, la nostalgia della loro quiete ed incontaminata bellezza li induce immancabilmente a tornare in estate nelle abitazioni lasciate deserte durante l'inverno; col passare del tempo il loro ritorno ha aperto la strada all'afflusso di visitatori amanti della tranquillità, in grado di apprezzare il piacere di rilassanti passeggiate sui declivi boscosi, magari in cerca di selvaggina o di funghi. Per loro la località ha in serbo i tesori di una gastronomia antica, che si ha modo di gustare ogni giorno, ma che viene sensibilmente valorizzata all'interno di specifiche occasioni di incontro e di festeggiamento: la sagra della polenta, che si svolge la seconda domenica di ottobre, e quella del tordo e della castagna, che si accompagna, nell'ultima domenica di questo stesso mese, ad una giostra e ad un corteo storico. La festa del Patrono S. Rocco si celebra il 16 agosto.

Località

Fornaci

Fornaci

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Sassetta rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.