Descrizione

Piccola comunità collinare, di origine medievale, con un'economia di tipo prettamente agricolo. I santagatesi, che presentano un indice di vecchiaia da primato, sono concentrati nel capoluogo comunale; solo pochi si dividono tra gli aggregati urbani minori di Giusulana, Podigliano, Torre Sterpi e case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico ondulato, con variazioni altimetriche non molto accentuate, che vanno da un minimo di 225 a un massimo di 425 metri sul livello del mare. L'abitato, posto sulla sommità di un colle digradante a sud-ovest verso il vallone del rio Goreto e interessato da espansione edilizia, presenta un andamento plano-altimetrico tipico collinare.

Piccola comunità collinare, di origine medievale, con un'economia di tipo prettamente agricolo. I santagatesi, che presentano un indice di vecchiaia da primato, sono concentrati nel capoluogo comunale; solo pochi si dividono tra gli aggregati urbani minori di Giusulana, Podigliano, Torre Sterpi e case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico ondulato, con variazioni altimetriche non molto accentuate, che vanno da un minimo di 225 a un massimo di 425 metri sul livello del mare. L'abitato, posto sulla sommità di un colle digradante a sud-ovest verso il vallone del rio Goreto e interessato da espansione edilizia, presenta un andamento plano-altimetrico tipico collinare.

Storia

Il toponimo è attestato come SANCTA AGATA a partire dal 1277 e deriva chiaramente dal nome della santa. Il determinante, che non appare nei documenti perché venne aggiunto solo più tardi, nella seconda metà del XIX secolo, fa riferimento ai numerosi ritrovamenti di reperti risalenti al periodo Tortoniano (Miocene medio) scoperti grazie alla coltivazione delle cave. Sorta in periodo alto medioevale come dipendenza della parrocchia di Podigliano, attorno a una cappella dedicata a Sant'Agata, divenne in seguito capoluogo e centro parrocchiale, mentre Podigliano regrediva a frazione. Entrata a far parte del vescovato di Tortona, nel XV secolo venne ceduta, in qualità di feudo, alla famiglia dei Rampini, signori del vicino comune di Sant'Alosio. Nel 1784 venne assoggettata alla signoria di Baldassarre Bossi. Tra i monumenti di maggior pregio storico-architettonico vanno segnalati il castello, massiccia costruzione medievale eretta come cella monastica e la parrocchiale di Sant'Agata, conservante al suo interno un'antica cappella ricca di affreschi, tra cui uno raffigurante il martirio della santa.

Il toponimo è attestato come SANCTA AGATA a partire dal 1277 e deriva chiaramente dal nome della santa. Il determinante, che non appare nei documenti perché venne aggiunto solo più tardi, nella seconda metà del XIX secolo, fa riferimento ai numerosi ritrovamenti di reperti risalenti al periodo Tortoniano (Miocene medio) scoperti grazie alla coltivazione delle cave. Sorta in periodo alto medioevale come dipendenza della parrocchia di Podigliano, attorno a una cappella dedicata a Sant'Agata, divenne in seguito capoluogo e centro parrocchiale, mentre Podigliano regrediva a frazione. Entrata a far parte del vescovato di Tortona, nel XV secolo venne ceduta, in qualità di feudo, alla famiglia dei Rampini, signori del vicino comune di Sant'Alosio. Nel 1784 venne assoggettata alla signoria di Baldassarre Bossi. Tra i monumenti di maggior pregio storico-architettonico vanno segnalati il castello, massiccia costruzione medievale eretta come cella monastica e la parrocchiale di Sant'Agata, conservante al suo interno un'antica cappella ricca di affreschi, tra cui uno raffigurante il martirio della santa.

Economia

Viste le dimensioni della comunità, non vi sono particolari strutture burocratiche: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle destinate al funzionamento dei normali servizi municipali e postali. Sul posto manca la stazione dei carabinieri, per cui le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all'occorrenza, esercitate dal sindaco. Il settore primario rappresenta la principale fonte di ricchezza dei santagatesi che coltivano prevalentemente uva (dalla quale si ricavano i rinomati vini Doc Barbera e Nebbiolo), cereali, ortaggi, frumento, foraggi e frutta. È praticato anche l'allevamento di avicoli, caprini e bovini. Le industrie presenti sono poche e di piccole dimensioni; la loro attività riguardano i comparti dell'edilizia, della carrozzeria per autoveicoli, della pelletteria, della lavorazione del legno e dei prodotti genericamente alimentari. Modesta è anche la presenza del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario, e la rete distributiva è appena sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della popolazione. Mancano scuole di ogni ordine e grado, compresa una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario non è assicurato nemmeno il servizio farmaceutico.

Viste le dimensioni della comunità, non vi sono particolari strutture burocratiche: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle destinate al funzionamento dei normali servizi municipali e postali. Sul posto manca la stazione dei carabinieri, per cui le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all'occorrenza, esercitate dal sindaco. Il settore primario rappresenta la principale fonte di ricchezza dei santagatesi che coltivano prevalentemente uva (dalla quale si ricavano i rinomati vini Doc <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=BARBERA'>Barbera</a> e Nebbiolo), cereali, ortaggi, frumento, foraggi e frutta. È praticato anche l'allevamento di avicoli, caprini e bovini. Le industrie presenti sono poche e di piccole dimensioni; la loro attività riguardano i comparti dell'edilizia, della carrozzeria per autoveicoli, della pelletteria, della lavorazione del legno e dei prodotti genericamente alimentari. Modesta è anche la presenza del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario, e la rete distributiva è appena sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della popolazione. Mancano scuole di ogni ordine e grado, compresa una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario non è assicurato nemmeno il servizio farmaceutico.

Relazioni

Non costituisce meta di significativo richiamo turistico, pur offrendo, a quanti vi si rechino, la possibilità di godere delle bellezze dell'ambiente naturale e di degustare le specialità enogastronomiche locali, tra cui il tartufo. È poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera del posto; diffuso è il pendolarismo verso le aree più sviluppate. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l'espletamento di pratiche burocratiche. Non si segnalano significative manifestazioni culturali o ricreative, che potrebbero allietare il borgo e richiamare visitatori dai dintorni. La festa patronale, in onore di Sant'Agata, si celebra il 5 febbraio.

Non costituisce meta di significativo richiamo turistico, pur offrendo, a quanti vi si rechino, la possibilità di godere delle bellezze dell'ambiente naturale e di degustare le specialità enogastronomiche locali, tra cui il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=TARTUFO'>tartufo</a>. È poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera del posto; diffuso è il pendolarismo verso le aree più sviluppate. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l'espletamento di pratiche burocratiche. Non si segnalano significative manifestazioni culturali o ricreative, che potrebbero allietare il borgo e richiamare visitatori dai dintorni. La festa patronale, in onore di Sant'Agata, si celebra il 5 febbraio.

Località

Giusulana, Podigliano, Torre Sterpi

Giusulana, Podigliano, Torre Sterpi

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Sant'Agata Fossili rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.