Descrizione

Cittadina di pianura, di antiche origini, cui è stato riconosciuto il titolo di Città con Decreto del Presidente della Repubblica; accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale e incrementato i servizi. La comunità saronnese presenta un indice di vecchiaia nella media ed è quasi tutta concentrata nel capoluogo comunale, che fa registrare una forte crescita edilizia. Il suo territorio ha un profilo geometrico regolare. Lo stemma argenteo, concesso con Decreto del Capo del Governo, raffigura un mastio rosso sormontato da un globo azzurro. Il castello di pietra ricorda che all'epoca feudale Saronno fu luogo fortificato; più difficile è dire cosa simboleggi il disco che lo sormonta: alcune ipotesi che fanno riferimento all'origine del toponimo farebbero derivare l'antico nome del comune, Solomno o Solonno, da Selene, nome della luna.  

Cittadina di pianura, di antiche origini, cui è stato riconosciuto il titolo di Città con Decreto del Presidente della Repubblica; accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale e incrementato i servizi. La comunità saronnese presenta un indice di vecchiaia nella media ed è quasi tutta concentrata nel capoluogo comunale, che fa registrare una forte crescita edilizia. Il suo territorio ha un profilo geometrico regolare. Lo stemma argenteo, concesso con Decreto del Capo del Governo, raffigura un mastio rosso sormontato da un globo azzurro. Il castello di pietra ricorda che all'epoca feudale Saronno fu luogo fortificato; più difficile è dire cosa simboleggi il disco che lo sormonta: alcune ipotesi che fanno riferimento all'origine del toponimo farebbero derivare l'antico nome del comune, Solomno o Solonno, da Selene, nome della luna.  

Storia

Il toponimo è citato in diversi documenti del '200 che riportano di seguito i nomi di Serogno, Serono e Sarono, da cui si giunse poi alla forma odierna del nome. Alcuni ritrovamenti archeologici giustificano la presenza di un insediamento già in epoca romana. Nell'alto Medioevo fu compresa nel comitato del Seprio; appartenne, in seguito, ai Visconti che la dotarono di una nuova cinta di mura per difenderla dai rivali Torriani. Nel '300, terminata l'annosa ostilità tra Torriani e Visconti, raggiunse una certa tranquillità e un discreto benessere. Sul finire del '400 Ludovico il Moro donò questo feudo a Cecilia Gallerani, che a sua volta lo cedette in affitto due anni dopo. Ne fu privata in seguito da Luigi XII, re di Francia. Sotto la dominazione spagnola la comunità fu sconvolta dai continui saccheggi dei mercenari svizzeri e per ben due volte il borgo fu colpito dalla peste. Nel 1879, con l'inaugurazione della ferrovia che collega l'abitato a Milano, divenne un vivace ed attivo centro industriale e la sua importanza commerciale è andata sempre più aumentando. Gli edifici storici più importanti sono la chiesa di S. Francesco, in stile barocco, e il grandioso santuario della Madonna dei Miracoli, iniziato nel 1498 e poi proseguito nel corso del '500, che custodisce al suo interno dipinti del Luini, del Ferrari e statue di Andrea da Milano. Non meno importante risulta anche la settecentesca chiesa prepositurale dedicata ai Ss. Pietro e Paolo, che sorge nel cuore dell'abitato.  

Il toponimo è citato in diversi documenti del '200 che riportano di seguito i nomi di Serogno, Serono e Sarono, da cui si giunse poi alla forma odierna del nome. Alcuni ritrovamenti archeologici giustificano la presenza di un insediamento già in epoca romana. Nell'alto Medioevo fu compresa nel comitato del Seprio; appartenne, in seguito, ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VISCONTI'>Visconti</a> che la dotarono di una nuova cinta di mura per difenderla dai rivali <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TORRIANI'>Torriani</a>. Nel '300, terminata l'annosa ostilità tra <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TORRIANI'>Torriani</a> e <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VISCONTI'>Visconti</a>, raggiunse una certa tranquillità e un discreto benessere. Sul finire del '400 <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LUDOVICOILMORO'>Ludovico il Moro</a> donò questo feudo a Cecilia Gallerani, che a sua volta lo cedette in affitto due anni dopo. Ne fu privata in seguito da Luigi XII, re di Francia. Sotto la dominazione spagnola la comunità fu sconvolta dai continui saccheggi dei mercenari svizzeri e per ben due volte il borgo fu colpito dalla peste. Nel 1879, con l'inaugurazione della ferrovia che collega l'abitato a Milano, divenne un vivace ed attivo centro industriale e la sua importanza commerciale è andata sempre più aumentando. Gli edifici storici più importanti sono la chiesa di S. Francesco, in stile barocco, e il grandioso santuario della Madonna dei Miracoli, iniziato nel 1498 e poi proseguito nel corso del '500, che custodisce al suo interno dipinti del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LUINI'>Luini</a>, del Ferrari e statue di Andrea da Milano. Non meno importante risulta anche la settecentesca chiesa prepositurale dedicata ai Ss. Pietro e Paolo, che sorge nel cuore dell'abitato.  

Economia

Oltre che degli uffici deputati al funzionamento dei servizi municipali e postali, è sede della Usl n. 4 e del distretto scolastico n. 9. L'agricoltura, che ancora si basa su coltivazioni di cereali, ortaggi e vite e sull'allevamento di bovini, equini e suini, ha decisamente perso terreno rispetto all'industria, vera artefice degli elevati valori di reddito che si registrano: a caratterizzarla è la presenza di aziende di grandi dimensioni, tra le quali primeggiano, per il loro notevole sviluppo, quelle meccaniche, tessili, di abbigliamento, di articoli in pelle, di calzature, di elettronica e per la costruzione di macchine elettriche. A queste si affiancano fabbriche alimentari (apprezzati ormai in tutto il mondo sono i famosi amaretti di Saronno), chimiche (tra cui quelle di prodotti farmaceutici), metallurgiche, manifatturiere (tra cui figurano mobilifici, oreficerie e fabbriche di strumenti musicali e di giocattoli), di articoli in plastica, di materiali da costruzione (come il vetro e i suoi derivati), di apparecchi medicali, di precisione e controllo, di cicli e motocicli. Non mancano neppure l'industria cartaria e della stampa, falegnamerie per l'edilizia, imprese edili e aziende per la produzione e distribuzione del gas e dell'energia elettrica. Il terziario si compone di una buona rete commerciale e dell'insieme dei servizi, tra i quali, accanto alla consulenza informatica, l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria è presente con un numero notevole di sportelli bancari. Tra le strutture sociali offre due asili nido e due case di riposo. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell'obbligo e includono istituti di istruzione secondaria di secondo grado e l'università della Terza Età "Unitre", mentre quelle culturali sono rappresentate da una biblioteca e dal museo di archeologia "Gianetti". Il compito di salvaguardare e diffondere la cultura e l'informazione è inoltre svolto anche da una radio privata. Le numerose strutture ricettive offrono possibilità di soggiorno ai visitatori e quelle sanitarie garantiscono sia il servizio farmaceutico che quello ospedaliero.  

Oltre che degli uffici deputati al funzionamento dei servizi municipali e postali, è sede della Usl n. 4 e del distretto scolastico n. 9. L'agricoltura, che ancora si basa su coltivazioni di cereali, ortaggi e vite e sull'allevamento di bovini, equini e suini, ha decisamente perso terreno rispetto all'industria, vera artefice degli elevati valori di reddito che si registrano: a caratterizzarla è la presenza di aziende di grandi dimensioni, tra le quali primeggiano, per il loro notevole sviluppo, quelle meccaniche, tessili, di abbigliamento, di articoli in pelle, di calzature, di elettronica e per la costruzione di macchine elettriche. A queste si affiancano fabbriche alimentari (apprezzati ormai in tutto il mondo sono i famosi <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=AMARETTIDISARONNO'>amaretti di Saronno</a>), chimiche (tra cui quelle di prodotti farmaceutici), metallurgiche, manifatturiere (tra cui figurano <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=MOBILIFICI'>mobilifici</a>, oreficerie e fabbriche di strumenti musicali e di giocattoli), di articoli in plastica, di materiali da costruzione (come il vetro e i suoi derivati), di apparecchi medicali, di precisione e controllo, di cicli e motocicli. Non mancano neppure l'industria cartaria e della stampa, falegnamerie per l'edilizia, imprese edili e aziende per la produzione e distribuzione del gas e dell'energia elettrica. Il terziario si compone di una buona rete commerciale e dell'insieme dei servizi, tra i quali, accanto alla consulenza informatica, l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria è presente con un numero notevole di sportelli bancari. Tra le strutture sociali offre due asili nido e due case di riposo. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell'obbligo e includono istituti di istruzione secondaria di secondo grado e l'università della Terza Età "Unitre", mentre quelle culturali sono rappresentate da una biblioteca e dal museo di archeologia "Gianetti". Il compito di salvaguardare e diffondere la cultura e l'informazione è inoltre svolto anche da una radio privata. Le numerose strutture ricettive offrono possibilità di soggiorno ai visitatori e quelle sanitarie garantiscono sia il servizio farmaceutico che quello ospedaliero.  

Relazioni

Polo turistico e commerciale di rilievo, è molto frequentata per lavoro, grazie al suo notevole sviluppo economico. Gli stessi rapporti con i centri vicini sono particolarmente intensi, grazie alla presenza di scuole, servizi, attività commerciali e produttive. Attirano visitatori anche vari eventi ricorrenti, come le diverse gare e manifestazioni sportive, tra cui i "giochi della gioventù", le diverse feste religiose e l'"ol feston de Saronn", una festa con processione del Santo Crocifisso per le vie cittadine. Tipici piatti locali sono: la "busecca" (trippa bovina) e il "bruscitt" (carne trita di cavallo e asino, cruda o con polenta). La festa dei Patroni, i Ss. Pietro e Paolo, si celebra il 29 giugno.  

Polo turistico e commerciale di rilievo, è molto frequentata per lavoro, grazie al suo notevole sviluppo economico. Gli stessi rapporti con i centri vicini sono particolarmente intensi, grazie alla presenza di scuole, servizi, attività commerciali e produttive. Attirano visitatori anche vari eventi ricorrenti, come le diverse gare e manifestazioni sportive, tra cui i "giochi della gioventù", le diverse feste religiose e l'"ol feston de Saronn", una festa con processione del Santo Crocifisso per le vie cittadine. Tipici piatti locali sono: la "busecca" (trippa bovina) e il "bruscitt" (carne trita di cavallo e asino, cruda o con polenta). La festa dei Patroni, i Ss. Pietro e Paolo, si celebra il 29 giugno.  

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Saronno rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.