Descrizione

Comune di pianura di antica origine, la cui economia trova le principali attività nei settori primario e secondario. I sanpaolesi, il cui indice di vecchiaia è inferiore alla media, si distribuiscono soprattutto tra il capoluogo comunale e la località Scarpizzolo. Il territorio presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti; conseguentemente l'abitato, in forte espansione edilizia (sia per l'esiguità del numero delle stanze non occupate, sia per l'incremento demografico piuttosto consistente, determinato da un saldo attivo tanto del movimento naturale, quanto del movimento migratorio), ha l'andamento plano-altimetrico pianeggiante.

Comune di pianura di antica origine, la cui economia trova le principali attività nei settori primario e secondario. I sanpaolesi, il cui indice di vecchiaia è inferiore alla media, si distribuiscono soprattutto tra il capoluogo comunale e la località Scarpizzolo. Il territorio presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti; conseguentemente l'abitato, in forte espansione edilizia (sia per l'esiguità del numero delle stanze non occupate, sia per l'incremento demografico piuttosto consistente, determinato da un saldo attivo tanto del movimento naturale, quanto del movimento migratorio), ha l'andamento plano-altimetrico pianeggiante.

Storia

Dalle lapidi romane ritrovate si apprende che era il punto di passaggio del trentacinquesimo LIMES della centuriazione. Denominata Pedergnaga Oriano, fino al 1964, deve il toponimo al Patrono del paese. In epoca romana fu il fulcro di un PAGUS, colonizzato in epoca augustea, quando furono centuriati anche gli altri paesi della zona. Con ogni probabilità nei secoli V-VI vi sorse la pieve intitolata all'Assunta. Fra le località comunali, le prime ad avere una parrocchia propria furono Oriano e Pedergnaga, che la ebbero nel '400; quella di Scarpizzolo sarebbe venuta più tardi. In località Cremezzano, poi, si ebbe una vera e propria colonia benedettina, cui era annesso un monastero, che fu sottoposto ai conti Lana, che, nel XVI secolo, vollero vi fosse eretta la chiesa parrocchiale. La dinastia del Martinengo si stabilì sul posto e vi esercitò una vasta influenza; i membri della famiglia, che avevano in possesso il castello di Pedergnaga, godettero, fino al 1818, del titolo di conti di Orzivecchi e Signori di Oriano. Nel 1300 il cannico Ottinello Martinengo aggiunse alla collegiata di S. Nazzaro in Brescia i beni fondiari che si trovavano ad Oriano, Scarpizzolo e Faverzano. Nel XV secolo la nobile famiglia dei Maggi era proprietaria del castello di Scarpizzolo; una delle figlie del conte Scipione, che sposò il conte Estore Martinengo Colleoni, ebbe come dote un questo castello e la metà del terreno. Il patrimonio storico-architettonico del luogo è costituito dalla chiesa della località Pedergnaga: eretta sui resti di un tempio di epoca anteriore, fu modificata verso la metà del XIX secolo; degno di nota, benché in parte ridotto in cascina, è il castello Martinengo. Nella località di Oriano sorge una chiesa settecentesca. La chiesa parrocchiale dedicata a S. Paolo Apostolo (un tempo intitolata a Santa Maria Nascente) sorge sui resti di un precedente edificio di culto: è stata restaurata nella metà dell'Ottocento.

Dalle lapidi romane ritrovate si apprende che era il punto di passaggio del trentacinquesimo LIMES della centuriazione. Denominata Pedergnaga Oriano, fino al 1964, deve il toponimo al Patrono del paese. In epoca romana fu il fulcro di un PAGUS, colonizzato in epoca augustea, quando furono centuriati anche gli altri paesi della zona. Con ogni probabilità nei secoli V-VI vi sorse la pieve intitolata all'Assunta. Fra le località comunali, le prime ad avere una parrocchia propria furono Oriano e Pedergnaga, che la ebbero nel '400; quella di Scarpizzolo sarebbe venuta più tardi. In località Cremezzano, poi, si ebbe una vera e propria colonia benedettina, cui era annesso un monastero, che fu sottoposto ai conti Lana, che, nel XVI secolo, vollero vi fosse eretta la chiesa parrocchiale. La dinastia del Martinengo si stabilì sul posto e vi esercitò una vasta influenza; i membri della famiglia, che avevano in possesso il castello di Pedergnaga, godettero, fino al 1818, del titolo di conti di Orzivecchi e Signori di Oriano. Nel 1300 il cannico Ottinello Martinengo aggiunse alla collegiata di S. Nazzaro in Brescia i beni fondiari che si trovavano ad Oriano, Scarpizzolo e Faverzano. Nel XV secolo la nobile famiglia dei Maggi era proprietaria del castello di Scarpizzolo; una delle figlie del conte Scipione, che sposò il conte Estore Martinengo Colleoni, ebbe come dote un questo castello e la metà del terreno. Il patrimonio storico-architettonico del luogo è costituito dalla chiesa della località Pedergnaga: eretta sui resti di un tempio di epoca anteriore, fu modificata verso la metà del XIX secolo; degno di nota, benché in parte ridotto in cascina, è il castello Martinengo. Nella località di Oriano sorge una chiesa settecentesca. La chiesa parrocchiale dedicata a S. Paolo Apostolo (un tempo intitolata a Santa Maria Nascente) sorge sui resti di un precedente edificio di culto: è stata restaurata nella metà dell'Ottocento.

Economia

Ospita i consueti uffici municipali e postali. Per l'assenza di una stazione dei carabinieri, il sindaco svolge, all'occorrenza, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza. Sono praticate sia l'agricoltura che l'allevamento: la prima assicura le produzioni di cereali, in particolare frumento, ortaggi e foraggi; gli allevamenti di bovini, suini, caprini, equini e avicoli completano il quadro delle attività del settore primario; quello secondario è rappresentato in numerosi comparti, fra i quali spiccano quelli tessile e dell'abbigliamento, quello alimentare e quelli chimico e della produzione di mobili. Sono presenti anche imprese edili e aziende per la fabbricazione di armi. La rete distributiva riesce a soddisfare le esigenze della comunità ma non si contano servizi come quelli bancario e di consulenza informatica, che caratterizzano economie più dinamiche. Le strutture sociali assicurano il servizio di asilo nido, mentre quelle culturali, come biblioteche e musei, mancano. Sono presenti le scuole materne, le elementari e gli istituti d'istruzione secondaria di primo grado. Le strutture ricettive garantiscono la sola ristorazione. Quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico: per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Ospita i consueti uffici municipali e postali. Per l'assenza di una stazione dei carabinieri, il sindaco svolge, all'occorrenza, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza. Sono praticate sia l'agricoltura che l'allevamento: la prima assicura le produzioni di cereali, in particolare frumento, ortaggi e foraggi; gli allevamenti di bovini, suini, caprini, equini e avicoli completano il quadro delle attività del settore primario; quello secondario è rappresentato in numerosi comparti, fra i quali spiccano quelli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a> e dell'abbigliamento, quello alimentare e quelli chimico e della produzione di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=MOBILI'>mobili</a>. Sono presenti anche imprese edili e aziende per la fabbricazione di armi. La rete distributiva riesce a soddisfare le esigenze della comunità ma non si contano servizi come quelli bancario e di consulenza informatica, che caratterizzano economie più dinamiche. Le strutture sociali assicurano il servizio di asilo nido, mentre quelle culturali, come biblioteche e musei, mancano. Sono presenti le scuole materne, le elementari e gli istituti d'istruzione secondaria di primo grado. Le strutture ricettive garantiscono la sola ristorazione. Quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico: per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

Non può essere considerata una meta turistica di grande richiamo; del resto, l'esigua disponibilità numerica delle strutture ricettive, ivi comprese le stanze private, testimoniano lo scarso dinamismo del relativo comparto economico. Poco frequentata anche per lavoro, intrattiene, insomma, rapporti poco rilevanti con il circondario, dettati soprattutto dalla necessità di accedere alle strutture dei comuni meglio dotati. La popolazione riesce, comunque, ad animare la vita del paese, solitamente abbastanza tranquilla, con manifestazioni ricreative che si tengono nel corso dell'anno: a giugno, per esempio, viene allestita la mostra mercato dei fiori. Il lunedì mattina è possibile frequentare il mercato settimanale, che offre numerose proposte commercialmente allettanti. La festa dei Patroni, i Santi Pietro e Paolo, si celebra il 29 giugno.

Non può essere considerata una meta turistica di grande richiamo; del resto, l'esigua disponibilità numerica delle strutture ricettive, ivi comprese le stanze private, testimoniano lo scarso dinamismo del relativo comparto economico. Poco frequentata anche per lavoro, intrattiene, insomma, rapporti poco rilevanti con il circondario, dettati soprattutto dalla necessità di accedere alle strutture dei comuni meglio dotati. La popolazione riesce, comunque, ad animare la vita del paese, solitamente abbastanza tranquilla, con manifestazioni ricreative che si tengono nel corso dell'anno: a giugno, per esempio, viene allestita la mostra mercato dei fiori. Il lunedì mattina è possibile frequentare il mercato settimanale, che offre numerose proposte commercialmente allettanti. La festa dei Patroni, i Santi Pietro e Paolo, si celebra il 29 giugno.

Località

Scarpizzolo, Trignano

Scarpizzolo, Trignano

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di San Paolo rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.