Descrizione

Comune di montagna, dalle antiche origini, la cui economia si basa sull’attività agricola, con particolare predilizione per la coltura del castagno che produce il classico “marrone”. I salinesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, sono distribuiti tra il capoluogo comunale, interessato da una forte crescita edilizia, numerose case sparse e le località Bettola, Comerlati, Corno, Dosso Nardi E Scaletti, Monte Alto, Puriello, San Valentino, Spillichi, Tavernole e Varalta. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate, e offre un panorama montano di indiscutibile fascino, con pascoli estesi e secolari boschi di castagni.

Comune di montagna, dalle antiche origini, la cui economia si basa sull’attività agricola, con particolare predilizione per la coltura del castagno che produce il classico “marrone”. I salinesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, sono distribuiti tra il capoluogo comunale, interessato da una forte crescita edilizia, numerose case sparse e le località Bettola, Comerlati, Corno, Dosso Nardi E Scaletti, Monte Alto, Puriello, San Valentino, Spillichi, Tavernole e Varalta. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate, e offre un panorama montano di indiscutibile fascino, con pascoli estesi e secolari boschi di castagni.

Storia

Abitata già in età preistorica, come testimoniato dal rinvenimento di vari reperti litici, deriva la prima parte del toponimo dal fatto che San Mauro la scelse per la sua esistenza eremitica, mentre la seconda si richiama ai depositi di sale un tempo probabilmente presenti nella zona. Ai primitivi insediamenti ne subentrarono altri fino ad arrivare alla colonizzazione dei romani, seguita dalle invasioni barbariche. Citata in documenti della metà del XII secolo, sul finire del Duecento, al pari dei territori circostanti, vide arrivare gruppi organizzati di lavoratori bavaresi, provenienti dal Vicentino e chiamati dal vescovo di Verona, Bartolomeo Della Scala, per rendere coltivabili i terreni, assimilandone usi e costumi, di cui ancora oggi se ne trova traccia in qualche cognome e in alcuni termini dialettali. Fece parte dei Tredici Comuni (così furono chiamate le comunità miste bavaresi-indigene che si autogovernarono fin da quei tempi) e seguì le vicende storiche del resto del veronese, assoggettato alle dominazioni napoleonica e austriaca dopo la caduta della repubblica di Venezia nel 1797. Tra i monumenti di rilievo, oltre alla parrocchiale, merita di essere citata la chiesa di San Moro, costruita verso la fine del XIV secolo sul luogo di un precedente edificio di culto e nel cui interno è possibile ancora ammirare affreschi del Trecento.

Abitata già in età preistorica, come testimoniato dal rinvenimento di vari reperti litici, deriva la prima parte del toponimo dal fatto che San Mauro la scelse per la sua esistenza eremitica, mentre la seconda si richiama ai depositi di sale un tempo probabilmente presenti nella zona. Ai primitivi insediamenti ne subentrarono altri fino ad arrivare alla colonizzazione dei romani, seguita dalle invasioni barbariche. Citata in documenti della metà del XII secolo, sul finire del Duecento, al pari dei territori circostanti, vide arrivare gruppi organizzati di lavoratori bavaresi, provenienti dal Vicentino e chiamati dal vescovo di Verona, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=BARTOLOMEODELLASCALA'>Bartolomeo Della Scala</a>, per rendere coltivabili i terreni, assimilandone usi e costumi, di cui ancora oggi se ne trova traccia in qualche cognome e in alcuni termini dialettali. Fece parte dei Tredici Comuni (così furono chiamate le comunità miste bavaresi-indigene che si autogovernarono fin da quei tempi) e seguì le vicende storiche del resto del veronese, assoggettato alle dominazioni napoleonica e austriaca dopo la caduta della repubblica di Venezia nel 1797. Tra i monumenti di rilievo, oltre alla parrocchiale, merita di essere citata la chiesa di San Moro, costruita verso la fine del XIV secolo sul luogo di un precedente edificio di culto e nel cui interno è possibile ancora ammirare affreschi del Trecento.

Economia

Dal punto di vista burocratico non si registra la presenza di particolari strutture: oltre agli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali nonché della Pro Loco, non ve ne sono altri degni di nota e, mancando sul posto anche la stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, svolte dal sindaco. La principale fonte di reddito per gli abitanti continua a essere costituita dall’agricoltura, basata su coltivazioni di cereali, vite e frutteti; è praticato pure l’allevamento di bovini e avicoli. Le attività industriali, limitate al comparto edile, sono pressoché insignificanti e alquanto modesta è anche la presenza del terziario, che si compone della rete commerciale (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità) e dei servizi forniti dalla pubblica amministrazione e dalle scuole. Priva di servizi più qualificati, come quello bancario, non presenta strutture sociali, sportive e per il tempo libero di una certa rilevanza. Le strutture scolastiche esistenti permettono di frequentare soltanto le scuole materne ed elementari. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno; quelle sanitarie non assicurano neppure il servizio farmaceutico.

Dal punto di vista burocratico non si registra la presenza di particolari strutture: oltre agli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali nonché della Pro Loco, non ve ne sono altri degni di nota e, mancando sul posto anche la stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, svolte dal sindaco. La principale fonte di reddito per gli abitanti continua a essere costituita dall’agricoltura, basata su coltivazioni di cereali, vite e frutteti; è praticato pure l’allevamento di bovini e avicoli. Le attività industriali, limitate al comparto edile, sono pressoché insignificanti e alquanto modesta è anche la presenza del terziario, che si compone della rete commerciale (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità) e dei servizi forniti dalla pubblica amministrazione e dalle scuole. Priva di servizi più qualificati, come quello bancario, non presenta strutture sociali, sportive e per il tempo libero di una certa rilevanza. Le strutture scolastiche esistenti permettono di frequentare soltanto le scuole materne ed elementari. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno; quelle sanitarie non assicurano neppure il servizio farmaceutico.

Relazioni

Sebbene sia abbastanza frequentata da turisti, attratti dalla vita tranquilla che vi si conduce, dalla suggestiva cornice paesaggistica e dal clima fresco e asciutto che ne fa un luogo ideale di soggiorno, non offre né ai suoi abitanti né tanto meno a non residenti particolari opportunità di lavoro, a causa della mancanza di adeguate strutture produttive; diffuso è pertanto il pendolarismo verso le aree maggiormente industrializzate e in particolare verso il capoluogo provinciale. I suoi rapporti con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge per l’istruzione primaria e secondaria di secondo grado e per usufruire dei servizi non forniti sul posto, sono molto rilevanti e si intensificano ulteriormente in occasione di alcuni eventi ricorrenti, quali: la festa estiva, che si svolge a luglio con musica, sport e teatro; l’antica sagra di San Moro, che ha luogo il 21 settembre ed è allietata da manifestazioni folcloristiche, e la sagra dei “marroni” (castagne), con mostra e degustazione di questi tipici frutti locali. Il Patrono, S. Matteo, si festeggia il 21 settembre.

Sebbene sia abbastanza frequentata da turisti, attratti dalla vita tranquilla che vi si conduce, dalla suggestiva cornice paesaggistica e dal clima fresco e asciutto che ne fa un luogo ideale di soggiorno, non offre né ai suoi abitanti né tanto meno a non residenti particolari opportunità di lavoro, a causa della mancanza di adeguate strutture produttive; diffuso è pertanto il pendolarismo verso le aree maggiormente industrializzate e in particolare verso il capoluogo provinciale. I suoi rapporti con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge per l’istruzione primaria e secondaria di secondo grado e per usufruire dei servizi non forniti sul posto, sono molto rilevanti e si intensificano ulteriormente in occasione di alcuni eventi ricorrenti, quali: la festa estiva, che si svolge a luglio con musica, sport e teatro; l’antica sagra di San Moro, che ha luogo il 21 settembre ed è allietata da manifestazioni folcloristiche, e la sagra dei “marroni” (castagne), con mostra e degustazione di questi tipici frutti locali. Il Patrono, S. Matteo, si festeggia il 21 settembre.

Località

Bettola, Comerlati, Corno, Puriello, San Valentino, Spillichi, Tavernole, Varalta

Bettola, Comerlati, Corno, Puriello, San Valentino, Spillichi, Tavernole, Varalta

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di San Mauro di Saline rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.