Descrizione

Comune di montagna, di origine medievale, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato un modesto tessuto industriale. I sanfrontesi, che presentano un indice di vecchiaia piuttosto elevato, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; la restante parte si distribuisce nelle località di Robella, Rocchetta e Serro, oltre che in numerosissimi aggregati urbani minori e un elevatissimo numero di case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono i 1.743 metri di quota. L’abitato, addossato a un pittoresco poggio, è posto in una conca boscosa solcata dal torrente: conserva ancora un’impronta ottocentesca. Il centro si caratterizza per i portici medioevali, con basse volte, sui quali si aprono le porte di antichi negozi. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è troncato in due partizioni a sfondo azzurro e argentato. Lungo la linea di troncatura campeggiano le lettere maiuscole S e F, troncate d’oro e d’azzurro.

Comune di montagna, di origine medievale, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato un modesto tessuto industriale. I sanfrontesi, che presentano un indice di vecchiaia piuttosto elevato, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; la restante parte si distribuisce nelle località di Robella, Rocchetta e Serro, oltre che in numerosissimi aggregati urbani minori e un elevatissimo numero di case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono i 1.743 metri di quota. L’abitato, addossato a un pittoresco poggio, è posto in una conca boscosa solcata dal torrente: conserva ancora un’impronta ottocentesca. Il centro si caratterizza per i portici medioevali, con basse volte, sui quali si aprono le porte di antichi negozi. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è troncato in due partizioni a sfondo azzurro e argentato. Lungo la linea di troncatura campeggiano le lettere maiuscole S e F, troncate d’oro e d’azzurro.

Storia

Il toponimo compare nei documenti antichi nella forma “in terra Sancti Frontis” seguita da alcune varianti e si ricollega a una tradizione locale che fa di San Frontone un contemporaneo degli Apostoli venuto ad annunciare il Vangelo nella valle del Po. Soggetta dapprima ai signori di Revello, venne successivamente occupata dai marchesi di Saluzzo che a loro volta la infeudarono ai Mulazzano, ai Del Carretto, ai Montiglio e a vari altri signori. Nel Cinquecento fu sotto i Briandate, mentre nel 1589 venne infeudata a Ercole Negri, noto architetto e ingegnere militare. Interessante sotto il profilo storico-architettonico è la parrocchiale di San Martino, che venne consacrata nel 1494. Ampliata nell’Ottocento, la chiesa conserva tuttavia l’originale struttura gotica. Verso la piazza è la chiesa della confraternita del Gonfalone, che reca al centro della facciata un affresco raffigurante l’Immacolata Concezione.

Il toponimo compare nei documenti antichi nella forma “in terra Sancti Frontis” seguita da alcune varianti e si ricollega a una tradizione locale che fa di San Frontone un contemporaneo degli Apostoli venuto ad annunciare il Vangelo nella valle del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=PO'>Po</a>. Soggetta dapprima ai signori di Revello, venne successivamente occupata dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=MARCHESIDISALUZZO'>marchesi di Saluzzo</a> che a loro volta la infeudarono ai Mulazzano, ai Del Carretto, ai Montiglio e a vari altri signori. Nel Cinquecento fu sotto i Briandate, mentre nel 1589 venne infeudata a Ercole Negri, noto architetto e ingegnere militare. Interessante sotto il profilo storico-architettonico è la parrocchiale di San Martino, che venne consacrata nel 1494. Ampliata nell’Ottocento, la chiesa conserva tuttavia l’originale struttura gotica. Verso la piazza è la chiesa della confraternita del Gonfalone, che reca al centro della facciata un affresco raffigurante l’Immacolata Concezione.

Economia

È sede di Pro Loco. Nell’economia locale il settore primario conserva un ruolo importante: si producono soprattutto cereali, foraggi, uva e altra frutta; oltre la silvicoltura, si pratica anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini e avicoli. Il tessuto industriale è rappresentato da piccole imprese operanti nei comparti dell’estrazione di pietra, di minerali non energetici, di prodotti genericamente alimentari, di prodotti tessili, delle confezioni, del legno, delle raffinerie di petrolio, dei materiali da costruzione, della lavorazione della pietra, della metallurgia, delle macchine per l’agricoltura, dell’elettronica, dei mobili, della gioielleria e oreficeria e dell’edilizia. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni non rilevanti, ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione) e dell’insieme dei servizi, che comprendono quelli bancario e assicurativo. Tra i servizi pubblici particolari vanno segnalati i vigili del fuoco; mentre non si registrano strutture sociali degne di nota. Le scuole del posto garantiscono la frequenza delle classi dell’obbligo; manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno; il servizio sanitario è assicurato dalla locale farmacia.

È sede di Pro Loco. Nell’economia locale il settore primario conserva un ruolo importante: si producono soprattutto cereali, foraggi, uva e altra frutta; oltre la silvicoltura, si pratica anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini e avicoli. Il tessuto industriale è rappresentato da piccole imprese operanti nei comparti dell’estrazione di pietra, di minerali non energetici, di prodotti genericamente alimentari, di prodotti <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=TESSILI'>tessili</a>, delle confezioni, del legno, delle raffinerie di petrolio, dei materiali da costruzione, della lavorazione della pietra, della metallurgia, delle macchine per l’agricoltura, dell’elettronica, dei mobili, della gioielleria e oreficeria e dell’edilizia. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni non rilevanti, ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione) e dell’insieme dei servizi, che comprendono quelli bancario e assicurativo. Tra i servizi pubblici particolari vanno segnalati i vigili del fuoco; mentre non si registrano strutture sociali degne di nota. Le scuole del posto garantiscono la frequenza delle classi dell’obbligo; manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno; il servizio sanitario è assicurato dalla locale farmacia.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, è abbastanza frequentata sia nel periodo invernale che estivo, offrendo, a quanti vi si rechino, la possibilità di godere delle bellezze dell’ambiente naturale e di effettuare belle e rilassanti passeggiate alla scoperta delle caratteristiche ambientali della zona. Interessanti itinerari escursionistici portano, infatti, alla sommità del Mombracco; vicino a Rocchetta si trovano numerosi ripari sotto la roccia, detti “balme”, abitati in epoca preistorica. Intrattiene rapporti abbastanza intensi con i comuni limitrofi, ai quali la popolazione si rivolge per lavoro, dato che il suo sviluppo economico non è tale da consentire l’assorbimento di parecchia manodopera. Vive altresì rapporti con il circondario per gli scambi commerciali, il completamento degli studi scolastici, l’espletamento di pratiche burocratiche e servizi in genere. Non vi si svolgono significative manifestazioni culturali o ricreative, che potrebbero allietare la comunità e richiamare visitatori dai dintorni. La festa del Patrono, Sant’Isidoro, si celebra la seconda domenica di maggio.

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, è abbastanza frequentata sia nel periodo invernale che estivo, offrendo, a quanti vi si rechino, la possibilità di godere delle bellezze dell’ambiente naturale e di effettuare belle e rilassanti passeggiate alla scoperta delle caratteristiche ambientali della zona. Interessanti itinerari escursionistici portano, infatti, alla sommità del Mombracco; vicino a Rocchetta si trovano numerosi ripari sotto la roccia, detti “balme”, abitati in epoca preistorica. Intrattiene rapporti abbastanza intensi con i comuni limitrofi, ai quali la popolazione si rivolge per lavoro, dato che il suo sviluppo economico non è tale da consentire l’assorbimento di parecchia manodopera. Vive altresì rapporti con il circondario per gli scambi commerciali, il completamento degli studi scolastici, l’espletamento di pratiche burocratiche e servizi in genere. Non vi si svolgono significative manifestazioni culturali o ricreative, che potrebbero allietare la comunità e richiamare visitatori dai dintorni. La festa del Patrono, Sant’Isidoro, si celebra la seconda domenica di maggio.

Località

Balangero, Bollano, Borghino Superiore, Braide, Case Galin, Centrale Elettrica, Cusane Inferiori, Fantoni, Galliano, Mulatero, Robella, Rocchetta, Ruà dei Forni, Ruà Lasina, Ruà Soprana, Sant'Agata, Serro

Balangero, Bollano, Borghino Superiore, Braide, Case Galin, Centrale Elettrica, Cusane Inferiori, Fantoni, Galliano, Mulatero, Robella, Rocchetta, Ruà dei Forni, Ruà Lasina, Ruà Soprana, Sant'Agata, Serro

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Sanfront rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.