Descrizione

Centro di pianura, di probabili origini medievali, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale e il turismo. I sammauresi, con un indice di vecchiaia nella media, risiedono soprattutto nel capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, e nella località San Mauro a Mare; il resto della popolazione è distribuito tra numerose case sparse e i nuclei Alberazzo, La Torre e Villagrappa. Il territorio presenta un profilo geometrico regolare, con lievi differenze di altitudine, che imprimono all’abitato, interessato da espansione edilizia, un andamento plano-altimetrico completamente pianeggiante. Lo stemma comunale, partito, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, riporta, in campo azzurro, la figura di San Mauro con mitra e pastorale e, su sfondo dorato, una banda rossa con una stella d’oro a sei raggi.

Centro di pianura, di probabili origini medievali, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale e il turismo. I sammauresi, con un indice di vecchiaia nella media, risiedono soprattutto nel capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, e nella località San Mauro a Mare; il resto della popolazione è distribuito tra numerose case sparse e i nuclei Alberazzo, La Torre e Villagrappa. Il territorio presenta un profilo geometrico regolare, con lievi differenze di altitudine, che imprimono all’abitato, interessato da espansione edilizia, un andamento plano-altimetrico completamente pianeggiante. Lo stemma comunale, partito, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, riporta, in campo azzurro, la figura di San Mauro con mitra e pastorale e, su sfondo dorato, una banda rossa con una stella d’oro a sei raggi.

Storia

Sorse probabilmente tra i secoli XI e XII in un territorio abitato fin da tempi più antichi, come testimoniano i reperti di epoca romana rinvenuti nella zona. Chiamata a lungo San Paolo, assunse la denominazione di San Paolo di Romagna nel 1862 e quella attuale nel 1932, in onore del poeta Giovanni Pascoli, nativo del luogo. Posta alle dipendenze di Savignano sul Rubicone, con la quale fu sempre in lotta, dalla seconda metà del XIII secolo venne assoggettata alla signoria dei Malatesta. Nel Quattrocento fu ceduta dalla Santa Sede agli Zampeschi di Forlimpopoli, da cui l’acquistò la nobile famiglia dei Riario. Sul finire del XV secolo fu occupata dai cesenati, che ne distrussero la rocca. Restituita agli Zampeschi dal papa Giulio II, all’inizio del Cinquecento, tornò poi definitivamente sotto il dominio pontificio, acquistando l’autonomia amministrativa nella prima metà dell’Ottocento, quando venne separata da Savignano sul Rubicone. Durante il secondo conflitto mondiale fu quasi del tutto distrutta. Nel patrimonio storico-architettonico: l’antica chiesetta dei Santi Pietro e Paolo; l’ex chiesa di San Sebastiano, del XVIII secolo; il settecentesco palazzo municipale; la casa natale di Giovanni Pascoli, dichiarata monumento nazionale negli anni Venti; la cappella della Madonna dell’Acqua; l’oratorio di San Felice e la celletta mariana, ad Alberazzo; la tenuta detta “La Torre”, che fu amministrata dal padre del Pascoli, nell’omonima località.

Sorse probabilmente tra i secoli XI e XII in un territorio abitato fin da tempi più antichi, come testimoniano i reperti di epoca romana rinvenuti nella zona. Chiamata a lungo San Paolo, assunse la denominazione di San Paolo di Romagna nel 1862 e quella attuale nel 1932, in onore del poeta Giovanni Pascoli, nativo del luogo. Posta alle dipendenze di Savignano sul Rubicone, con la quale fu sempre in lotta, dalla seconda metà del XIII secolo venne assoggettata alla signoria dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=EMI&parola=MALATESTA'>Malatesta</a>. Nel Quattrocento fu ceduta dalla Santa Sede agli Zampeschi di Forlimpopoli, da cui l’acquistò la nobile famiglia dei Riario. Sul finire del XV secolo fu occupata dai cesenati, che ne distrussero la rocca. Restituita agli Zampeschi dal papa Giulio II, all’inizio del Cinquecento, tornò poi definitivamente sotto il dominio pontificio, acquistando l’autonomia amministrativa nella prima metà dell’Ottocento, quando venne separata da Savignano sul Rubicone. Durante il secondo conflitto mondiale fu quasi del tutto distrutta. Nel patrimonio storico-architettonico: l’antica chiesetta dei Santi Pietro e Paolo; l’ex chiesa di San Sebastiano, del XVIII secolo; il settecentesco palazzo municipale; la casa natale di Giovanni Pascoli, dichiarata monumento nazionale negli anni Venti; la cappella della Madonna dell’Acqua; l’oratorio di San Felice e la celletta mariana, ad Alberazzo; la tenuta detta “La Torre”, che fu amministrata dal padre del Pascoli, nell’omonima località.

Economia

è sede della stazione dei carabinieri e dello IAT (Ufficio per l’informazione e l’assistenza per il turismo). L’agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno, si articola in numerose produzioni, delle quali le maggiori riguardano i cereali, il frumento, gli ortaggi, i foraggi, la frutta e vari tipi di uva; si allevano bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Sviluppata è l’industria calzaturiera, affiancata da aziende operanti nei comparti alimentare, cartario, chimico, cantieristico, edile, elettrico, metalmeccanico, tessile, dell’abbigliamento, della pelletteria, del legno, del vetro, della tipografia e della produzione di gas; non mancano fabbriche di mobili, articoli sportivi, mangimi, motociclette e biciclette nonché di macchine per l’agricoltura e la silvicoltura. È presente il servizio bancario; una buona rete distributiva e attività di consulenza informatica arricchiscono il panorama del terziario. Non si segnalano particolari strutture sociali. Le strutture scolastiche permettono di frequentare le classi dell’obbligo, mentre quelle culturali sono rappresentate da una biblioteca e dalla casa Pascoli. Rilevante è la capacità ricettiva, offrendosi, accanto alla ristorazione, una vastissima possibilità di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il solo servizio farmaceutico.

è sede della stazione dei carabinieri e dello IAT (Ufficio per l’informazione e l’assistenza per il turismo). L’agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno, si articola in numerose produzioni, delle quali le maggiori riguardano i cereali, il frumento, gli ortaggi, i foraggi, la frutta e vari tipi di uva; si allevano bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Sviluppata è l’industria calzaturiera, affiancata da aziende operanti nei comparti alimentare, cartario, chimico, cantieristico, edile, elettrico, metalmeccanico, tessile, dell’abbigliamento, della pelletteria, del legno, del vetro, della tipografia e della produzione di gas; non mancano fabbriche di mobili, articoli sportivi, mangimi, motociclette e biciclette nonché di macchine per l’agricoltura e la silvicoltura. È presente il servizio bancario; una buona rete distributiva e attività di consulenza informatica arricchiscono il panorama del terziario. Non si segnalano particolari strutture sociali. Le strutture scolastiche permettono di frequentare le classi dell’obbligo, mentre quelle culturali sono rappresentate da una biblioteca e dalla casa Pascoli. Rilevante è la capacità ricettiva, offrendosi, accanto alla ristorazione, una vastissima possibilità di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il solo servizio farmaceutico.

Relazioni

Stazione balneare, registra un consistente movimento di turisti, attratti anche dalla presenza della casa Pascoli. Molto frequentata pure per lavoro, grazie agli insediamenti industriali e allo sviluppo dell’indotto turistico, che consentono un notevole assorbimento di manodopera, è al centro di rapporti particolarmente intensi con i comuni vicini, ai quali gli abitanti si rivolgono per l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto. Tra gli eventi ricorrenti meritano di essere citate: la sagra del carnevale; quella di San Cono e la festa di San Pietro e Paolo, alla Torre; la sagra di ferragosto; la festa della Beata Vergine Addolorata e la festa dell’uva, a settembre. La festa del Patrono, San Crispino, si celebra il 25 ottobre, con una sagra. È gemellata con Innsbruck (Austria). Ha dato i natali a Giovanni Pascoli, uno dei più prestigiosi poeti della letteratura italiana.

Stazione balneare, registra un consistente movimento di turisti, attratti anche dalla presenza della casa Pascoli. Molto frequentata pure per lavoro, grazie agli insediamenti industriali e allo sviluppo dell’indotto turistico, che consentono un notevole assorbimento di manodopera, è al centro di rapporti particolarmente intensi con i comuni vicini, ai quali gli abitanti si rivolgono per l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto. Tra gli eventi ricorrenti meritano di essere citate: la sagra del carnevale; quella di San Cono e la festa di San Pietro e Paolo, alla Torre; la sagra di ferragosto; la festa della Beata Vergine Addolorata e la festa dell’uva, a settembre. La festa del Patrono, San Crispino, si celebra il 25 ottobre, con una sagra. È gemellata con Innsbruck (Austria). Ha dato i natali a Giovanni Pascoli, uno dei più prestigiosi poeti della letteratura italiana.

Località

Alberazzo, La Torre, San Mauro a Mare, Villagrappa

Alberazzo, La Torre, San Mauro a Mare, Villagrappa

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di San Mauro Pascoli rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.