Descrizione

Centro collinare di antiche origini, con un’economia sostenuta dalle attività rurali e dal terziario. Gran parte dei santorestesi, con un indice di vecchiaia nella media, risiede nel capoluogo comunale –quest’ultimo conserva una struttura compatta, sebbene sia interessato da una sensibile espansione edilizia–; il resto della comunità si distribuisce in alcune case sparse sui fondi e negli aggregati urbani elementari di Madonna delle Grazie, Murella, Petrolo, Ponticello, Stazione Sant’Oreste e Valle Prato. Il comprensorio comunale è dominato dalla mole del monte Soratte, che si innalza isolata al centro di una vasta distesa pianeggiante; campi coltivati prevalentemente a cereali, frutteti e ordinati filari di argentei olivi si distendono ai piedi di questo rilievo calcareo, ricoperto un tempo da rigogliose foreste e oggi ammantato per lo più da una rada vegetazione di leccio, terebinto, orniello e acero nonché da querce e sughere. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, è raffigurato un soldato romano a cavallo (Sant’Edisto), che sorregge una bandiera d’argento con una croce rossa.

Centro collinare di antiche origini, con un’economia sostenuta dalle attività rurali e dal terziario. Gran parte dei santorestesi, con un indice di vecchiaia nella media, risiede nel capoluogo comunale –quest’ultimo conserva una struttura compatta, sebbene sia interessato da una sensibile espansione edilizia–; il resto della comunità si distribuisce in alcune case sparse sui fondi e negli aggregati urbani elementari di Madonna delle Grazie, Murella, Petrolo, Ponticello, Stazione Sant’Oreste e Valle Prato. Il comprensorio comunale è dominato dalla mole del monte Soratte, che si innalza isolata al centro di una vasta distesa pianeggiante; campi coltivati prevalentemente a cereali, frutteti e ordinati filari di argentei olivi si distendono ai piedi di questo rilievo calcareo, ricoperto un tempo da rigogliose foreste e oggi ammantato per lo più da una rada vegetazione di leccio, terebinto, orniello e acero nonché da querce e sughere. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, è raffigurato un soldato romano a cavallo (Sant’Edisto), che sorregge una bandiera d’argento con una croce rossa.

Storia

Situata al confine tra i territori dei falisci e quelli appartenenti ai capenati, fu popolata fin dalla remota antichità e dopo la conquista romana ospitò numerose ville patrizie; il monte Soratte, inoltre, fu meta di assidui pellegrinaggi al tempio del dio Apollo posto sulla sua cima. Le prime notizie documentarie sull’abitato si trovano nel CHRONICON di Benedetto del Soratte (X secolo d.C.) e in una bolla di papa Gregorio VII del 1074. Dopo essere stato a lungo possedimento dei monaci benedettini del monastero di San Silvestro, il feudo passò nel XV secolo agli eremiti girolamiti e in seguito all’abbazia di San Paolo, cui appartenne per tutto il Cinquecento. Il toponimo è di etimologia incerta: per alcuni studiosi deriva dalla trasformazione del nome del monte Soratte mentre altri la riconducono all’agionimo Sant’Edisto. Secondo la tradizione, la chiesa di San Silvestro al Soratte, che custodisce pregevoli affreschi posteriori all’anno mille, fu eretta sui resti dell’antico tempio di Apollo. Un’altra antica chiesa è quella trecentesca di Santa Maria Hospitalis, la cui prima costruzione è tuttavia anteriore all’anno mille; risale al XIV secolo anche la chiesa di San Nicola, con l’annesso convento. Nel 1568 fu costruito palazzo Canali, che contiene ampi saloni affrescati, mentre la parrocchiale di San Lorenzo, con un bel campanile quattrocentesco, fu riedificata nel 1566 su disegno del Vignola.

Situata al confine tra i territori dei falisci e quelli appartenenti ai capenati, fu popolata fin dalla remota antichità e dopo la conquista romana ospitò numerose ville patrizie; il monte Soratte, inoltre, fu meta di assidui pellegrinaggi al tempio del dio Apollo posto sulla sua cima. Le prime notizie documentarie sull’abitato si trovano nel CHRONICON di Benedetto del Soratte (X secolo d.C.) e in una bolla di papa Gregorio VII del 1074. Dopo essere stato a lungo possedimento dei monaci benedettini del monastero di San Silvestro, il feudo passò nel XV secolo agli eremiti girolamiti e in seguito all’abbazia di San Paolo, cui appartenne per tutto il Cinquecento. Il toponimo è di etimologia incerta: per alcuni studiosi deriva dalla trasformazione del nome del monte Soratte mentre altri la riconducono all’agionimo Sant’Edisto. Secondo la tradizione, la chiesa di San Silvestro al Soratte, che custodisce pregevoli affreschi posteriori all’anno mille, fu eretta sui resti dell’antico tempio di Apollo. Un’altra antica chiesa è quella trecentesca di Santa Maria Hospitalis, la cui prima costruzione è tuttavia anteriore all’anno mille; risale al XIV secolo anche la chiesa di San Nicola, con l’annesso convento. Nel 1568 fu costruito palazzo Canali, che contiene ampi saloni affrescati, mentre la parrocchiale di San Lorenzo, con un bel campanile quattrocentesco, fu riedificata nel 1566 su disegno del Vignola.

Economia

Le attività rurali, che si articolano nella silvicoltura e nella produzione di cereali, olive e frutta, appaiono ancora vitali mentre il settore secondario, rappresentato da piccole imprese alimentari, dei materiali da costruzione e della lavorazione della pietra, è ancora lontano dall’assumere un ruolo di rilievo nell’ambito dell’economia locale; piuttosto sviluppato è invece il terziario, che annovera un’articolata rete distributiva e una buona dotazione di servizi privati, comprendente sportelli bancari e agenzie assicurative, immobiliari e di consulenza informatica. Il comune, sede degli ordinari uffici municipali e postali, dispone delle scuole dell’obbligo e di una biblioteca comunale e, per quanto riguarda l’assistenza sanitaria, può fare affidamento sulla farmacia e su un consultorio familiare; il suo apparato ricettivo, inoltre, offre possibilità di ristorazione e soggiorno.

Le attività rurali, che si articolano nella silvicoltura e nella produzione di cereali, olive e frutta, appaiono ancora vitali mentre il settore secondario, rappresentato da piccole imprese alimentari, dei materiali da costruzione e della lavorazione della pietra, è ancora lontano dall’assumere un ruolo di rilievo nell’ambito dell’economia locale; piuttosto sviluppato è invece il terziario, che annovera un’articolata rete distributiva e una buona dotazione di servizi privati, comprendente sportelli bancari e agenzie assicurative, immobiliari e di consulenza informatica. Il comune, sede degli ordinari uffici municipali e postali, dispone delle scuole dell’obbligo e di una biblioteca comunale e, per quanto riguarda l’assistenza sanitaria, può fare affidamento sulla farmacia e su un consultorio familiare; il suo apparato ricettivo, inoltre, offre possibilità di ristorazione e soggiorno.

Relazioni

Nei fitti boschi che ammantano il monte Soratte è possibile effettuare rigeneranti escursioni a piedi e a cavallo. Un nutrito numero di manifestazioni tradizionali contribuisce a richiamare visitatori: tra esse figurano i festeggiamenti del carnevale, che si aprono con la sagra delle castagnole, la processione del Cristo morto (Venerdì Santo), la fiera di merci e bestiame che si tiene il 3 settembre e la suggestiva fiaccolata al santuario di San Silvestro al Soratte, che da oltre un secolo si svolge l’ultima domenica di maggio –lungo il percorso vengono poste fascine di canne, che poi vengono date alle fiamme contemporaneamente–. La festa del Patrono San Nonnoso si celebra il 2 settembre.

Nei fitti boschi che ammantano il monte Soratte è possibile effettuare rigeneranti escursioni a piedi e a cavallo. Un nutrito numero di manifestazioni tradizionali contribuisce a richiamare visitatori: tra esse figurano i festeggiamenti del carnevale, che si aprono con la sagra delle castagnole, la processione del Cristo morto (Venerdì Santo), la fiera di merci e bestiame che si tiene il 3 settembre e la suggestiva fiaccolata al santuario di San Silvestro al Soratte, che da oltre un secolo si svolge l’ultima domenica di maggio –lungo il percorso vengono poste fascine di canne, che poi vengono date alle fiamme contemporaneamente–. La festa del Patrono San Nonnoso si celebra il 2 settembre.

Località

Madonna delle Grazie, Pantano, Stazione Sant'Oreste

Madonna delle Grazie, Pantano, Stazione Sant'Oreste

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Sant'Oreste rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.