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Descrizione

Comune collinare di origini molto antiche; in attesa di una maggiore valorizzazione delle attrattive naturalistiche locali, trae sostentamento dalle attività rurali. La distribuzione della comunità dei santangiolesi, il cui un indice di vecchiaia è nella media, rispecchia le opposte tendenze all’accentramento e alla dispersione: alle abitazioni concentrate nel capoluogo comunale corrisponde, infatti, un numero quasi eguale di casolari sparsi nell’agro circostante. Il territorio comunale, il cui profilo geometrico evidenzia forti oscillazioni altimetriche, si arrampica dolcemente dall’ampia piana solcata dal fiume Volturno verso le cime dei monti del Matese; il verde mantello boschivo che prospera alle quote più elevate, offrendo rifugio a numerose specie di animali selvatici (volpi, tassi, lepri e rari gatti selvatici), lascia il posto, ai piedi dei rilievi, allo scenario tipico della pianura intensamente coltivata. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, è raffigurato l’arcangelo Michele nell’atto di calpestare il drago.

Storia

Abitata dai sanniti e successivamente dai romani, ospitò durante il Medioevo un insediamento fortificato, menzionato nei documenti a partire dal XII secolo con il nome di CASTRI SANCTI ANGELI DE RAVI CANINA. Tale insediamento, feudo, tra gli altri, di Rainone di Prata Sannita, di Goffredo di Dragoni, dei Marzano, dei Gaetani e dei Grimaldi, venne abbandonato nella seconda metà del XIV secolo e nel 1458 fu distrutto da un terremoto; la popolazione locale diede origine così all’attuale abitato e a quello di Rupecanina (l’attuale Raviscanina). Questi due insediamenti, dopo essere stati uniti per lungo tempo, divennero autonomi con l’eversione dei diritti feudali. Il toponimo, che è stato semplicemente Sant’Angelo fino al 1863, riflette il culto dell’arcangelo Michele; la specificazione è di origine sconosciuta. Nel capoluogo comunale si ammirano la cappella gotica di Sant’Antonio, attigua alla settecentesca parrocchiale e decorata da interessanti affreschi del XV secolo, e la quattrocentesca chiesa di Santa Maria della Valle, rifatta nel Settecento e contenente pregevoli tele del XVIII secolo e un bell’altare in marmi policromi. Nel territorio comunale si trovano, inoltre, i resti del castello medievale e del vecchio abitato e, in località Taverna-Starza, un criptoportico di epoca romana.

Economia

Moderatamente interessata al progresso, la comunità ha conservato ritmi pacati di vita e un solido legame con le consuetudini e le occupazioni del passato. L’agricoltura rappresenta a tutt’oggi, insieme all’allevamento di bestiame, una fondamentale fonte di reddito e di occupazione ed è specializzata nella produzione di uva e olive, che vengono trasformate sul posto in vini pregiati e in oli dalle eccellenti proprietà organolettiche. Poco sostegno è offerto all’economia locale dall’industria e dal terziario: quest’ultimo, in particolare, non include ancora servizi più qualificati, come quello bancario e le assicurazioni. Sede degli ordinari uffici municipali e postali, possiede le sole scuole per l’istruzione primaria e secondaria di primo grado ma ha nella biblioteca comunale un importante punto di riferimento per la vita culturale delle giovani generazioni; l’apparato ricettivo è fermo a uno stato embrionale di sviluppo e l’assistenza sanitaria è assicurata soltanto dalla farmacia.

Relazioni

La presenza di vegetazione abbondante rappresenta un invito a salutari escursioni all’aria aperta; gli appassionati di pesca possono inoltre praticare il loro passatempo preferito sulle rive del fiume Volturno. Alcune manifestazioni contribuiscono a richiamare visitatori: il periodo estivo è animato dagli eventi compresi nel programma del “Settembre santangiolese” mentre al pregiato olio di oliva locale è dedicata la sagra che si svolge nel mese di gennaio. La festa del Patrono, San Michele, si celebra il 7 maggio.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Sant'Angelo d'Alife rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.

INFO
  • Popolazione 2.270
  • Lat 41° 21' 45,2'' 41.36250556
  • Long 14° 15' 35,92'' 14.25997778
  • CAP 81017
  • Prefisso 0823
  • Codice ISTAT 061086
  • Codice Catasto I273
  • Altitudine slm 385 mt
  • zona clim./gradi giorno
    Riscaldamento: dal 1/11 al 15/04 per 12 ore/giorno
    D/1821
  • Superficie 33.91 Km2
  • Densità 66,94 ab/Km2
  • Sismicità Zona 2
  • Alba 07:31
  • Tramonto 16:37
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