Descrizione

Centro collinare, di antica origine, che unisce alla tradizionale agricoltura alcune attività nell’ambito dell’industria e del commercio. La comunità dei sammauresi, che presenta un indice di vecchiaia nella media, è quasi tutta concentrata nel capoluogo comunale. Il territorio, dal profilo geometrico irregolare, mostra variazioni di quota molto accentuate. L’abitato, che si trova in una fase di forte espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico molto vario e irregolare, assumendo una gradevole posizione panoramica, distribuendosi sulla collina, da cui domina la valle sottostante.

Centro collinare, di antica origine, che unisce alla tradizionale agricoltura alcune attività nell’ambito dell’industria e del commercio. La comunità dei sammauresi, che presenta un indice di vecchiaia nella media, è quasi tutta concentrata nel capoluogo comunale. Il territorio, dal profilo geometrico irregolare, mostra variazioni di quota molto accentuate. L’abitato, che si trova in una fase di forte espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico molto vario e irregolare, assumendo una gradevole posizione panoramica, distribuendosi sulla collina, da cui domina la valle sottostante.

Storia

Alcuni reperti archeologici rinvenuti nei pressi di grotte situate a poca distanza dall’abitato attestano un insediamento risalente al periodo eneolitico; sul vicino monte Mella è stata portata alla luce anche una villa romana. L’origine del toponimo si ricollega al nome del santo patrono del luogo, con l’aggiunta dell’appellativo “forte” per indicare che probabilmente all’epoca normanna costituiva un borgo fortificato munito di castello a difesa dell’abitato; un’altra ipotesi vuole invece che l’aggettivo “forte” faccia riferimento alla forza impiegata dagli abitanti nel contrastare le numerose insidie dei briganti. I primi documenti storici che attestano l’esistenza dell’abitato risalgono alla seconda metà dell’undicesimo secolo. Circa due secoli dopo risultava appartenere ad Ottone Rapa, mentre sotto il regno di Giovanna II entrò tra i possedimenti dei Sanseverino, principi di Salerno. In seguito alla ribellione di questi ultimi agli Aragonesi, il feudo venne assegnato ai Poderico. Nella prima metà del ‘500 fu venduto ai Carafa, quindi ai Marchesi, ai Somma e in ultimo ai Brancaccio. Il patrimonio architettonico è ricco di palazzi signorili costruiti verso la fine del Settecento per iniziativa di un’attiva borghesia locale che si affrancava finalmente dalla lunga parentesi feudale. La struttura sacra più importante è la chiesa madre dedicata a Santa Maria Assunta, risalente al periodo medievale ma ristrutturata secondo i canoni barocchi.

Alcuni reperti archeologici rinvenuti nei pressi di grotte situate a poca distanza dall’abitato attestano un insediamento risalente al periodo eneolitico; sul vicino monte Mella è stata portata alla luce anche una villa romana. L’origine del toponimo si ricollega al nome del santo patrono del luogo, con l’aggiunta dell’appellativo “forte” per indicare che probabilmente all’epoca <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=NORMANNA'>normanna</a> costituiva un borgo fortificato munito di castello a difesa dell’abitato; un’altra ipotesi vuole invece che l’aggettivo “forte” faccia riferimento alla forza impiegata dagli abitanti nel contrastare le numerose insidie dei briganti. I primi documenti storici che attestano l’esistenza dell’abitato risalgono alla seconda metà dell’undicesimo secolo. Circa due secoli dopo risultava appartenere ad Ottone Rapa, mentre sotto il regno di Giovanna II entrò tra i possedimenti dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=SANSEVERINO'>Sanseverino</a>, principi di Salerno. In seguito alla ribellione di questi ultimi agli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=ARAGONESI'>Aragonesi</a>, il feudo venne assegnato ai Poderico. Nella prima metà del ‘500 fu venduto ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=CARAFA'>Carafa</a>, quindi ai Marchesi, ai Somma e in ultimo ai Brancaccio. Il patrimonio architettonico è ricco di palazzi signorili costruiti verso la fine del Settecento per iniziativa di un’attiva borghesia locale che si affrancava finalmente dalla lunga parentesi feudale. La struttura sacra più importante è la chiesa madre dedicata a Santa Maria Assunta, risalente al periodo medievale ma ristrutturata secondo i canoni barocchi.

Economia

Non compaiono sul posto altre strutture burocratico-amministrative, oltre ai consueti uffici municipali e postali. Il perno dell’economia locale è l’agricoltura, basata sulla coltivazione di cereali, in particolare il frumento, di ortaggi, di foraggio, di uva e di olivo. Sul territorio comunale è diffuso anche l’allevamento del bestiame, soprattutto ovini, caprini e avicoli ma anche bovini, suini ed equini. Il settore industriale è presente con qualche attività nei comparti: alimentare, metallurgico, edile, dell’abbigliamento e della produzione e distribuzione di energia elettrica. Il terziario garantisce sul posto il servizio bancario. Mancano strutture sociali e nelle scuole si impartisce unicamente l’istruzione dell’obbligo, mentre la biblioteca comunale permette l’approfondimento culturale. La capacità ricettiva è limitata alla sola ristorazione. Per le esigenze sanitarie di base, gli abitanti si possono rivolgere alla farmacia.

Non compaiono sul posto altre strutture burocratico-amministrative, oltre ai consueti uffici municipali e postali. Il perno dell’economia locale è l’agricoltura, basata sulla coltivazione di cereali, in particolare il frumento, di ortaggi, di foraggio, di uva e di olivo. Sul territorio comunale è diffuso anche l’allevamento del bestiame, soprattutto ovini, caprini e avicoli ma anche bovini, suini ed equini. Il settore industriale è presente con qualche attività nei comparti: alimentare, metallurgico, edile, dell’abbigliamento e della produzione e distribuzione di energia elettrica. Il terziario garantisce sul posto il servizio bancario. Mancano strutture sociali e nelle scuole si impartisce unicamente l’istruzione dell’obbligo, mentre la biblioteca comunale permette l’approfondimento culturale. La capacità ricettiva è limitata alla sola ristorazione. Per le esigenze sanitarie di base, gli abitanti si possono rivolgere alla farmacia.

Relazioni

La gradevole posizione panoramica e la presenza di un caratteristico centro storico ne fanno una meta abbastanza frequentata dai turisti. Tuttavia la mancanza di buone opportunità di lavoro e di adeguate strutture sociali provoca quotidianamente una forte tendenza centrifuga nella popolazione locale, costretta a rivolgersi ai comuni più forniti del circondario. Nel mese di febbraio si festeggia il carnevale, mentre a marzo si svolge la processione dell’Addolorata; una caratteristica socio-culturale locale è rappresentata dal rito del “lamento funebre”. La festa del Patrono, S. Mauro, si celebra il 23 maggio.

La gradevole posizione panoramica e la presenza di un caratteristico centro storico ne fanno una meta abbastanza frequentata dai turisti. Tuttavia la mancanza di buone opportunità di lavoro e di adeguate strutture sociali provoca quotidianamente una forte tendenza centrifuga nella popolazione locale, costretta a rivolgersi ai comuni più forniti del circondario. Nel mese di febbraio si festeggia il carnevale, mentre a marzo si svolge la processione dell’Addolorata; una caratteristica socio-culturale locale è rappresentata dal rito del “lamento funebre”. La festa del Patrono, S. Mauro, si celebra il 23 maggio.

Località

Fondi europei 2021-2027

Comune di San Mauro Forte in phasing-out, appartenente, cioè, a quelle aree che, già comprese nell’Obiettivo 1 nel periodo di programmazione 2000-2006, nel nuovo ciclo di programmazione 2007-2013 sono beneficiarie di un sostegno transitorio accordato in quanto la loro uscita dalle aree economicamente depresse è avvenuta per l’effetto statistico dell’allargamento dell’UE a Paesi con PIL sensibilmente inferiore alla media comunitaria e non solo per progressi economici. Tale sostegno transitorio, che termina nel 2013, è accordato per rendere meno drastico il passaggio da un regime di sostegno a un altro riservato alle aree più prospere. Effetto statistico: Regioni con PIL pc inferiore al 75% della media UE – 15 ma superiore al 75% della media UE – 25.