Descrizione

Comune di pianura, di origine antica, che accanto alle tradizionali attività agricole ha affiancato una modesta presenza industriale. I sanvitesi, con un elevato indice di vecchiaia, sono distribuiti tra il capoluogo comunale e le località Ruscletto e Silvella. Il territorio ha un profilo geometrico regolare, con lievi variazioni altimetriche. L’abitato, che non fa registrare segni di espansione edilizia, conservando l’originario aspetto rurale, presenta un andamento plano-altimetrico completamente pianeggiante.

Comune di pianura, di origine antica, che accanto alle tradizionali attività agricole ha affiancato una modesta presenza industriale. I sanvitesi, con un elevato indice di vecchiaia, sono distribuiti tra il capoluogo comunale e le località Ruscletto e Silvella. Il territorio ha un profilo geometrico regolare, con lievi variazioni altimetriche. L’abitato, che non fa registrare segni di espansione edilizia, conservando l’originario aspetto rurale, presenta un andamento plano-altimetrico completamente pianeggiante.

Storia

La prima parte del toponimo, menzionato in un documento del secolo VIII, potrebbe derivare dal latino VICUS, ‘villaggio’, trasformato in VITUS quando si sviluppò il culto del Santo Patrono; la seconda viene riportata al termine FAGUS, che significa ‘faggio’. Il territorio in cui sorge l’abitato e quello circostante si sono rivelati, nel corso del tempo, ricchi di testimonianze che, però, hanno consentito di ricostruire solo alcune fasi della sua storia. Area di insediamento già in epoca remota, fu successivamente occupata dai romani, come sembra provare il ritrovamento dei resti di una strada probabilmente collegata al percorso principale della via Iulia Augusta. La scoperta di una necropoli longobarda ha permesso di accertare la presenza nella zona di stanziamenti del popolo d’oltralpe. Donata da tre fratelli longobardi all’abbazia di Sesto al Reghena, da cui dipese ecclesiasticamente fin verso la fine del XVIII secolo, seguì le vicende delle località vicine che, dopo essere state sottoposte al patriarcato aquileiese, dal 1420 passarono sotto la dominazione veneziana, venendo assoggettate all’Austria con la pace di Campoformio, del 1797. Ritornata agli austriaci dopo la parentesi napoleonica, fu annessa all’Italia nel 1866. Tra le testimonianze storico-architettoniche merita di essere citata la chiesa parrocchiale.

La prima parte del toponimo, menzionato in un documento del secolo VIII, potrebbe derivare dal latino VICUS, ‘villaggio’, trasformato in VITUS quando si sviluppò il culto del Santo Patrono; la seconda viene riportata al termine FAGUS, che significa ‘faggio’. Il territorio in cui sorge l’abitato e quello circostante si sono rivelati, nel corso del tempo, ricchi di testimonianze che, però, hanno consentito di ricostruire solo alcune fasi della sua storia. Area di insediamento già in epoca remota, fu successivamente occupata dai romani, come sembra provare il ritrovamento dei resti di una strada probabilmente collegata al percorso principale della via Iulia Augusta. La scoperta di una necropoli longobarda ha permesso di accertare la presenza nella zona di stanziamenti del popolo d’oltralpe. Donata da tre fratelli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=FVG&parola=LONGOBARDI'>longobardi</a> all’abbazia di Sesto al Reghena, da cui dipese ecclesiasticamente fin verso la fine del XVIII secolo, seguì le vicende delle località vicine che, dopo essere state sottoposte al patriarcato aquileiese, dal 1420 passarono sotto la dominazione veneziana, venendo assoggettate all’Austria con la <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=FVG&parola=PACEDICAMPOFORMIO'>pace di Campoformio</a>, del 1797. Ritornata agli austriaci dopo la parentesi napoleonica, fu annessa all’Italia nel 1866. Tra le testimonianze storico-architettoniche merita di essere citata la chiesa parrocchiale.

Economia

Dal punto di vista burocratico non si registra la presenza di particolari strutture, a parte quelle connesse al funzionamento dell’ufficio postale e del municipio e, non essendovi la stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, esercitate dal sindaco. Trattandosi di una zona fondamentalmente rurale, l’economia locale è ancora in gran parte legata all’agricoltura, basata sulla produzione di cereali, frumento, ortaggi e foraggi; è praticato anche l’allevamento di bovini, suini, equini e avicoli. L’industria è costituta da piccole e medie aziende che operano nei comparti edile, elettrico, estrattivo, metalmeccanico, del legno e della fabbricazione di mobili. Il terziario non assume dimensioni rilevanti: mancano servizi qualificati, come quello bancario, e la rete distributiva risulta appena sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità. Non si registra la presenza di strutture sociali, sportive e per il tempo libero di una certe rilevanza. Nelle scuole del posto si impartisce soltanto l’istruzione materia ed elementare; non si può usufruire di una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario è garantito il servizio farmaceutico; per altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Dal punto di vista burocratico non si registra la presenza di particolari strutture, a parte quelle connesse al funzionamento dell’ufficio postale e del municipio e, non essendovi la stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, esercitate dal sindaco. Trattandosi di una zona fondamentalmente rurale, l’economia locale è ancora in gran parte legata all’agricoltura, basata sulla produzione di cereali, frumento, ortaggi e foraggi; è praticato anche l’allevamento di bovini, suini, equini e avicoli. L’industria è costituta da piccole e medie aziende che operano nei comparti edile, elettrico, estrattivo, metalmeccanico, del legno e della fabbricazione di mobili. Il terziario non assume dimensioni rilevanti: mancano servizi qualificati, come quello bancario, e la rete distributiva risulta appena sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità. Non si registra la presenza di strutture sociali, sportive e per il tempo libero di una certe rilevanza. Nelle scuole del posto si impartisce soltanto l’istruzione materia ed elementare; non si può usufruire di una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario è garantito il servizio farmaceutico; per altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

Oltre a non figurare tra le mete turistiche più celebrate della zona, per la mancanza di particolari attrattive dal punto di vista paesaggistico e architettonico, è poco frequentata anche per lavoro, in quanto le sue attività produttive non hanno ancora raggiunto livelli tali da consentire un maggiore assorbimento di manodopera. I rapporti con i comuni vicini, ai quali i sanvitesi si rivolgono per frequentare le altre scuole dell’obbligo e gli istituti d’istruzione secondaria di secondo grado nonché per usufruire dei servizi non forniti localmente, sono piuttosto intensi e favoriti da un agevole sistema di comunicazioni. Non si registrano manifestazioni folkloristiche o culturali degne di nota, che potrebbero animare la comunità, richiamando visitatori dai dintorni. La festa dei Patroni, i Santi Vito, Modesto e Crescenzo, si celebra il il 15 giugno.

Oltre a non figurare tra le mete turistiche più celebrate della zona, per la mancanza di particolari attrattive dal punto di vista paesaggistico e architettonico, è poco frequentata anche per lavoro, in quanto le sue attività produttive non hanno ancora raggiunto livelli tali da consentire un maggiore assorbimento di manodopera. I rapporti con i comuni vicini, ai quali i sanvitesi si rivolgono per frequentare le altre scuole dell’obbligo e gli istituti d’istruzione secondaria di secondo grado nonché per usufruire dei servizi non forniti localmente, sono piuttosto intensi e favoriti da un agevole sistema di comunicazioni. Non si registrano manifestazioni folkloristiche o culturali degne di nota, che potrebbero animare la comunità, richiamando visitatori dai dintorni. La festa dei Patroni, i Santi Vito, Modesto e Crescenzo, si celebra il il 15 giugno.

Località

Ruscletto, Silvella

Ruscletto, Silvella

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di San Vito di Fagagna rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.