Descrizione

Comune di origine medioevale dal profilo prevalentemente collinare e con un assetto economico spiccatamente rurale. La popolazione santalucese, caratterizzata da un indice di vecchiaia molto elevato, si distribuisce in numerose località, quali: Pastina, Pieve di Santa Luce, Pomaia, Stazione di Santa Luce e Il Poggio. Le sue colline si colorano di scuro nel fitto dei boschi, di verde argenteo fra gli olivi e di verdino-giallo-rossi con l'alternarsi delle stagioni tra i filari delle viti. Lo stemma comunale riporta su sfondo argenteo l'immagine di Santa Lucia posta su una pianura erbosa verde. La Santa tiene con una mano un ramo di palma e con l'altra la patena d'oro. Il gonfalone, su cui lo stemma è riprodotto, è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica.  

Comune di origine medioevale dal profilo prevalentemente collinare e con un assetto economico spiccatamente rurale. La popolazione santalucese, caratterizzata da un indice di vecchiaia molto elevato, si distribuisce in numerose località, quali: Pastina, Pieve di Santa Luce, Pomaia, Stazione di Santa Luce e Il Poggio. Le sue colline si colorano di scuro nel fitto dei boschi, di verde argenteo fra gli olivi e di verdino-giallo-rossi con l'alternarsi delle stagioni tra i filari delle viti. Lo stemma comunale riporta su sfondo argenteo l'immagine di Santa Lucia posta su una pianura erbosa verde. La Santa tiene con una mano un ramo di palma e con l'altra la patena d'oro. Il gonfalone, su cui lo stemma è riprodotto, è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica.  

Storia

L'insediamento originario si sviluppò intorno ad un castello feudale, di proprietà dei Cadolingi di Fucecchio, che nel XIV secolo era sotto la giurisdizione dell'arcivescovo di Pisa, come si evince dall'atto con cui il vescovo Oddone concesse a un suo visconte la giurisdizione su quelle terre. Nel 1406 fu uno dei primi castelli a sottomettersi a Firenze ed in seguito (1494) tentò la ribellione insieme a Pisa ma per rappresaglia dovette subire la distruzione delle fortificazioni. Divenne comune autonomo, come vari altri centri del contado pisano, nel sec. XVIII con le riforme leopoldine. Nel secolo ventesimo per un trentennio (1927-1957) è stata unita al comune di Orciano con il nome di Santa Luce Orciano. Nella storia contemporanea fu teatro, durante la Resistenza, di un'intensa attività partigiana e, fra combattenti e civili, pagò un tributo di 45 vittime. Nel corso di tutta la sua storia e fino ad oggi il paese ha conservato in gran parte la sua vocazione agricola e la caratteristica di piccolo centro tranquillo.  

L'insediamento originario si sviluppò intorno ad un castello feudale, di proprietà dei Cadolingi di Fucecchio, che nel XIV secolo era sotto la giurisdizione dell'arcivescovo di Pisa, come si evince dall'atto con cui il vescovo Oddone concesse a un suo visconte la giurisdizione su quelle terre. Nel 1406 fu uno dei primi castelli a sottomettersi a Firenze ed in seguito (1494) tentò la ribellione insieme a Pisa ma per rappresaglia dovette subire la distruzione delle fortificazioni. Divenne comune autonomo, come vari altri centri del contado pisano, nel sec. XVIII con le riforme leopoldine. Nel secolo ventesimo per un trentennio (1927-1957) è stata unita al comune di Orciano con il nome di Santa Luce Orciano. Nella storia contemporanea fu teatro, durante la Resistenza, di un'intensa attività partigiana e, fra combattenti e civili, pagò un tributo di 45 vittime. Nel corso di tutta la sua storia e fino ad oggi il paese ha conservato in gran parte la sua vocazione agricola e la caratteristica di piccolo centro tranquillo.  

Economia

L'andamento dell'economia fa registrare valori complessivamente modesti. Su antiche risorse e colture si regge il tessuto produttivo, imperniato in particolare su vitivinicoltura, cerealicoltura e olivicoltura. Anche le attività manifatturiere si basano sulla lavorazione dei prodotti agricoli e forestali, nonché sulla preparazione dei materiali da costruzione. Il quadro dei servizi è poco articolato: le strutture culturali e scolastiche sono limitate alle scuole dell'obbligo; i servizi alberghieri, le strutture per la ristorazione ed i pubblici esercizi in genere sono poco rilevanti; tra gli impianti per lo sport ed il tempo libero si trovano i campi da tennis, mentre l'assistenza socio-sanitaria, coordinata dalla Usl, è garantito da un servizio di guardia medica. La raccolta del risparmio è operata localmente dalla banca oltre che dalla posta.  

L'andamento dell'economia fa registrare valori complessivamente modesti. Su antiche risorse e colture si regge il tessuto produttivo, imperniato in particolare su vitivinicoltura, cerealicoltura e olivicoltura. Anche le attività manifatturiere si basano sulla lavorazione dei prodotti agricoli e forestali, nonché sulla preparazione dei materiali da costruzione. Il quadro dei servizi è poco articolato: le strutture culturali e scolastiche sono limitate alle scuole dell'obbligo; i servizi alberghieri, le strutture per la ristorazione ed i pubblici esercizi in genere sono poco rilevanti; tra gli impianti per lo sport ed il tempo libero si trovano i campi da tennis, mentre l'assistenza socio-sanitaria, coordinata dalla Usl, è garantito da un servizio di guardia medica. La raccolta del risparmio è operata localmente dalla banca oltre che dalla posta.  

Relazioni

I rapporti coi centri vicini sono determinati dalla necessità di ricercare all'esterno la maggior parte dei servizi burocratico-amminsitrativi. Benché nel paese il turismo non sia molto sviluppato per la carenza di strutture alberghiere e di monumenti, un numero sia pur non elevato di visitatori vi si reca per la vita salubre e tranquilla che vi si conduce e per le sue risorse paesaggistiche. L'area boschiva è inoltre meta di ricercatori di funghi e di cacciatori. Alcuni momenti di aggregazione e di festa si offrono durante sagre paesane e manifestazioni fieristiche: a Pastina l'ultima domenica di maggio si svolge la Sagra del galletto; a Pomaia il primo sabato di agosto c'è la fiera ed in concomitanza, il giorno 5 agosto, la sagra del popone, che termina il giorno successivo; sempre a Pomaia, dal 23 al 25 aprile si tiene la sagra del baccello, che viene organizzata in forma simile anche a Santa Luce; nel capoluogo comunale le fiere hanno luogo in maggio ed in ottobre. La festa della Patrona, Santa Lucia, si celebra il 13 dicembre.

I rapporti coi centri vicini sono determinati dalla necessità di ricercare all'esterno la maggior parte dei servizi burocratico-amminsitrativi. Benché nel paese il turismo non sia molto sviluppato per la carenza di strutture alberghiere e di monumenti, un numero sia pur non elevato di visitatori vi si reca per la vita salubre e tranquilla che vi si conduce e per le sue risorse paesaggistiche. L'area boschiva è inoltre meta di ricercatori di funghi e di cacciatori. Alcuni momenti di aggregazione e di festa si offrono durante sagre paesane e manifestazioni fieristiche: a Pastina l'ultima domenica di maggio si svolge la Sagra del galletto; a Pomaia il primo sabato di agosto c'è la fiera ed in concomitanza, il giorno 5 agosto, la sagra del popone, che termina il giorno successivo; sempre a Pomaia, dal 23 al 25 aprile si tiene la sagra del baccello, che viene organizzata in forma simile anche a Santa Luce; nel capoluogo comunale le fiere hanno luogo in maggio ed in ottobre. La festa della Patrona, Santa Lucia, si celebra il 13 dicembre.

Località

Il Poggio, Pastina, Pieve di Santa Luce, Pomaia, Stazione di Santa Luce

Il Poggio, Pastina, Pieve di Santa Luce, Pomaia, Stazione di Santa Luce

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Santa Luce rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.