Descrizione
Comune costiero di origini medievali, che accanto alle tradizionali attività agricole e all’industria ha sviluppato il turismo. I sanstefanesi, con un elevato indice di vecchiaia, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione è quasi tutto distribuito tra numerose case sparse e la località Aregai. Il territorio, classificato collinare, presenta un profilo geometrico irregolare, con modeste differenze di altitudine: si raggiungono i 276 metri di quota. L’abitato, che si sviluppa lungo una sottile striscia litoranea, mostra segni di espansione edilizia; immerso in una suggestiva cornice paesaggistica, conserva pregevoli testimonianze del passato; il suo andamento plano-altimetrico è pianeggiante. Nello stemma comunale, partito, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, si raffigura, in campo azzurro, un veliero a tre alberi a vele spiegate navigante su un mare al naturale mentre sul capo rosso spicca una corona d’oro sormontata dalla lettera maiuscola V, anch’essa dorata; nella seconda sezione, a sfondo argentato, campeggia la figura di Santo Stefano, fermo su una verde terrazza, nell’atto di tenere un ramo di palma e una sopravveste con pietre, sollevata in grembo.
Storia
La prima parte del toponimo si riferisce al monastero benedettino di Santo Stefano di Villaregia, fondato nella zona, nel secolo XI, e dipendente dall’omonimo convento genovese; la specificazione “al Mare”, si richiama chiaramente all’ubicazione dell’abitato. Possedimento dei marchesi di Clavesana, che cedettero il territorio alla locale abbazia, verso la metà del Duecento passò sotto Genova, la quale le permise di continuare a governarsi con propri statuti. Sviluppatasi nel XIV secolo, condivise le sorti della repubblica che, dopo il susseguirsi delle dominazioni dei Visconti, dei francesi e del marchese del Monferrato, ritrovò temporaneamente la sua potenza con Andrea Doria, nel Cinquecento. Coinvolta nelle lotte tra le fazioni facenti capo alle più potenti famiglie liguri, sul finire del XVIII secolo si aprì all’occupazione napoleonica, durante la quale fu aggregata all’impero francese. La storia successiva all’annessione al regno di Sardegna, disposta dal congresso di Vienna, non fa registrare avvenimenti di grande rilievo. Dalla fine degli anni Venti al 1947 fu unita a Pompeiana, a Terzorio e a Riva Ligure nel comune di Riva Santo Stefano che, dal 1947 al 1954, formò soltanto con Riva Ligure. Tra le testimonianze storico-architettoniche meritano di essere citati: la chiesa parrocchiale di Santo Stefano, ricostruita, in stile barocco, nel Settecento, su un precedente edificio, della prima metà del XVI secolo; la cosiddetta “Torre”, una costruzione ottagonale, eretta, nel Cinquecento, con funzioni difensive, e i resti di un ponte romano, sul rio della Torre.
Economia
Va segnalata la presenza della Pro Loco e della stazione dei carabinieri. L’economia locale è rimasta solo in parte legata all’agricoltura, basata essenzialmente sulla produzione di ortaggi e olive. Tra le principali fonti di reddito della popolazione figura la floricoltura, che alimenta un florido commercio anche con paesi esteri. L’industria è costituita da aziende operanti nei comparti alimentare ed edile. Il terziario si compone di una buona rete distributiva e dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario. Non si registra la presenza di strutture sociali, sportive e per il tempo libero di una certa rilevanza. Nelle scuole del posto si impartisce soltanto l’istruzione materna ed elementare; manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico.
Relazioni
Stazione balneare, è al centro di un consistente movimento di turisti, cui offre la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni. È molto frequentata anche per lavoro, grazie alle sue attività produttive e allo sviluppo dell’indotto turistico, che consentono un notevole assorbimento di manodopera. I rapporti con i comuni del circondario sono molto intensi; a essi gli abitanti si rivolgono per usufruire dei servizi non forniti sul posto, oltre che per frequentare le altre scuole dell’obbligo e gli istituti d’istruzione secondaria di secondo grado. Non vi si svolgono particolari manifestazioni folcloristiche, che potrebbero dare una nota di colore durante l’anno e richiamare numerosi visitatori dai dintorni. La festa del Patrono, Santo Stefano, viene celebrata la prima domenica dopo il 3 agosto.
Località
Aregai, Cavi
Fondi europei 2021-2027
Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Santo Stefano al Mare rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.
- Popolazione 2.197
- Lat 43° 50' 17,12'' 43.83808889
- Long 7° 53' 41,78'' 7.89493889
- CAP 18010
- Prefisso 0184
- Codice ISTAT 008056
- Codice Catasto I365
- Altitudine slm 7 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: dal 15/11 al 31/03 per 10 ore/giorno C/1062 - Superficie 2.74 Km2
- Densità 801,82 ab/Km2
- Sismicità Zona 3s
- Alba 08:05
- Tramonto 16:54
- Elio Di Placido
- Lungomare D' Albertis, 4
- 18010 (IM) Liguria
- santostefanoalmare.im@cert.legalmail.it
- info@comune.santostefanoalmare.im.it
- www.comune.santostefanoalmare.im.it
- 00247360084