Descrizione

Piccola comunità di pianura, di origini medievali, la cui principale risorsa economica è costituita dall'agricoltura. I santalessini, che presentano un indice di vecchiaia rientrante nella media, sono distribuiti oltre che nel capoluogo comunale, dove si registra la maggiore concentrazione demografica, anche nelle località di Guardabiate e Vialone. Il territorio disegna un profilo geometrico uniforme e sostanzialmente pianeggiante, con variazioni altimetriche del tutto irrilevanti. L'abitato, interessato da un fenomeno di forte espansione edilizia, raggruppato attorno al castello medievale, è costituito da piccoli nuclei di case, che in passato fungevano da grandi cascine; negli ultimi tempi, però, la vicinanza a Pavia e la riscoperta della campagna hanno favorito il sorgere di alcuni insediamenti residenziali che hanno valorizzato la zona.

Piccola comunità di pianura, di origini medievali, la cui principale risorsa economica è costituita dall'agricoltura. I santalessini, che presentano un indice di vecchiaia rientrante nella media, sono distribuiti oltre che nel capoluogo comunale, dove si registra la maggiore concentrazione demografica, anche nelle località di Guardabiate e Vialone. Il territorio disegna un profilo geometrico uniforme e sostanzialmente pianeggiante, con variazioni altimetriche del tutto irrilevanti. L'abitato, interessato da un fenomeno di forte espansione edilizia, raggruppato attorno al castello medievale, è costituito da piccoli nuclei di case, che in passato fungevano da grandi cascine; negli ultimi tempi, però, la vicinanza a Pavia e la riscoperta della campagna hanno favorito il sorgere di alcuni insediamenti residenziali che hanno valorizzato la zona.

Storia

Il borgo si è sviluppato, con piccoli raggruppamenti di case, intorno ad un castello, costruito come fortezza di Pavia nella seconda metà del X secolo, a seguito dell'invasione degli ungari. Dopo il Mille divenne proprietà della nobile famiglia pavese dei Beccaria, i quali lo mantennero, insieme ad altri numerosi possedimenti nell'area circostante, fino alla battaglia di Pavia del 1525; successivamente fu diviso tra i discendenti di questa potente casata. Dopo il decadimento subito a partire dal XVIII secolo, a causa dell'incuria dei vari proprietari, la piccola fortezza è stata restaurata negli anni '70 del XX secolo e nel parco circostante è stata creata un'oasi naturale che ospita numerose specie di animali. Sant'Alessio è toponimo di origine agionimica mentre Vialone riflette un "vicalone", accrescitivo di VICALIS, forma aggettivale di VICUS. Dal punto di vista architettonico c'è da rilevare, oltre al castello, la chiesa parrocchiale, dedicata a Sant'Alessio, contenente arredi lignei risalenti al XVII secolo e tele della scuola del Procaccini.

Il borgo si è sviluppato, con piccoli raggruppamenti di case, intorno ad un castello, costruito come fortezza di Pavia nella seconda metà del X secolo, a seguito dell'invasione degli ungari. Dopo il Mille divenne proprietà della nobile famiglia pavese dei Beccaria, i quali lo mantennero, insieme ad altri numerosi possedimenti nell'area circostante, fino alla battaglia di Pavia del 1525; successivamente fu diviso tra i discendenti di questa potente casata. Dopo il decadimento subito a partire dal XVIII secolo, a causa dell'incuria dei vari proprietari, la piccola fortezza è stata restaurata negli anni '70 del XX secolo e nel parco circostante è stata creata un'oasi naturale che ospita numerose specie di animali. Sant'Alessio è toponimo di origine agionimica mentre Vialone riflette un "vicalone", accrescitivo di VICALIS, forma aggettivale di VICUS. Dal punto di vista architettonico c'è da rilevare, oltre al castello, la chiesa parrocchiale, dedicata a Sant'Alessio, contenente arredi lignei risalenti al XVII secolo e tele della scuola del Procaccini.

Economia

A causa dell'esiguo numero di abitanti questa piccola comunità vanta la presenza di strutture burocratico-amministrative in grado di garantire soltanto il minimo necessario al soddisfacimento delle esigenze primarie della popolazione: fatta eccezione, infatti, per gli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, non se ne registrano altri degni di nota. Il sindaco, all'occorrenza, è investito anche delle funzioni di autorità di pubblica sicurezza, poiché manca sul posto una stazione dei carabinieri. L'economia locale continua a basarsi quasi esclusivamente sulle tradizionali attività rurali, praticate con successo attraverso qualche azienda agricola, grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno: si coltivano soprattutto cereali, frumento e foraggi; la popolazione si dedica anche all'allevamento di bovini e suini. L'industria è pressoché inesistente e anche le attività terziarie sono poco sviluppate: esse infatti possono contare soltanto sui pochi servizi forniti dalla pubblica amministrazione e su un solo esercizio di distribuzione al dettaglio. Non vi sono sportelli bancari e mancano completamente strutture sociali e sanitarie, il che alimenta un pendolarismo alquanto precoce non essendo garantita neppure l'istruzione primaria; la capacità ricettiva è limitata alla sola possibilità di ristorazione. L'esigua consistenza numerica della popolazione giustifica l'assenza di scuole di ogni ordine e grado e di strutture destinate alla diffusione della cultura e dell'informazione, quali biblioteche, musei ed emittenti radiotelevisive.

A causa dell'esiguo numero di abitanti questa piccola comunità vanta la presenza di strutture burocratico-amministrative in grado di garantire soltanto il minimo necessario al soddisfacimento delle esigenze primarie della popolazione: fatta eccezione, infatti, per gli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, non se ne registrano altri degni di nota. Il sindaco, all'occorrenza, è investito anche delle funzioni di autorità di pubblica sicurezza, poiché manca sul posto una stazione dei carabinieri. L'economia locale continua a basarsi quasi esclusivamente sulle tradizionali attività rurali, praticate con successo attraverso qualche azienda agricola, grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno: si coltivano soprattutto cereali, frumento e foraggi; la popolazione si dedica anche all'allevamento di bovini e suini. L'industria è pressoché inesistente e anche le attività terziarie sono poco sviluppate: esse infatti possono contare soltanto sui pochi servizi forniti dalla pubblica amministrazione e su un solo esercizio di distribuzione al dettaglio. Non vi sono sportelli bancari e mancano completamente strutture sociali e sanitarie, il che alimenta un pendolarismo alquanto precoce non essendo garantita neppure l'istruzione primaria; la capacità ricettiva è limitata alla sola possibilità di ristorazione. L'esigua consistenza numerica della popolazione giustifica l'assenza di scuole di ogni ordine e grado e di strutture destinate alla diffusione della cultura e dell'informazione, quali biblioteche, musei ed emittenti radiotelevisive.

Relazioni

La riscoperta dell'antico castello, il ritorno alla campagna e la vicinanza a Pavia non sono stati sufficienti ad attirare in questi luoghi una certa affluenza turistica; a ciò va aggiunta la mancanza di adeguate strutture produttive che ne fa diminuire ulteriormente la capacità di attrazione. L'esistenza scorre nella quiete dei tipici borghi rurali della pianura padana e i contatti con i comuni limitrofi sono particolarmente scarsi, mentre ci si rivolge prevalentemente al capoluogo di provincia per usufruire dei servizi non disponibili sul posto; mancano anche quegli appuntamenti legati a tradizioni folcloristiche che solitamente animano la vita dei piccoli borghi. L'unica ricorrenza che viene celebrata è quella della Patrona, la Madonna del Carmine, festeggiata la terza domenica di luglio.

La riscoperta dell'antico castello, il ritorno alla campagna e la vicinanza a Pavia non sono stati sufficienti ad attirare in questi luoghi una certa affluenza turistica; a ciò va aggiunta la mancanza di adeguate strutture produttive che ne fa diminuire ulteriormente la capacità di attrazione. L'esistenza scorre nella quiete dei tipici borghi rurali della pianura padana e i contatti con i comuni limitrofi sono particolarmente scarsi, mentre ci si rivolge prevalentemente al capoluogo di provincia per usufruire dei servizi non disponibili sul posto; mancano anche quegli appuntamenti legati a tradizioni folcloristiche che solitamente animano la vita dei piccoli borghi. L'unica ricorrenza che viene celebrata è quella della Patrona, la Madonna del Carmine, festeggiata la terza domenica di luglio.

Località

Guardabiate, Vialone

Guardabiate, Vialone

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Sant'Alessio con Vialone rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.