Descrizione

Piccola comunità di montagna risalente al Medioevo, con un assetto economico poco articolato che costringe buona parte dei santeusaniesi a cercare lavoro altrove. La comunità, il cui indice di vecchiaia è molto elevato, risiede in località Casentino e nel capoluogo comunale che, ampliatosi in misura molto modesta, presenta il patrimonio abitativo originario ancora in buono stato di conservazione. Le oscillazioni altimetriche del territorio comunale determinano un profilo geometrico piuttosto vario: la porzione della media valle del fiume Aterno che appartiene al comprensorio santeusaniese ha un andamento piano e si presta all'intervento dell'uomo; lungo il confine sudorientale, però, la sua piatta uniformità è interrotta dai rilievi che delimitano in quella direzione il bacino dell'Aterno e di un suo tributario da destra. La collina su cui è adagiato l'abitato si incunea fra le due valli fluviali.

Piccola comunità di montagna risalente al Medioevo, con un assetto economico poco articolato che costringe buona parte dei santeusaniesi a cercare lavoro altrove. La comunità, il cui indice di vecchiaia è molto elevato, risiede in località Casentino e nel capoluogo comunale che, ampliatosi in misura molto modesta, presenta il patrimonio abitativo originario ancora in buono stato di conservazione. Le oscillazioni altimetriche del territorio comunale determinano un profilo geometrico piuttosto vario: la porzione della media valle del fiume Aterno che appartiene al comprensorio santeusaniese ha un andamento piano e si presta all'intervento dell'uomo; lungo il confine sudorientale, però, la sua piatta uniformità è interrotta dai rilievi che delimitano in quella direzione il bacino dell'Aterno e di un suo tributario da destra. La collina su cui è adagiato l'abitato si incunea fra le due valli fluviali.

Storia

L'origine del borgo, noto un tempo come Cinque Ville dal numero dei villaggi sparsi sul territorio comunale, si può ricondurre all'aggregazione di agricoltori e di maestranze artigiane presso la chiesa fortificata di Sant'Eusanio. Intorno alla metà del Duecento la popolazione locale diede un massiccio contributo alla fondazione di L'Aquila, rimanendo legata al contado aquilano per diversi secoli -sullo scorcio del XVIII secolo risulta però soggetta ai Barberini-. Il comune conquistò l'autonomia amministrativa solo nel 1954, cessando di essere frazione di San Demetrio ne' Vestini. Il terremoto del lontano 1461 ha infierito sulla parrocchiale di Sant'Eusanio di antichissima costruzione, dotata, nella fase di ricostruzione seguita alla catastrofe naturale, di forme eleganti che nobilitano soprattutto la facciata e il portale. Nelle immediate vicinanze dell'abitato il visitatore può ancora ammirare i resti di un castello e la base di una torre poderosa.

L'origine del borgo, noto un tempo come Cinque Ville dal numero dei villaggi sparsi sul territorio comunale, si può ricondurre all'aggregazione di agricoltori e di maestranze artigiane presso la chiesa fortificata di Sant'Eusanio. Intorno alla metà del Duecento la popolazione locale diede un massiccio contributo alla fondazione di L'Aquila, rimanendo legata al contado aquilano per diversi secoli -sullo scorcio del XVIII secolo risulta però soggetta ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=BARBERINI'>Barberini</a>-. Il comune conquistò l'autonomia amministrativa solo nel 1954, cessando di essere frazione di San Demetrio ne' Vestini. Il terremoto del lontano 1461 ha infierito sulla parrocchiale di Sant'Eusanio di antichissima costruzione, dotata, nella fase di ricostruzione seguita alla catastrofe naturale, di forme eleganti che nobilitano soprattutto la facciata e il portale. Nelle immediate vicinanze dell'abitato il visitatore può ancora ammirare i resti di un castello e la base di una torre poderosa.

Economia

Poco sensibile alle lusinghe della modernità, la popolazione locale conduce una vita tranquilla, coltivando un tenace attaccamento alle tradizioni. Attualmente l'agricoltura produce cereali, barbabietole e uva e costituisce con i suoi proventi la principale risorsa autoctona; restia ad imbarcarsi in iniziative a carattere imprenditoriale, la comunità santeusaniese continua a dare poco impulso al processo di industrializzazione e allo stesso modo trascura di potenziare le attività commerciali e i servizi, che non contemplano l'intermediazione finanziaria. Consumato da un lento processo di spopolamento, endemico dell'entroterra abruzzese, il comune dispone di un sistema lacunoso di infrastrutture: presenta un quadro fondamentalmente piatto di servizi burocratico-amministrativi e difetta di strutture atte alla salvaguardia e alla divulgazione della cultura, oltre che di servizi sanitari; le strutture scolastiche consentono soltanto la frequenza della scuola primaria e gli impianti sportivi la pratica tradizionale del tennis e del calcio; i limiti dell'apparato ricettivo mettono un'ipoteca sulle possibilità di sviluppo futuro del turismo naturalistico.

Poco sensibile alle lusinghe della modernità, la popolazione locale conduce una vita tranquilla, coltivando un tenace attaccamento alle tradizioni. Attualmente l'agricoltura produce cereali, barbabietole e uva e costituisce con i suoi proventi la principale risorsa autoctona; restia ad imbarcarsi in iniziative a carattere imprenditoriale, la comunità santeusaniese continua a dare poco impulso al processo di industrializzazione e allo stesso modo trascura di potenziare le attività commerciali e i servizi, che non contemplano l'intermediazione finanziaria. Consumato da un lento processo di spopolamento, endemico dell'entroterra abruzzese, il comune dispone di un sistema lacunoso di infrastrutture: presenta un quadro fondamentalmente piatto di servizi burocratico-amministrativi e difetta di strutture atte alla salvaguardia e alla divulgazione della cultura, oltre che di servizi sanitari; le strutture scolastiche consentono soltanto la frequenza della scuola primaria e gli impianti sportivi la pratica tradizionale del tennis e del calcio; i limiti dell'apparato ricettivo mettono un'ipoteca sulle possibilità di sviluppo futuro del turismo naturalistico.

Relazioni

Le infinite attrattive storico-artistiche del vicino capoluogo di provincia tendono ad offuscare le bellezze paesistiche e il patrimonio architettonico, in vero poco valorizzati, di questo comune, che non figura negli itinerari tradizionalmente percorsi dai flussi turistici. La religiosità intensa di questa comunità si esprime nei mesi estivi nelle celebrazioni dedicate alla Madonna del Castello (prima domenica di agosto) e alla Madonna della Neve (5 agosto), precedute a fine luglio dalla sagra dei maccheroni alla mugnaia, che consente ai visitatori di saggiare una delle specialità gastronomiche locali. La festa del Patrono Sant'Eusanio si celebra il 9 luglio con una processione e con l'esplosione di batterie di fuochi artificiali.

Le infinite attrattive storico-artistiche del vicino capoluogo di provincia tendono ad offuscare le bellezze paesistiche e il patrimonio architettonico, in vero poco valorizzati, di questo comune, che non figura negli itinerari tradizionalmente percorsi dai flussi turistici. La religiosità intensa di questa comunità si esprime nei mesi estivi nelle celebrazioni dedicate alla Madonna del Castello (prima domenica di agosto) e alla Madonna della Neve (5 agosto), precedute a fine luglio dalla sagra dei maccheroni alla mugnaia, che consente ai visitatori di saggiare una delle specialità gastronomiche locali. La festa del Patrono Sant'Eusanio si celebra il 9 luglio con una processione e con l'esplosione di batterie di fuochi artificiali.

Località

Casentino

Casentino

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Sant'Eusanio Forconese rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.