Descrizione

Cittadina di pianura di origine medievale; le tradizionali attività rurali hanno ormai ceduto il ruolo di traino dell’economia locale agli altri settori produttivi. La comunità dei santarpinesi, il cui indice di vecchiaia è inferiore alla media, risiede quasi esclusivamente nel capoluogo comunale; quest’ultimo, caratterizzato da pianta a raggiera, si è ormai fuso urbanisticamente con i comuni limitrofi di Succivo, Orta di Atella e Frattaminore (NA) per effetto della sensibile espansione edilizia degli ultimi decenni, testimoniata da saldi attivi del movimento demografico, sia naturale che migratorio. Il territorio comunale, dolce e privo della benché minima asperità, è profondamente segnato dalla secolare opera di trasformazione attuata dall’uomo nel corso dei secoli: dell’originaria copertura vegetale, progressivamente estirpata per far posto inizialmente alle coltivazioni e ai pascoli, poi anche agli insediamenti residenziali e produttivi, non restano che tracce insignificanti; tuttavia, la presenza di seminativi, ondeggianti di messi nella stagione estiva, e regolari filari di viti conferisce una gradevole nota di colore a questo ambiente moderno e fortemente urbanizzato.

Cittadina di pianura di origine medievale; le tradizionali attività rurali hanno ormai ceduto il ruolo di traino dell’economia locale agli altri settori produttivi. La comunità dei santarpinesi, il cui indice di vecchiaia è inferiore alla media, risiede quasi esclusivamente nel capoluogo comunale; quest’ultimo, caratterizzato da pianta a raggiera, si è ormai fuso urbanisticamente con i comuni limitrofi di Succivo, Orta di Atella e Frattaminore (NA) per effetto della sensibile espansione edilizia degli ultimi decenni, testimoniata da saldi attivi del movimento demografico, sia naturale che migratorio. Il territorio comunale, dolce e privo della benché minima asperità, è profondamente segnato dalla secolare opera di trasformazione attuata dall’uomo nel corso dei secoli: dell’originaria copertura vegetale, progressivamente estirpata per far posto inizialmente alle coltivazioni e ai pascoli, poi anche agli insediamenti residenziali e produttivi, non restano che tracce insignificanti; tuttavia, la presenza di seminativi, ondeggianti di messi nella stagione estiva, e regolari filari di viti conferisce una gradevole nota di colore a questo ambiente moderno e fortemente urbanizzato.

Storia

Fu fondata nel V secolo d.C. per iniziativa di alcuni abitanti dell’antica Atella, guidati dal vescovo Sant’Elpidio. Nell’XI secolo divenne possedimento dei conti di Aversa; alcuni secoli più tardi, durante la dominazione spagnola nel regno di Napoli, fu elevata al rango di ducato e fu feudo, tra gli altri, dei Sanchez de Luna; nel XVII secolo pervenne ai Caracciolo. Il toponimo deriva dal nome del Santo Patrono, Elpidio, trasformato in “Arpino” dalla dizione popolare. Nell’ambito del patrimonio storico-architettonico locale sono degni di nota il maestoso palazzo ducale eretto nel Seicento e la parrocchiale, del XVIII sec. ma rimaneggiata nell’Ottocento.

Fu fondata nel V secolo d.C. per iniziativa di alcuni abitanti dell’antica Atella, guidati dal vescovo Sant’Elpidio. Nell’XI secolo divenne possedimento dei conti di Aversa; alcuni secoli più tardi, durante la dominazione spagnola nel regno di Napoli, fu elevata al rango di ducato e fu feudo, tra gli altri, dei Sanchez de Luna; nel XVII secolo pervenne ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=CARACCIOLO'>Caracciolo</a>. Il toponimo deriva dal nome del Santo Patrono, Elpidio, trasformato in “Arpino” dalla dizione popolare. Nell’ambito del patrimonio storico-architettonico locale sono degni di nota il maestoso palazzo ducale eretto nel Seicento e la parrocchiale, del XVIII sec. ma rimaneggiata nell’Ottocento.

Economia

Pur conservando un certo attaccamento alle tradizioni, la comunità santarpinese fa mostra di una buona apertura nei confronti del progresso e delle novità. Sono i settori secondario e terziario a sostenere l’economia locale: particolarmente vivaci, tra i comparti industriali, sono quelli delle confezioni e delle calzature –ad essi si affiancano stabilimenti alimentari, opifici del legno, del vetro, della gomma e della plastica, officine metallurgiche e imprese edili–; la rete distributiva è commisurata alle esigenze della comunità e il comparto dei servizi include sportelli bancari e agenzie assicurative e di consulenza informatica. L’agricoltura, specializzata nella coltivazione di grano, canapa e uva, appare, invece, in forte contrazione. La dotazione di strutture e servizi di pubblica utilità è soddisfacente: sede degli ordinari uffici municipali e postali e di una stazione dei carabinieri, ospita scuole per l’istruzione primaria e secondaria di primo grado e una biblioteca comunale; usufruisce dell’assistenza sanitaria garantita dalla farmacia, da un laboratorio di analisi privato accreditato e da un consultorio familiare ma non possiede un’adeguata capacità ricettiva, vista l’assenza di strutture per il soggiorno.

Pur conservando un certo attaccamento alle tradizioni, la comunità santarpinese fa mostra di una buona apertura nei confronti del progresso e delle novità. Sono i settori secondario e terziario a sostenere l’economia locale: particolarmente vivaci, tra i comparti industriali, sono quelli delle confezioni e delle calzature –ad essi si affiancano stabilimenti alimentari, opifici del legno, del vetro, della gomma e della plastica, officine metallurgiche e imprese edili–; la rete distributiva è commisurata alle esigenze della comunità e il comparto dei servizi include sportelli bancari e agenzie assicurative e di consulenza informatica. L’agricoltura, specializzata nella coltivazione di grano, canapa e uva, appare, invece, in forte contrazione. La dotazione di strutture e servizi di pubblica utilità è soddisfacente: sede degli ordinari uffici municipali e postali e di una stazione dei carabinieri, ospita scuole per l’istruzione primaria e secondaria di primo grado e una biblioteca comunale; usufruisce dell’assistenza sanitaria garantita dalla farmacia, da un laboratorio di analisi privato accreditato e da un consultorio familiare ma non possiede un’adeguata capacità ricettiva, vista l’assenza di strutture per il soggiorno.

Relazioni

Non rappresenta una meta turistica particolarmente ricercata ma ha instaurato con l’esterno una fitta trama di rapporti, per via della vocazione agro-industriale che condivide con gli altri comuni della Terra di Lavoro. La comunità organizza inoltre alcune manifestazioni, che costituiscono ulteriore motivo di contatto con l’esterno: tra queste figurano la sagra del casatiello, che si svolge il Martedì in Albis, e la mostra estemporanea di pittura, che ha luogo nella prima decade di ottobre. La festa del Patrono, Sant’Elpidio, si celebra il 24 maggio.

Non rappresenta una meta turistica particolarmente ricercata ma ha instaurato con l’esterno una fitta trama di rapporti, per via della vocazione agro-industriale che condivide con gli altri comuni della Terra di Lavoro. La comunità organizza inoltre alcune manifestazioni, che costituiscono ulteriore motivo di contatto con l’esterno: tra queste figurano la sagra del casatiello, che si svolge il Martedì in Albis, e la mostra estemporanea di pittura, che ha luogo nella prima decade di ottobre. La festa del Patrono, Sant’Elpidio, si celebra il 24 maggio.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Sant'Arpino rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.