Descrizione

Comune rivierasco, di origini medievali, che accanto alle tradizionali attività agricole e a una modesta presenza industriale sta sviluppando il turismo, accreditandosi come nota stazione balneare. I caterisani, con un indice di vecchiaia nella media, risiedono soprattutto nel capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, e nella località Santa Caterina dello Jonio Marina; il resto della popolazione si distribuisce tra numerose case sparse e il nucleo La Colonia. Il territorio, classificato collinare, ha un profilo geometrico irregolare, con differenze di altitudine molto accentuate: si raggiungono i 1.200 metri di quota massima sul livello del mare; l’area Pagari è in contestazione col comune di Guardavalle. L’abitato, situato su un poggio, mostra segni di espansione edilizia, benché il numero di stanze non occupate sia già notevolmente superiore ai livelli medi, sia in valore assoluto che in rapporto alla popolazione; il suo andamento plano-altimetrico è vario.

Comune rivierasco, di origini medievali, che accanto alle tradizionali attività agricole e a una modesta presenza industriale sta sviluppando il turismo, accreditandosi come nota stazione balneare. I caterisani, con un indice di vecchiaia nella media, risiedono soprattutto nel capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, e nella località Santa Caterina dello Jonio Marina; il resto della popolazione si distribuisce tra numerose case sparse e il nucleo La Colonia. Il territorio, classificato collinare, ha un profilo geometrico irregolare, con differenze di altitudine molto accentuate: si raggiungono i 1.200 metri di quota massima sul livello del mare; l’area Pagari è in contestazione col comune di Guardavalle. L’abitato, situato su un poggio, mostra segni di espansione edilizia, benché il numero di stanze non occupate sia già notevolmente superiore ai livelli medi, sia in valore assoluto che in rapporto alla popolazione; il suo andamento plano-altimetrico è vario.

Storia

Fondata da profughi delle località costiere, deriva il toponimo dalla Santa Patrona. Già Santa Caterina, fu chiamata Santa Caterina del Ionio con un regio decreto del 1863, assumendo in seguito la denominazione attuale. Casale della contea di Arena, nel corso dei secoli fu assoggettata a diverse dominazioni e gestioni feudali: possedimento, all’inizio del Cinquecento, del nobile casato dei Galeota, passò poi ai Concublet, ai De Patti, agli Averna, ai Gioeni, ai Colonna e, tra il XVII e il XVIII secolo, ai Marzano, che la munirono di un castello. Concessa successivamente alle famiglie Perrone, Berlingieri, Vitale e Perrelli di Monasterace, ebbe come ultimi signori i Di Francia, che ne conservarono il possesso dalla metà del Settecento fino all’abolizione del feudalesimo, sancita dalle riforme napoleoniche. Il terremoto della seconda metà del XVIII secolo vi causò gravi danni. Riconosciuta comune autonomo e posta nel cantone di Satriano, ai tempi della Repubblica partenopea, col nuovo ordinamento amministrativo disposto dai francesi, all’inizio dell’Ottocento, venne inclusa, quale università, nel cosiddetto governo di Badolato. Questa disposizione fu mantenuta anche dal decreto del 1811, istitutivo dei comuni e dei circondari, e dalla legge borbonica che, oltre a ripristinare la provincia di Catanzaro, creava quella di Reggio di Calabria. Tra i monumenti figurano: la parrocchiale di Santa Maria Assunta, con facciata e campanile del Seicento; la chiesa dell’Immacolata, che conserva una tela del XVII secolo; una cinquecentesca torre di guardia, in località Marina di Sant’Antonio.

Fondata da profughi delle località costiere, deriva il toponimo dalla Santa Patrona. Già Santa Caterina, fu chiamata Santa Caterina del Ionio con un regio decreto del 1863, assumendo in seguito la denominazione attuale. Casale della contea di Arena, nel corso dei secoli fu assoggettata a diverse dominazioni e gestioni feudali: possedimento, all’inizio del Cinquecento, del nobile casato dei Galeota, passò poi ai Concublet, ai De Patti, agli Averna, ai Gioeni, ai Colonna e, tra il XVII e il XVIII secolo, ai Marzano, che la munirono di un castello. Concessa successivamente alle famiglie Perrone, Berlingieri, Vitale e Perrelli di Monasterace, ebbe come ultimi signori i Di Francia, che ne conservarono il possesso dalla metà del Settecento fino all’abolizione del feudalesimo, sancita dalle riforme napoleoniche. Il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=TERREMOTO'>terremoto</a> della seconda metà del XVIII secolo vi causò gravi danni. Riconosciuta comune autonomo e posta nel cantone di Satriano, ai tempi della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=REPUBBLICAPARTENOPEA'>Repubblica partenopea</a>, col nuovo ordinamento amministrativo disposto dai francesi, all’inizio dell’Ottocento, venne inclusa, quale università, nel cosiddetto governo di Badolato. Questa disposizione fu mantenuta anche dal decreto del 1811, istitutivo dei comuni e dei circondari, e dalla legge borbonica che, oltre a ripristinare la provincia di Catanzaro, creava quella di Reggio di Calabria. Tra i monumenti figurano: la parrocchiale di Santa Maria Assunta, con facciata e campanile del Seicento; la chiesa dell’Immacolata, che conserva una tela del XVII secolo; una cinquecentesca torre di guardia, in località Marina di Sant’Antonio.

Economia

L’agricoltura, basata sulla produzione di cereali, frumento, foraggi, ortaggi, olivo, uva, agrumi e altra frutta, è integrata dall’allevamento di bovini, ovini e caprini. L’industria è costituita da piccole aziende che operano nei comparti: alimentare, edile e della lavorazione del legno. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità) e dell’insieme dei servizi, che non comprendono quello bancario. Tra le strutture sociali si registra la presenza di una casa famiglia. È possibile frequentare le scuole dell’obbligo ma manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico.

L’agricoltura, basata sulla produzione di cereali, frumento, foraggi, ortaggi, olivo, uva, agrumi e altra frutta, è integrata dall’allevamento di bovini, ovini e caprini. L’industria è costituita da piccole aziende che operano nei comparti: alimentare, edile e della lavorazione del legno. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità) e dell’insieme dei servizi, che non comprendono quello bancario. Tra le strutture sociali si registra la presenza di una casa famiglia. È possibile frequentare le scuole dell’obbligo ma manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico.

Relazioni

Fa registrare un significativo movimento di turisti, cui offre la possibilità di godere di una suggestiva cornice paesaggistica e gustare i piatti tipici della cucina caterisana. Abbastanza frequentata anche per lavoro, grazie alle sue attività produttive, intrattiene rapporti comunque non molto intensi con i comuni vicini, ai quali gli abitanti si rivolgono per l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto. Tra gli eventi ricorrenti vanno citati: il mercato settimanale, che si svolge il lunedì e il mercoledì; la sagra della seconda domenica di luglio e la festa di San Gabriele Arcangelo, la seconda domenica di agosto. La Patrona, Santa Caterina, si festeggia il 25 novembre con una sagra.

Fa registrare un significativo movimento di turisti, cui offre la possibilità di godere di una suggestiva cornice paesaggistica e gustare i piatti tipici della cucina caterisana. Abbastanza frequentata anche per lavoro, grazie alle sue attività produttive, intrattiene rapporti comunque non molto intensi con i comuni vicini, ai quali gli abitanti si rivolgono per l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto. Tra gli eventi ricorrenti vanno citati: il mercato settimanale, che si svolge il lunedì e il mercoledì; la sagra della seconda domenica di luglio e la festa di San Gabriele Arcangelo, la seconda domenica di agosto. La Patrona, Santa Caterina, si festeggia il 25 novembre con una sagra.

Località

La Colonia, Pagari, Santa Caterina dello Jonio Marina

La Colonia, Pagari, Santa Caterina dello Jonio Marina

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Santa Caterina dello Ionio rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.