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Descrizione

Comune montano di origine molto antica, la cui popolazione trae sostentamento dall’agricoltura, dalla silvicoltura e dal vivace movimento turistico stagionale. I potitesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, hanno trovato nell’agro comunale condizioni favorevoli all’insediamento e la maggior parte di essi è distribuita in case sparse; il resto della comunità si concentra nel capoluogo comunale, situato in bella posizione panoramica e interessato da un’intensa espansione edilizia. Il territorio comunale, che confina con un’isola amministrativa del comune di Piedimonte Matese, presenta un profilo geometrico vario e sensibili oscillazioni altimetriche: infatti, copre con la sua estensione rilievi calcarei più o meno elevati, popolati da volpi, cinghiali, lepri e uccelli predatori e rivestiti da rigogliosi boschi di querce e faggi, oltre che da incolti e brughiera di altitudine; si estende però anche nell’ampia e fertile valle del fiume Volturno, dove invece dilagano seminativi, filari di viti e oliveti.

Storia

La sua origine è databile all’ultimo periodo della dominazione sannitica ma il rinvenimento di reperti archeologici risalenti addirittura all’eneolitico dimostra che fu popolata già nella preistoria. Conquistata dai romani, raggiunse una certa importanza in epoca imperiale; nel Medioevo fu casale di Piedimonte Matese e ne seguì a lungo le vicende storiche. Il toponimo, che è stato semplicemente San Potito fino al 1854, deriva dal culto del Santo Patrono, martirizzato nel II secolo d.C. Tra le testimonianze del passato più antico figurano la necropoli sannitica in località Conca dell’Arena e il sito archeologico in località Le Torrelle, comprendente i resti di una grande villa romana e delle annesse terme, chiamate Terme d’Ercole. Il patrimonio storico-architettonico annovera anche la chiesa di Santa Caterina, risalente probabilmente al Seicento ma rimaneggiata nell’Ottocento, la chiesa dell’Ascensione, che conserva affreschi databili tra il Trecento e il Cinquecento, e alcuni palazzi nobiliari risalenti al Seicento, come palazzo Filangeri.

Economia

Le solide tradizioni locali trovano ampio spazio nella vita quotidiana della comunità potitese ma lo sviluppo del turismo ha introdotto un certo interesse nei confronti delle novità. L’agricoltura, specializzata nella produzione di cereali, verdure, barbabietole, uva, olive e tabacco, svolge, insieme alla silvicoltura, un ruolo ancora importante nella formazione del reddito; il livello di sviluppo che caratterizza gli altri settori produttivi, infatti, è ancora piuttosto basso: l’industria è in grado di assorbire solo una minima parte della manodopera disponibile sul posto mentre il terziario annovera un discreto numero di esercizi commerciali ma non include servizi più qualificati, come quello bancario e le assicurazioni. È provvista di scuole per l’istruzione primaria e secondaria di primo grado e, per quanto riguarda l’assistenza sanitaria, può contare sulla farmacia; tuttavia, è priva di strutture culturali e il suo apparato ricettivo non include strutture per il soggiorno.

Relazioni

Il movimento turistico, particolarmente vivace nel periodo estivo, mostra di apprezzare i molteplici elementi di richiamo del comprensorio potitese: la salubrità del clima, il ricco patrimonio boschivo e le rare e interessanti testimonianze del passato danno vita a un turismo che abbina natura e cultura. L’interesse dei turisti è mantenuto vivo anche dalle manifestazioni folcloristiche: tra queste si ricordano la festa dell’emigrante (6 agosto) e la festa dell’uva (quarta domenica di settembre). La festa del Patrono, San Potito, si celebra il 10 febbraio.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di San Potito Sannitico rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.

INFO
  • Popolazione 1.925
  • Lat 41° 20' 12,19'' 41.33671944
  • Long 14° 23' 33,88'' 14.39274444
  • CAP 81010
  • Prefisso 0823
  • Codice ISTAT 061080
  • Codice Catasto I130
  • Altitudine slm 230 mt
  • zona clim./gradi giorno
    Riscaldamento: dal 1/11 al 15/04 per 12 ore/giorno
    D/1507
  • Superficie 22.83 Km2
  • Densità 84,32 ab/Km2
  • Sismicità Zona 1
  • Alba 07:31
  • Tramonto 16:36
Contatti
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