Descrizione

Comune insulare costiero, di origine antica, ha un’economia basata soprattutto sul turismo estivo, oltre che sulla pesca e sulle attività agricole: è nota per la produzione di capperi e uva passita. I santamarinesi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce nella località Lingua e in pochissime case sparse. Il territorio, classificato di collina, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate. L’abitato, che digrada dolcemente verso il mare, è diviso in due parti: la parte del porto, attraversato dalla via principale, e la parte alta, dove si trova la maggior parte delle case; fa registrare una forte espansione edilizia.

Comune insulare costiero, di origine antica, ha un’economia basata soprattutto sul turismo estivo, oltre che sulla pesca e sulle attività agricole: è nota per la produzione di capperi e uva passita. I santamarinesi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce nella località Lingua e in pochissime case sparse. Il territorio, classificato di collina, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate. L’abitato, che digrada dolcemente verso il mare, è diviso in due parti: la parte del porto, attraversato dalla via principale, e la parte alta, dove si trova la maggior parte delle case; fa registrare una forte espansione edilizia.

Storia

È così chiamata dalla chiesa di Santa Marina, che sorge nei pressi della più grande salina dell’isola. Dal IV secolo a.C., e fino all’età imperiale romana, dove si trova l’attuale abitato sorgeva un insediamento greco, di cui esistono ancora tracce lungo la spiaggia. A quel periodo risalgono le numerose tombe trovate a monte del paese odierno. Fino alla fine del XVIII secolo, alla punta Lingua, estremità orientale dell’isola, nel laghetto che una volta era il pantano adibito a salina –da cui, appunto, l’isola trae il nome– erano visibili i resti di antichi edifici, oggi interrati. Si tratta di muri del I-II secolo, appartenuti a una costruzione di età imperiale romana, che sorgeva presso il margine nord-occidentale della ex salina, e che si estendevano probabilmente anche al di là di essa, fino al retrostante pendio. Di essi la parte inferiore, sia pure interrata, ancora si conserva: si tratta di una delle più cospicue testimonianze monumentali dell’età romana. Nel periodo medievale il feudo era costituito da tre casali, che nel 1648 risultano sottoposti alla giurisdizione del nobile Giuseppe Solimma. Successivamente, l’amministrazione dell’antico borgo passò nelle mani della nobile famiglia di Alessandro Galletti, mentre nella seconda metà del XVIII secolo il potere passò nelle mani di Giovanni Pietro II. Ottenne l’autonomia amministrativa come comune nel 1909. Tra le testimonianze storico-architettoniche dei secoli passati si annoverano: la Grotta del Saraceno, al cui interno sono state rinvenute nicchie del III secolo; la chiesa madre, al cui interno sono custodite pregevoli opere d’arte; il palazzo municipale, che conserva epigrafi di epoca romana e incisioni funebri di età ellenica. Le isole Eolie sono iscritte nella lista Unesco del “patrimonio mondiale dell’umanità”.

È così chiamata dalla chiesa di Santa Marina, che sorge nei pressi della più grande salina dell’isola. Dal IV secolo a.C., e fino all’età imperiale romana, dove si trova l’attuale abitato sorgeva un insediamento <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=GRECO'>greco</a>, di cui esistono ancora tracce lungo la spiaggia. A quel periodo risalgono le numerose tombe trovate a monte del paese odierno. Fino alla fine del XVIII secolo, alla punta Lingua, estremità orientale dell’isola, nel laghetto che una volta era il pantano adibito a salina –da cui, appunto, l’isola trae il nome– erano visibili i resti di antichi edifici, oggi interrati. Si tratta di muri del I-II secolo, appartenuti a una costruzione di età imperiale romana, che sorgeva presso il margine nord-occidentale della ex salina, e che si estendevano probabilmente anche al di là di essa, fino al retrostante pendio. Di essi la parte inferiore, sia pure interrata, ancora si conserva: si tratta di una delle più cospicue testimonianze monumentali dell’età romana. Nel periodo medievale il feudo era costituito da tre casali, che nel 1648 risultano sottoposti alla giurisdizione del nobile Giuseppe Solimma. Successivamente, l’amministrazione dell’antico borgo passò nelle mani della nobile famiglia di Alessandro Galletti, mentre nella seconda metà del XVIII secolo il potere passò nelle mani di Giovanni Pietro II. Ottenne l’autonomia amministrativa come comune nel 1909. Tra le testimonianze storico-architettoniche dei secoli passati si annoverano: la Grotta del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=SARACENO'>Saraceno</a>, al cui interno sono state rinvenute nicchie del III secolo; la chiesa madre, al cui interno sono custodite pregevoli opere d’arte; il palazzo municipale, che conserva epigrafi di epoca romana e incisioni funebri di età ellenica. Le isole Eolie sono iscritte nella lista Unesco del “patrimonio mondiale dell’umanità”.

Economia

È sede di carabinieri e guardia di finanza. Il settore primario è presente, oltre che con l’allevamento di avicoli, anzitutto con le varie coltivazioni: di oliveti, agrumeti e altri frutteti nonché di vigneti da cui si ricava ottimo vino: famoso è il Malvasia delle Lipari, un vino passito dal colore ambrato, ricavato da uve lasciate appassire sul vitigno prima di essere colte; il suo sapore dolce e aromatico lo rende ottimo per il dessert. Il settore industriale è costituito da aziende di piccole dimensioni, che operano prevalentemente nei comparti: alimentare, dell’edilizia e della produzione e distribuzione di energia elettrica. La rete commerciale assicura il soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità. Le strutture scolastiche locali permettono di frequentare le classi dell’obbligo. Per l’arricchimento culturale sono presenti una pinacoteca e la biblioteca “Luigi Rizzo”; presso la biblioteca civica è stato allestito anche un museo etnoantropologico comunale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. A livello sanitario, localmente è assicurato il solo servizio farmaceutico.

È sede di carabinieri e guardia di finanza. Il settore primario è presente, oltre che con l’allevamento di avicoli, anzitutto con le varie coltivazioni: di oliveti, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=AGRUMETI'>agrumeti</a> e altri frutteti nonché di vigneti da cui si ricava ottimo vino: famoso è il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=MALVASIADELLELIPARI'>Malvasia delle Lipari</a>, un vino passito dal colore ambrato, ricavato da uve lasciate appassire sul vitigno prima di essere colte; il suo sapore dolce e aromatico lo rende ottimo per il dessert. Il settore industriale è costituito da aziende di piccole dimensioni, che operano prevalentemente nei comparti: alimentare, dell’edilizia e della produzione e distribuzione di energia elettrica. La rete commerciale assicura il soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità. Le strutture scolastiche locali permettono di frequentare le classi dell’obbligo. Per l’arricchimento culturale sono presenti una pinacoteca e la biblioteca “Luigi Rizzo”; presso la biblioteca civica è stato allestito anche un museo etnoantropologico comunale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. A livello sanitario, localmente è assicurato il solo servizio farmaceutico.

Relazioni

Importante stazione balneare, si presta anche a interessanti escursioni, come quella alla Fossa delle Felci –il più alto dei due monti di Salina–, che ospita un bellissimo bosco di felci, oggi riserva naturale protetta, raggiungibile attraverso vari sentieri. Per i più allenati la visita alla riserva può iniziare da Lingua, per raggiungere la cima del monte dal fianco sud-orientale. Da Lingua si imbocca uno stretto sentiero con molti scalini verso il Pizzo di Menavento, attraverso terrazzamenti, una pineta, vecchi vigneti abbandonati e pareti di tufo. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi. Fatta eccezione per la festa di San Bartolo, ad agosto, non vi si svolgono particolari eventi ricorrenti, civili o religiosi. La festa Patrona, Santa Marina, si celebra il 17 luglio.

Importante stazione balneare, si presta anche a interessanti escursioni, come quella alla Fossa delle Felci –il più alto dei due monti di Salina–, che ospita un bellissimo bosco di felci, oggi riserva naturale protetta, raggiungibile attraverso vari sentieri. Per i più allenati la visita alla riserva può iniziare da Lingua, per raggiungere la cima del monte dal fianco sud-orientale. Da Lingua si imbocca uno stretto sentiero con molti scalini verso il Pizzo di Menavento, attraverso terrazzamenti, una pineta, vecchi vigneti abbandonati e pareti di tufo. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi. Fatta eccezione per la festa di San Bartolo, ad agosto, non vi si svolgono particolari eventi ricorrenti, civili o religiosi. La festa Patrona, Santa Marina, si celebra il 17 luglio.

Località

Lingua

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Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Santa Marina Salina rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.