Descrizione

Comune di montagna, di origini medievali, la cui economia è basata essenzialmente sulle attività agricole. I sarconesi, che presentano un indice di vecchiaia rientrante nella media, sono distribuiti tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, e numerosissime case sparse. Il territorio disegna un profilo geometrico vario e irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate, e offre un panorama molto suggestivo, con pascoli, vigneti ed estesi boschi. L’abitato, interessato da una forte espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico tipico montano.

Comune di montagna, di origini medievali, la cui economia è basata essenzialmente sulle attività agricole. I sarconesi, che presentano un indice di vecchiaia rientrante nella media, sono distribuiti tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, e numerosissime case sparse. Il territorio disegna un profilo geometrico vario e irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate, e offre un panorama molto suggestivo, con pascoli, vigneti ed estesi boschi. L’abitato, interessato da una forte espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico tipico montano.

Storia

Sorse sul sito appartenuto all’antica Grumentum, una delle più prestigiose città lucane, che, divenuta municipio romano e poi sede vescovile, fu incendiata dai saraceni nella seconda metà del IX secolo e distrutta secondo alcuni studiosi nel 975 e secondo altri nel 1031. Incerta è l’etimologia del toponimo, riportato o al greco “sarcos”, ‘carne’ (in riferimento a una presunta carneficina avvenuta in una battaglia tra Annibale e i romani nella piana di Grumento), oppure al latino SARCULUM, inteso nel senso di ‘luogo selvoso’, o SALIX-ICIS, ‘salice, con l’aggiunta del suffisso -ONE. Le sue vicende hanno seguito quelle dei territori circostanti, passati da un signore all’altro: casale di Saponara di Grumento (oggi Grumento Nova) nel Duecento fu feudo dei conti di Marsico, divenendo poi possedimento dei Messanelli e, in epoca angioina, dei Fasanella, cui subentrarono verso la metà del XV secolo i Sanframondo e i Sanseverino che, privati dei loro beni per aver partecipato alla congiura dei baroni contro gli aragonesi, ne recuperarono in seguito il possesso. Dopo l’abolizione dei diritti feudali, sancita da Napoleone, e l’annessione al Regno d’Italia ha partecipato ai successivi avvenimenti nazionali e internazionali. Tra le testimonianze del patrimonio storico-architettonico figurano la chiesa parrocchiale, dedicata a Santa Maria Assunta e ristrutturata dopo il terremoto del 1857, e i resti dell’acquedotto romano.

Sorse sul sito appartenuto all’antica Grumentum, una delle più prestigiose città <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=LUCANE'>lucane</a>, che, divenuta municipio romano e poi sede vescovile, fu incendiata dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=SARACENI'>saraceni</a> nella seconda metà del IX secolo e distrutta secondo alcuni studiosi nel 975 e secondo altri nel 1031. Incerta è l’etimologia del toponimo, riportato o al greco “sarcos”, ‘carne’ (in riferimento a una presunta carneficina avvenuta in una battaglia tra <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=ANNIBALE'>Annibale</a> e i romani nella piana di Grumento), oppure al latino SARCULUM, inteso nel senso di ‘luogo selvoso’, o SALIX-ICIS, ‘salice, con l’aggiunta del suffisso -ONE. Le sue vicende hanno seguito quelle dei territori circostanti, passati da un signore all’altro: casale di Saponara di Grumento (oggi Grumento Nova) nel Duecento fu feudo dei conti di Marsico, divenendo poi possedimento dei Messanelli e, in epoca <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=ANGIOINA'>angioina</a>, dei Fasanella, cui subentrarono verso la metà del XV secolo i Sanframondo e i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=SANSEVERINO'>Sanseverino</a> che, privati dei loro beni per aver partecipato alla congiura dei baroni contro gli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=ARAGONESI'>aragonesi</a>, ne recuperarono in seguito il possesso. Dopo l’abolizione dei diritti feudali, sancita da Napoleone, e l’annessione al Regno d’<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=ITALIA'>Italia</a> ha partecipato ai successivi avvenimenti nazionali e internazionali. Tra le testimonianze del patrimonio storico-architettonico figurano la chiesa parrocchiale, dedicata a Santa Maria Assunta e ristrutturata dopo il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=TERREMOTO'>terremoto</a> del 1857, e i resti dell’acquedotto romano.

Economia

Se si escludono la Pro Loco e gli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, non se ne registrano altri degni di nota e, poiché manca sul posto anche una stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, svolte dal sindaco. La principale fonte di reddito per la popolazione continua a essere costituita dall’agricoltura, pur registrandosi un calo degli addetti a questo settore: si coltivano cereali (in particolare frumento), foraggi, ortaggi, viti e agrumi; parte della popolazione si dedica anche alla zootecnia: è praticato l’allevamento di ovini e avicoli e in minor misura quello di bovini, suini e caprini. Le attività industriali, limitate ai comparti alimentare, edile, metallurgico e della silvicoltura, non sono molto rilevanti e alquanto modesta è anche la presenza del terziario, che si compone della rete commerciale (di dimensioni ridotte ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità) e dei servizi forniti dalla pubblica amministrazione e dalle scuole. Mancano servizi più qualificati, come quello bancario, e strutture sociali, sportive e per il tempo libero di rilievo. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell’obbligo e quelle culturali sono rappresentate dalla biblioteca comunale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno; quelle sanitarie assicurano il solo servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Se si escludono la Pro Loco e gli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, non se ne registrano altri degni di nota e, poiché manca sul posto anche una stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, svolte dal sindaco. La principale fonte di reddito per la popolazione continua a essere costituita dall’agricoltura, pur registrandosi un calo degli addetti a questo settore: si coltivano cereali (in particolare frumento), foraggi, ortaggi, viti e agrumi; parte della popolazione si dedica anche alla zootecnia: è praticato l’allevamento di ovini e avicoli e in minor misura quello di bovini, suini e caprini. Le attività industriali, limitate ai comparti alimentare, edile, metallurgico e della silvicoltura, non sono molto rilevanti e alquanto modesta è anche la presenza del terziario, che si compone della rete commerciale (di dimensioni ridotte ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità) e dei servizi forniti dalla pubblica amministrazione e dalle scuole. Mancano servizi più qualificati, come quello bancario, e strutture sociali, sportive e per il tempo libero di rilievo. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell’obbligo e quelle culturali sono rappresentate dalla biblioteca comunale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno; quelle sanitarie assicurano il solo servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

Pur registrando un significativo movimento di turisti, attratti soprattutto da una suggestiva cornice paesaggistica e dalla possibilità di effettuare escursioni nei boschi circostanti, è poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non sono in grado di assorbire neppure tutta la manodopera locale; diffuso è infatti il pendolarismo verso le aree più industrializzate. I suoi rapporti, alquanto rilevanti, con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge per anche l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto, si intensificano in occasione di alcune manifestazioni, religiose e folcloriche, ricorrenti, quali: la festa di San Giuseppe, che si svolge il 18 marzo con l’accensione di falò, la sagra del fagiolo e il mercatino dei prodotti tipici, che hanno luogo il 16 settembre. La Patrona, Madonna di Montauro, si festeggia il 16 settembre.

Pur registrando un significativo movimento di turisti, attratti soprattutto da una suggestiva cornice paesaggistica e dalla possibilità di effettuare escursioni nei boschi circostanti, è poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non sono in grado di assorbire neppure tutta la manodopera locale; diffuso è infatti il pendolarismo verso le aree più industrializzate. I suoi rapporti, alquanto rilevanti, con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge per anche l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto, si intensificano in occasione di alcune manifestazioni, religiose e folcloriche, ricorrenti, quali: la festa di San Giuseppe, che si svolge il 18 marzo con l’accensione di falò, la sagra del fagiolo e il mercatino dei prodotti tipici, che hanno luogo il 16 settembre. La Patrona, Madonna di Montauro, si festeggia il 16 settembre.

Località

Fondi europei 2021-2027

Comune di Sarconi in phasing-out, appartenente, cioè, a quelle aree che, già comprese nell’Obiettivo 1 nel periodo di programmazione 2000-2006, nel nuovo ciclo di programmazione 2007-2013 sono beneficiarie di un sostegno transitorio accordato in quanto la loro uscita dalle aree economicamente depresse è avvenuta per l’effetto statistico dell’allargamento dell’UE a Paesi con PIL sensibilmente inferiore alla media comunitaria e non solo per progressi economici. Tale sostegno transitorio, che termina nel 2013, è accordato per rendere meno drastico il passaggio da un regime di sostegno a un altro riservato alle aree più prospere. Effetto statistico: Regioni con PIL pc inferiore al 75% della media UE – 15 ma superiore al 75% della media UE – 25.