Descrizione

Comune montano popolato fin dalla preistoria, dedito alla valorizzazione turistica delle proprie risorse ambientali e solo in via subordinata alle attività rurali e all'industria. La comunità dei santemariani, che presenta un indice di vecchiaia particolarmente elevato, risiede, oltre che nello scenografico capoluogo comunale, nelle località di Castelvecchio, San Giovanni, Santo Stefano, Scanzano e Val dei Varri, posti al centro di una conca che si colora di un verde intenso con il sopraggiungere della bella stagione. Il territorio comunale deve il suo profilo irregolare alla successione di rilievi ammantati di boschi di faggio e castagno -monte Bove, monte Sant'Angelo e monte Faito-, che imprigionano un lembo dei Piani Palentini, solcato dal corso del fiume Imele. La montagna è perforata dall'inghiottitoio di Luppa, una lunghissima grotta sotterranea che alterna lo spettacolo di piccoli laghi a quello dell'intarsio dell'acqua sulle pareti rocciose. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, risalta l'immagine della Madonna che tiene in grembo Gesù Bambino.

Comune montano popolato fin dalla preistoria, dedito alla valorizzazione turistica delle proprie risorse ambientali e solo in via subordinata alle attività rurali e all'industria. La comunità dei santemariani, che presenta un indice di vecchiaia particolarmente elevato, risiede, oltre che nello scenografico capoluogo comunale, nelle località di Castelvecchio, San Giovanni, Santo Stefano, Scanzano e Val dei Varri, posti al centro di una conca che si colora di un verde intenso con il sopraggiungere della bella stagione. Il territorio comunale deve il suo profilo irregolare alla successione di rilievi ammantati di boschi di faggio e castagno -monte Bove, monte Sant'Angelo e monte Faito-, che imprigionano un lembo dei Piani Palentini, solcato dal corso del fiume Imele. La montagna è perforata dall'inghiottitoio di Luppa, una lunghissima grotta sotterranea che alterna lo spettacolo di piccoli laghi a quello dell'intarsio dell'acqua sulle pareti rocciose. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, risalta l'immagine della Madonna che tiene in grembo Gesù Bambino.

Storia

Il territorio comunale conobbe insediamenti dell'età del bronzo. Il toponimo, di sicura origine genitivale -sottintende infatti la parola latina ALTUM, ovvero 'luogo elevato'-, figura per la prima volta in alcuni documenti del XII secolo. Nel 1294 Carlo d'Angiò, vittorioso sulla dinastia sveva, sottopose il feudo alla giurisdizione della contea di Tagliacozzo, a cui rimase legato fino al 1806, data dell'abolizione dei diritti feudali. I monumenti dei vari centri del comprensorio sono ricchi di preziosi cimeli e di memorie: nella parrocchiale intitolata alla Madonna delle Grazie si conservano una croce processionale del Trecento e una statua cinquecentesca di terracotta raffigurante la Madonna con il Bambino; una croce processionale di scuola sulmonese è custodita anche nella chiesa di Santo Stefano, insieme a pregevoli tele ed affreschi; sui ruderi del monastero delle clarisse aleggia invece il ricordo degli ultimi giorni di vita del beato Tommaso da Celano. La crescita dell'abitato è stata favorita dalla costruzione della ferrovia Roma-Pescara (fine del XIX secolo).

Il territorio comunale conobbe insediamenti dell'età del bronzo. Il toponimo, di sicura origine genitivale -sottintende infatti la parola latina ALTUM, ovvero 'luogo elevato'-, figura per la prima volta in alcuni documenti del XII secolo. Nel 1294 <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=CARLODANGIA�'>Carlo d'Angiò</a>, vittorioso sulla dinastia sveva, sottopose il feudo alla giurisdizione della contea di Tagliacozzo, a cui rimase legato fino al 1806, data dell'abolizione dei diritti feudali. I monumenti dei vari centri del comprensorio sono ricchi di preziosi cimeli e di memorie: nella parrocchiale intitolata alla Madonna delle Grazie si conservano una croce processionale del Trecento e una statua cinquecentesca di terracotta raffigurante la Madonna con il Bambino; una croce processionale di scuola sulmonese è custodita anche nella chiesa di Santo Stefano, insieme a pregevoli tele ed affreschi; sui ruderi del monastero delle clarisse aleggia invece il ricordo degli ultimi giorni di vita del beato Tommaso da Celano. La crescita dell'abitato è stata favorita dalla costruzione della ferrovia Roma-Pescara (fine del XIX secolo).

Economia

La modernità non ha intaccato con i suoi ritmi frenetici l'esistenza di questo comune, che guarda con preoccupazione ma anche con spirito costruttivo alle manchevolezze del quadro economico: messa in secondo piano la coltivazione di cereali, patate, vite e frutta, soppesate le possibilità dell'industria, ancora limitata a qualche officina metalmeccanica, lo spirito di iniziativa delle nuove generazioni ha finito per favorire la spiccata vocazione turistica del territorio comunale, sforzandosi di incrementare la rete distributiva e la gamma dei servizi, senza però riuscire a favorire l'affermazione dei settori qualificati del credito e delle assicurazioni. La crisi demografica di proporzioni inquietanti che da decenni sottrae alla comunità le necessarie risorse umane sembra quindi destinata ad attenuarsi, con benefiche ripercussioni anche sul processo di crescita del sistema delle infrastrutture. Il comune possiede gli ordinari uffici municipali e postali; dispone di una biblioteca comunale e di scuole elementari e medie ma difetta di strutture sanitarie; le lacune dell'apparato ricettivo, che annovera un solo ristorante, si sommano a quelle del complesso degli impianti sportivi (una palestra comunale e un campo di calcio).

La modernità non ha intaccato con i suoi ritmi frenetici l'esistenza di questo comune, che guarda con preoccupazione ma anche con spirito costruttivo alle manchevolezze del quadro economico: messa in secondo piano la coltivazione di cereali, patate, vite e frutta, soppesate le possibilità dell'industria, ancora limitata a qualche officina metalmeccanica, lo spirito di iniziativa delle nuove generazioni ha finito per favorire la spiccata vocazione turistica del territorio comunale, sforzandosi di incrementare la rete distributiva e la gamma dei servizi, senza però riuscire a favorire l'affermazione dei settori qualificati del credito e delle assicurazioni. La crisi demografica di proporzioni inquietanti che da decenni sottrae alla comunità le necessarie risorse umane sembra quindi destinata ad attenuarsi, con benefiche ripercussioni anche sul processo di crescita del sistema delle infrastrutture. Il comune possiede gli ordinari uffici municipali e postali; dispone di una biblioteca comunale e di scuole elementari e medie ma difetta di strutture sanitarie; le lacune dell'apparato ricettivo, che annovera un solo ristorante, si sommano a quelle del complesso degli impianti sportivi (una palestra comunale e un campo di calcio).

Relazioni

Gli incantevoli scorci naturali e una rete di sentieri ben segnata rendono appetibili gli itinerari montani del comprensorio mentre l'abitato, stazione climatica, delizia i visitatori con la genuinità dei suoi prodotti, la semplicità dei costumi, la cordialità della sua gente. Le carni saporite e i prodotti spontanei più tipici, le castagne e i tartufi, tengono banco nel corso delle sagre gastronomiche del periodo estivo, quando le numerose associazioni locali gareggiano nel proporre occasioni di intrattenimento culturale e di ricreazione -la mostra di pittura "Luigi Fanelli" e la mostra fotografica, solo per citare le più importanti-. Nell'atmosfera incantata della vigilia di Natale la processione delle torce -"'ntosse" nel dialetto locale- squarcia le tenebre della notte. La festa dei Patroni, i Santi Quirico e Giuditta, si celebra il 16 luglio.

Gli incantevoli scorci naturali e una rete di sentieri ben segnata rendono appetibili gli itinerari montani del comprensorio mentre l'abitato, stazione climatica, delizia i visitatori con la genuinità dei suoi prodotti, la semplicità dei costumi, la cordialità della sua gente. Le carni saporite e i prodotti spontanei più tipici, le castagne e i tartufi, tengono banco nel corso delle sagre gastronomiche del periodo estivo, quando le numerose associazioni locali gareggiano nel proporre occasioni di intrattenimento culturale e di ricreazione -la mostra di pittura "Luigi Fanelli" e la mostra fotografica, solo per citare le più importanti-. Nell'atmosfera incantata della vigilia di Natale la processione delle torce -"'ntosse" nel dialetto locale- squarcia le tenebre della notte. La festa dei Patroni, i Santi Quirico e Giuditta, si celebra il 16 luglio.

Località

Castelvecchio, San Giovanni, San Giovanni Tremonti, Santo Stefano, Scanzano, Stazione Ferroviaria, Tubione, Valdevarri

Castelvecchio, San Giovanni, San Giovanni Tremonti, Santo Stefano, Scanzano, Stazione Ferroviaria, Tubione, Valdevarri

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Sante Marie rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.