Descrizione

Centro collinare, di origine medievale, che basa la sua economia sulle tradizionali attività agricole, affiancate da una modesta presenza del settore industriale. I sammichelesi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione è distribuita in numerose case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate. L’abitato, che sorge disteso su un poggio, mostra forti segni di espansione edilizia, nonostante la stagnazione demografica, determinata da un movimento naturale poco significativo e da un saldo negativo del movimento migratorio; ha un andamento plano-altimetrico ondulato. Lo stemma comunale, interzato calzato, è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica. La prima sezione, troncata, reca, in campo dorato, quattro palle azzurre; la seconda partizione, pure azzurra, riporta un’orlatura dorata. Anche il secondo campo è troncato: la parte superiore è smaltata di azzurro; quella inferiore, rossa, riproduce una torre d’argento, priva di merlatura; sul tutto campeggia uno scudetto dorato recante una palla nera; il capo, partito d’argento e di rosso, raffigura una torre rossa e un gatto d’argento. Nella terza partizione, argentata, spiccano, infine, sei palle rosse.

Centro collinare, di origine medievale, che basa la sua economia sulle tradizionali attività agricole, affiancate da una modesta presenza del settore industriale. I sammichelesi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione è distribuita in numerose case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate. L’abitato, che sorge disteso su un poggio, mostra forti segni di espansione edilizia, nonostante la stagnazione demografica, determinata da un movimento naturale poco significativo e da un saldo negativo del movimento migratorio; ha un andamento plano-altimetrico ondulato. Lo stemma comunale, interzato calzato, è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica. La prima sezione, troncata, reca, in campo dorato, quattro palle azzurre; la seconda partizione, pure azzurra, riporta un’orlatura dorata. Anche il secondo campo è troncato: la parte superiore è smaltata di azzurro; quella inferiore, rossa, riproduce una torre d’argento, priva di merlatura; sul tutto campeggia uno scudetto dorato recante una palla nera; il capo, partito d’argento e di rosso, raffigura una torre rossa e un gatto d’argento. Nella terza partizione, argentata, spiccano, infine, sei palle rosse.

Storia

Si chiamava in passato semplicemente San Michele, dalla chiesa intitolata al Santo. Nel 1862 è stato aggiunto il determinante di origini arabe, affine alla parola “A conziria”, ‘il porcile’. La sua origine risale all’epoca saracena, come testimoniano i reperti archeologici della zona. Le attestazioni documentate certe a tal proposito sono esigue, così come sono prive di eventi memorabili le vicende che contraddistinsero l’antico borgo. Nel 1447 fu feudo amministrato dai signori di Gravina, i quali, nel 1534, concessero le terre del borgo a una colonia di esuli greco-albanesi, che avevano lasciato il loro territorio a causa della guerra contro i turchi. I capi di questa colonia furono Nicola Bisulca e Antonio Figlia. Nella seconda metà del XVII secolo, nel 1625, il re Filippo IV di Spagna concesse la giurisdizione del feudo a Giovanni Gravina, nominandolo primo duca di San Michele. Tra le testimonianze storico-architettoniche della cultura dei secoli passati, che costituiscono il suo patrimonio artistico, si segnalano: la chiesa madre, edificata dai francesi nel 1200; i ruderi del castello del barone di Gravina, costruito nel XVI secolo; il palazzo municipale, eretto tra il 1825 e il 1891. Degna di nota per il suo valore artistico è piazza Garibaldi, al centro della quale vi è una splendida fontana in marmo.

Si chiamava in passato semplicemente San Michele, dalla chiesa intitolata al Santo. Nel 1862 è stato aggiunto il determinante di origini <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=ARABE'>arabe</a>, affine alla parola “A conziria”, ‘il porcile’. La sua origine risale all’epoca <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=SARACENA'>saracena</a>, come testimoniano i reperti archeologici della zona. Le attestazioni documentate certe a tal proposito sono esigue, così come sono prive di eventi memorabili le vicende che contraddistinsero l’antico borgo. Nel 1447 fu feudo amministrato dai signori di Gravina, i quali, nel 1534, concessero le terre del borgo a una colonia di esuli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=GRECO'>greco</a>-albanesi, che avevano lasciato il loro territorio a causa della guerra contro i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=TURCHI'>turchi</a>. I capi di questa colonia furono Nicola Bisulca e Antonio Figlia. Nella seconda metà del XVII secolo, nel 1625, il re Filippo IV di Spagna concesse la giurisdizione del feudo a Giovanni Gravina, nominandolo primo duca di San Michele. Tra le testimonianze storico-architettoniche della cultura dei secoli passati, che costituiscono il suo patrimonio artistico, si segnalano: la chiesa madre, edificata dai francesi nel 1200; i ruderi del castello del barone di Gravina, costruito nel XVI secolo; il palazzo municipale, eretto tra il 1825 e il 1891. Degna di nota per il suo valore artistico è piazza <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=GARIBALDI'>Garibaldi</a>, al centro della quale vi è una splendida fontana in marmo.

Economia

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di stazione dei carabinieri. L’agricoltura produce cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva, olive, agrumi e altra frutta; si pratica anche l’allevamento di bovini, ovini, caprini ed equini. L’industria è costituita da aziende di piccole e medie dimensioni, che operano nei comparti: alimentare, metallurgico, dell’abbigliamento, degli articoli in pelle, dei mobili e dell’edilizia. Il terziario si compone di una sufficiente rete distributiva oltre che dell’insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quello bancario. Tra le strutture sociali si annovera un asilo nido. Nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione obbligatoria; per l’arricchimento culturale è presente la biblioteca civica. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il solo servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di stazione dei carabinieri. L’agricoltura produce cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva, olive, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=AGRUMI'>agrumi</a> e altra frutta; si pratica anche l’allevamento di bovini, ovini, caprini ed equini. L’industria è costituita da aziende di piccole e medie dimensioni, che operano nei comparti: alimentare, metallurgico, dell’abbigliamento, degli articoli in pelle, dei mobili e dell’edilizia. Il terziario si compone di una sufficiente rete distributiva oltre che dell’insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quello bancario. Tra le strutture sociali si annovera un asilo nido. Nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione obbligatoria; per l’arricchimento culturale è presente la biblioteca civica. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il solo servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, si trova, tuttavia, in una favorevole posizione che permettere di raggiungere facilmente interessanti siti naturalistici e archeologici; è, inoltre, ottimo punto di partenza per itinerari gastronomici che permettono di gustare i semplici ma genuini prodotti locali. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Tra le manifestazioni si ricordano: la sagra dell’olio e del vino, a novembre; la sagra della “cuccia”, a dicembre. Il Patrono, San Michele Arcangelo, si festeggia il 29 settembre; altri festeggiamenti in onore del Santo si hanno la prima domenica di settembre, con una sagra.

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, si trova, tuttavia, in una favorevole posizione che permettere di raggiungere facilmente interessanti siti naturalistici e archeologici; è, inoltre, ottimo punto di partenza per itinerari gastronomici che permettono di gustare i semplici ma genuini prodotti locali. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Tra le manifestazioni si ricordano: la sagra dell’olio e del vino, a novembre; la sagra della “cuccia”, a dicembre. Il Patrono, San Michele Arcangelo, si festeggia il 29 settembre; altri festeggiamenti in onore del Santo si hanno la prima domenica di settembre, con una sagra.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di San Michele di Ganzaria rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.