Descrizione

Comune collinare, di origine antica, che basa la sua economia principalmente sulle attività agricole e su quelle industriali. I sampierui, per i quali si registra un indice di vecchiaia inferiore alla media, vivono oltre che nel capoluogo comunale –contiguo al centro Arso del comune di Chiampo–, anche nelle località San Pietro Vecchio, Cappello e in numerose case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate, che variano da un minimo di 231 metri a un massimo di 550 metri sul livello del mare. Al contrario l’andamento plano-altimetrico dell’abitato, interessato da un fenomeno di espansione edilizia, è quello tipico di montagna. Lo stemma comunale, troncato, è stato concesso con Regio Decreto. I due campi, a sfondo argentato e rosso, sono attraversati da una croce latina capovolta, azzurra.

Comune collinare, di origine antica, che basa la sua economia principalmente sulle attività agricole e su quelle industriali. I sampierui, per i quali si registra un indice di vecchiaia inferiore alla media, vivono oltre che nel capoluogo comunale –contiguo al centro Arso del comune di Chiampo–, anche nelle località San Pietro Vecchio, Cappello e in numerose case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate, che variano da un minimo di 231 metri a un massimo di 550 metri sul livello del mare. Al contrario l’andamento plano-altimetrico dell’abitato, interessato da un fenomeno di espansione edilizia, è quello tipico di montagna. Lo stemma comunale, troncato, è stato concesso con Regio Decreto. I due campi, a sfondo argentato e rosso, sono attraversati da una croce latina capovolta, azzurra.

Storia

La sua denominazione bipartita è da ricondursi al nome del proprio Santo protettore e a un’antica voce diminutiva del vocabolo latino mansus, ‘possedimento’. Dal 1331 è soggetta al podestà scaligero di Vicenza, Stefano de’ Piccardi e diventa parte del Vicariato civile di Arzignano. Partecipa nel 1336 a un’insurrezione contro gli Scaligeri, senza riceverne alcun danno, anzi numerosi sono i vantaggi amministrativi e i privilegi che ottiene. Il clima di pace e tranquillità continua dopo la breve dominazione viscontea (1387-1404) e la seguente sottomissione a Venezia. La sua serenità viene bruscamente interrotta con un periodo di devastanti pestilenze, la più cruenta nel 1630 causa la perdita di un terzo della popolazione. Un altro pesante colpo alla situazione socio-politica arriva con la seconda guerra mondiale perché ospita nuclei partigiani tra i più attivi del Veneto. Nel luglio del 1944 viene incendiata e la strage si ripete a settembre dello stesso anno. Pochi sono i monumenti rilevanti scampati alle devastazioni belliche, tra questi si evidenzia il complesso architettonico della contrada Dugatto con un nucleo risalente al XVII secolo. Pregio e valore artistico si rilevano anche all’interno della chiesa di San Pietro Vecchio, della seconda metà del Settecento, con un superbo polittico in pietra tenera del Quattrocento.

La sua denominazione bipartita è da ricondursi al nome del proprio Santo protettore e a un’antica voce diminutiva del vocabolo latino mansus, ‘possedimento’. Dal 1331 è soggetta al podestà <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=SCALIGERO'>scaligero</a> di Vicenza, Stefano de’ Piccardi e diventa parte del Vicariato civile di Arzignano. Partecipa nel 1336 a un’insurrezione contro gli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=SCALIGERI'>Scaligeri</a>, senza riceverne alcun danno, anzi numerosi sono i vantaggi amministrativi e i privilegi che ottiene. Il clima di pace e tranquillità continua dopo la breve dominazione viscontea (1387-1404) e la seguente sottomissione a Venezia. La sua serenità viene bruscamente interrotta con un periodo di devastanti pestilenze, la più cruenta nel 1630 causa la perdita di un terzo della popolazione. Un altro pesante colpo alla situazione socio-politica arriva con la seconda guerra mondiale perché ospita nuclei partigiani tra i più attivi del Veneto. Nel luglio del 1944 viene incendiata e la strage si ripete a settembre dello stesso anno. Pochi sono i monumenti rilevanti scampati alle devastazioni belliche, tra questi si evidenzia il complesso architettonico della contrada Dugatto con un nucleo risalente al XVII secolo. Pregio e valore artistico si rilevano anche all’interno della chiesa di San Pietro Vecchio, della seconda metà del Settecento, con un superbo polittico in pietra tenera del Quattrocento.

Economia

Oltre ai consueti uffici municipali e postali non se ne segnalano altri degni di nota. L’agricoltura, diretta principalmente alla coltivazione di cereali, ortaggi, viti e alberi da frutta, continua a dare il suo contributo all’economia locale, che può contare, tra l’altro, anche sulle attività zootecniche, dedite in particolar modo all’allevamento di bovini e avicoli. L’industria opera in diversi comparti tra i quali spiccano, almeno per numero di addetti, quello meccanico e quello per la produzione di materiali plastici. Non mancano, inoltre, fabbriche di abbigliamento, di calzature e di materiali da costruzione. Il terziario è sufficiente a soddisfare le esigenze di base della popolazione e comprende il servizio bancario. Sono assenti strutture sociali di rilievo come asili nido o case di riposo, e non si rileva la presenza di biblioteche o musei, atti alla valorizzazione e alla conservazione del patrimonio culturale. Le strutture scolastiche presenti permettono l’istruzione materna, elementare e media. La capacità ricettiva assicura un modesto servizio di ristorazione e di soggiorno. Il servizio sanitario è garantito dalla farmacia locale.

Oltre ai consueti uffici municipali e postali non se ne segnalano altri degni di nota. L’agricoltura, diretta principalmente alla coltivazione di cereali, ortaggi, viti e alberi da frutta, continua a dare il suo contributo all’economia locale, che può contare, tra l’altro, anche sulle attività zootecniche, dedite in particolar modo all’allevamento di bovini e avicoli. L’industria opera in diversi comparti tra i quali spiccano, almeno per numero di addetti, quello meccanico e quello per la produzione di materiali plastici. Non mancano, inoltre, fabbriche di abbigliamento, di calzature e di materiali da costruzione. Il terziario è sufficiente a soddisfare le esigenze di base della popolazione e comprende il servizio bancario. Sono assenti strutture sociali di rilievo come asili nido o case di riposo, e non si rileva la presenza di biblioteche o musei, atti alla valorizzazione e alla conservazione del patrimonio culturale. Le strutture scolastiche presenti permettono l’istruzione materna, elementare e media. La capacità ricettiva assicura un modesto servizio di ristorazione e di soggiorno. Il servizio sanitario è garantito dalla farmacia locale.

Relazioni

I rapporti con i centri vicini, e in particolar modo con quelli della Comunità montana di cui fa parte, si basano principalmente sugli scambi commerciali e sugli spostamenti dettati dalla necessità di completare il ciclo scolastico o di raggiungere le più dotate reti di servizi dei comuni limitrofi. Non si segnalano eventi ricorrenti nell’ambito fieristico o folcloristico, del tipo di quelli che solitamente hanno una notevole capacità attrattiva nei confronti dei comuni vicini, ad eccezione della “processione del gallo”, a carattere religioso, che si svolge durante il mese di maggio. Il Patrono, San Pietro, si festeggia il 29 giugno con una sagra.

I rapporti con i centri vicini, e in particolar modo con quelli della Comunità montana di cui fa parte, si basano principalmente sugli scambi commerciali e sugli spostamenti dettati dalla necessità di completare il ciclo scolastico o di raggiungere le più dotate reti di servizi dei comuni limitrofi. Non si segnalano eventi ricorrenti nell’ambito fieristico o folcloristico, del tipo di quelli che solitamente hanno una notevole capacità attrattiva nei confronti dei comuni vicini, ad eccezione della “processione del gallo”, a carattere religioso, che si svolge durante il mese di maggio. Il Patrono, San Pietro, si festeggia il 29 giugno con una sagra.

Località

Cappello, San Pietro Vecchio

Cappello, San Pietro Vecchio

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di San Pietro Mussolino rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.