Descrizione

Centro di montagna, di origini incerte, con un'economia di tipo agricolo, industriale e terziario. I santantoninesi, che presentano un indice di vecchiaia poco più alto della media, vivono quasi tutti nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce tra gli aggregati urbani minori Cresto, Mareschi e Vignassa, nonché in case sparse. Il territorio, che si eleva fino ai 1.659 metri di quota, ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate. L'abitato, che ha conservato la sua impronta rurale, senza lasciarsi condizionare dal cambiamento dei tempi, come dimostra la mancanza di segni di espansione edilizia, presenta un andamento plano-altimetrico montano.

Centro di montagna, di origini incerte, con un'economia di tipo agricolo, industriale e terziario. I santantoninesi, che presentano un indice di vecchiaia poco più alto della media, vivono quasi tutti nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce tra gli aggregati urbani minori Cresto, Mareschi e Vignassa, nonché in case sparse. Il territorio, che si eleva fino ai 1.659 metri di quota, ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate. L'abitato, che ha conservato la sua impronta rurale, senza lasciarsi condizionare dal cambiamento dei tempi, come dimostra la mancanza di segni di espansione edilizia, presenta un andamento plano-altimetrico montano.

Storia

Le fonti scritte relative al toponimo sono piuttosto scarse: un documento risalente al 1043 attesta una donazione ai canonici di Sant'Antonino di Noble-Val della parrocchiale fatta costruire dalla contessa Adelaide di Susa in Sant'Agata. Il toponimo attuale venne introdotto, con ogni probabilità, dai beneficiari della donazione e inizia a ricorrere con frequenza soltanto a partire dal XIII secolo. Le origini dell'insediamento non sono documentate da fonti archeologiche. Le numerose incisioni rupestri ritrovate, infatti, non sono databili e quindi non possono essere considerate fonti attendibili di un antico insediamento. La carenza di fonti non permette dunque di ricostruire con dovizia di particolari le sue vicende storiche. Del patrimonio storico-architettonico fanno parte: la parrocchiale di Sant'Antonino, che ha subito nel corso dei secoli diversi rimaneggiamenti, specie nel XVII secolo, che ne hanno profondamente modificato la struttura originaria, fatta eccezione per il campanile che conserva le caratteristiche forme romaniche; il palazzo del municipio, restaurato recentemente; la chiesa evangelica, costruita agli inizi del Novecento, e il castello Biglia, sito nella frazione San Pietro e oggi adibito ad abitazione privata. Meritano di essere menzionate inoltre le semplici ma significative cappelle devozionali di Sant'Antonio, di San Rocco e della Maisonetta. Ricordiamo infine la pera d'le faie, la pietra delle fate, roccia fittamente incisa, conosciuta soprattutto per le leggende di streghe che ha alimentato.

Le fonti scritte relative al toponimo sono piuttosto scarse: un documento risalente al 1043 attesta una donazione ai canonici di Sant'Antonino di Noble-Val della parrocchiale fatta costruire dalla contessa <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=ADELAIDE'>Adelaide</a> di Susa in Sant'Agata. Il toponimo attuale venne introdotto, con ogni probabilità, dai beneficiari della donazione e inizia a ricorrere con frequenza soltanto a partire dal XIII secolo. Le origini dell'insediamento non sono documentate da fonti archeologiche. Le numerose incisioni rupestri ritrovate, infatti, non sono databili e quindi non possono essere considerate fonti attendibili di un antico insediamento. La carenza di fonti non permette dunque di ricostruire con dovizia di particolari le sue vicende storiche. Del patrimonio storico-architettonico fanno parte: la parrocchiale di Sant'Antonino, che ha subito nel corso dei secoli diversi rimaneggiamenti, specie nel XVII secolo, che ne hanno profondamente modificato la struttura originaria, fatta eccezione per il campanile che conserva le caratteristiche forme romaniche; il palazzo del municipio, restaurato recentemente; la chiesa evangelica, costruita agli inizi del Novecento, e il castello Biglia, sito nella frazione San Pietro e oggi adibito ad abitazione privata. Meritano di essere menzionate inoltre le semplici ma significative cappelle devozionali di Sant'Antonio, di San Rocco e della Maisonetta. Ricordiamo infine la pera d'le faie, la pietra delle fate, roccia fittamente incisa, conosciuta soprattutto per le leggende di streghe che ha alimentato.

Economia

Non è sede di particolari strutture burocratiche, ospitando soltanto gli uffici deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali. è sede di vigili del fuoco. L'agricoltura produce cereali, uva, altra frutta e foraggi; si pratica anche l'allevamento di bovini, caprini, equini e avicoli. L'industria è costituita da aziende che operano nei comparti: alimentare, metallurgico, edile, meccanico, elettronico, delle confezioni, del legno, della lavorazione di articoli in gomma e in plastica, della lavorazione della pietra, della fabbricazione degli apparecchi riceventi per la radio diffusione e la televisione, per la registrazione e la riproduzione del suono e dell'immagine, delle parti e accessori per autoveicoli e dei mobili. Il terziario si compone di una discreta rete commerciale oltre che dell'insieme dei servizi, che comprendono quello bancario e l'assicurativo. Tra le strutture sociali si annoverano gli asili nido e una casa di riposo. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell'obbligo; per l'arricchimento culturale è presente la civica. Le strutture ricettive, che comprendono anche aziende agrituristiche, offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico.

Non è sede di particolari strutture burocratiche, ospitando soltanto gli uffici deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali. è sede di vigili del fuoco. L'agricoltura produce cereali, uva, altra frutta e foraggi; si pratica anche l'allevamento di bovini, caprini, equini e avicoli. L'industria è costituita da aziende che operano nei comparti: alimentare, metallurgico, edile, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=MECCANICO'>meccanico</a>, elettronico, delle confezioni, del legno, della lavorazione di articoli in gomma e in plastica, della lavorazione della pietra, della fabbricazione degli apparecchi riceventi per la radio diffusione e la televisione, per la registrazione e la riproduzione del suono e dell'immagine, delle parti e accessori per autoveicoli e dei mobili. Il terziario si compone di una discreta rete commerciale oltre che dell'insieme dei servizi, che comprendono quello bancario e l'assicurativo. Tra le strutture sociali si annoverano gli asili nido e una casa di riposo. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell'obbligo; per l'arricchimento culturale è presente la civica. Le strutture ricettive, che comprendono anche aziende agrituristiche, offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico.

Relazioni

Immersa in una suggestiva cornice paesaggistica, offre a quanti vi si rechino, soprattutto durante la bella stagione, la possibilità di godere delle bellezze dell'ambiente naturale e di effettuare interessanti escursioni lungo i sentieri di montagna che risalgono, fra boschi di castagni, faggi, betulle e larici, al colle Bione e ai crinali che degradano verso il Pirchiriano (962 m). Abbastanza frequentata anche per lavoro grazie alle sue attività produttive, nel complesso intrattiene rapporti non molto intensi con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge per l'istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto. Non vi si svolgono particolari manifestazioni folcloristiche o religiose che potrebbero allietare la comunità e richiamare visitatori dai dintorni. La festa del Patrono, Sant'Antonino, si festeggia il 2 settembre.

Immersa in una suggestiva cornice paesaggistica, offre a quanti vi si rechino, soprattutto durante la bella stagione, la possibilità di godere delle bellezze dell'ambiente naturale e di effettuare interessanti escursioni lungo i sentieri di montagna che risalgono, fra boschi di castagni, faggi, betulle e larici, al colle Bione e ai crinali che degradano verso il Pirchiriano (962 m). Abbastanza frequentata anche per lavoro grazie alle sue attività produttive, nel complesso intrattiene rapporti non molto intensi con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge per l'istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto. Non vi si svolgono particolari manifestazioni folcloristiche o religiose che potrebbero allietare la comunità e richiamare visitatori dai dintorni. La festa del Patrono, Sant'Antonino, si festeggia il 2 settembre.

Località

Cresto, Mareschi, Vignassa

Cresto, Mareschi, Vignassa

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Sant'Antonino di Susa rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.