Descrizione
Cittadina di pianura, fondata nel Medioevo; il terziario è riuscito a conquistare uno spazio importante accanto alle tradizionali attività rurali. I sammarcellinesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, mostrano una chiara tendenza all’accentramento, risiedendo soprattutto nel capoluogo comunale; solo una piccolissima fetta della comunità si distribuisce nella località di Rione Casapesenna e nelle case sparse che costellano il comprensorio comunale. L’abitato, il cui nucleo antico presenta una regolare struttura a scacchiera, è interessato da una sensibile espansione edilizia, che l’ha reso contiguo ai comuni limitrofi di Aversa, Frignano, Trentola Ducenta e Villa di Briano; a sua volta la località di Rione Casapesenna si è fusa con le vicine Casapesenna e Villa di Briano. Il territorio comunale registra, con la dolcezza del suo profilo geometrico, l’assenza di oscillazioni altimetriche; l’alternarsi di seminativi di pianura e di frutteti ingentilisce, con i colori vivaci e i profumi intensi delle fioriture, un ambiente alacremente modellato dall’uomo e fortemente urbanizzato. Sullo sfondo d’argento dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è raffigurato San Marcellino, con aureola d’oro, scalzo, vestito di un mantello azzurro e una lunga tunica rossa fermata in vita da una fascia d’argento; il Santo, rappresentato nell’atto di benedire, impugna la palma del martirio, verde, ed è accompagnato, in punta, da due cornucopie dorate, ricolme di frutti e di spighe di grano.
Storia
La sua fondazione, risalente all’alto Medioevo, è attribuita agli abitanti di un vicino insediamento, distrutto da un terremoto. Menzionata diverse volte nei documenti a partire dal XII secolo, appartenne a numerosi feudatari, tra i quali i marchesi Iovar di Castiglia, i duchi di Noia e i Cafarelli. Divenuta autonoma nel 1806, anno della devoluzione dei diritti feudali nell’Italia Meridionale, venne aggregata nel 1927 alle vicine Villa di Briano e Frignano, riottenendo l’autonomia alla fine della seconda guerra mondiale. Il toponimo ripete il nome del Santo Patrono. Nell’ambito del patrimonio storico-architettonico locale figurano la chiesa di San Marcellino, che conserva un interessante ciclo di affreschi raffiguranti episodi della vita del Santo, il palazzo ducale, la trecentesca cappella del Santissimo Crocifisso e la chiesa di Santa Maria delle Grazie.
Economia
Il sano attaccamento ai valori tradizionali non ha impedito alla comunità di aprirsi alle novità e di condurre una vita dinamica, pervasa di slancio imprenditoriale. L’agricoltura, specializzata nella produzione di grano, mais, canapa e frutta, appare in forte contrazione rispetto al passato ma continua a rappresentare per la popolazione locale una significativa fonte di reddito e occupazione. Piuttosto modesto è il contributo offerto all’economia locale dal settore secondario: le aziende presenti, tutte caratterizzate da dimensioni esigue, sono attive per lo più nei comparti alimentare, delle confezioni, del legno, metallurgico ed edile; di vivacità e intraprendenza fa mostra, invece, il terziario, che annovera un’articolata rete commerciale e una buona dotazione di servizi, comprendente quello bancario, le assicurazioni e la consulenza informatica. Ospita un orfanotrofio e scuole materne, elementari e medie; tuttavia non possiede strutture culturali di rilievo e il suo apparato ricettivo non include strutture per il soggiorno; la farmacia e un presidio di guardia medica provvedono all’assistenza sanitaria.
Relazioni
In seguito alla bonifica dei Regi Lagni ha acquisito una certa importanza economica e per tale motivo intrattiene vivaci rapporti non soltanto con i comuni limitrofi; non rappresenta tuttavia una meta turistica particolarmente ricercata. Un certo richiamo è esercitato dalla possibilità di approvvigionarsi di tipici e prelibati prodotti gastronomici, come le mozzarelle di bufala e gli insaccati; un discreto afflusso di visitatori si registra inoltre in occasione del mercato settimanale del venerdì. La festa del Patrono, San Marcellino, si celebra la prima domenica di giugno.
Località
Rione Casapesenna
Fondi europei 2021-2027
Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di San Marcellino rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.
- Popolazione 14.155
- Lat 40° 59' 13,34'' 40.98703889
- Long 14° 10' 27,94'' 14.17442778
- CAP 81030
- Prefisso 081
- Codice ISTAT 061077
- Codice Catasto H978
- Altitudine slm 36 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: dal 15/11 al 31/03 per 10 ore/giorno C/1113 - Superficie 4.64 Km2
- Densità 3.050,65 ab/Km2
- Sismicità Zona 2
- Alba 07:30
- Tramonto 16:38
- ANACLETO COLOMBIANO
- Piazza Municipio, 1
- 81030 (CE) Campania
- protocollo.sanmarcellino@asmepec.it
- tecnico.sanmarcellino@asmepec.it
- demografici.sanmarcellino@asmepec.it
- elettorale.sanmarcellino@asmepec.it
- ragioniere.sanmarcellino@asmepec.it
- www.comune.sanmarcellino.ce.it
- 81001610617