Descrizione

Comune collinare di origine molto antica, per il quale le attività rurali rappresentano ancora una significativa risorsa economica. La comunità dei sangregoriani, il cui indice di vecchiaia è nella media, risiede quasi esclusivamente nel capoluogo comunale, composto da un nucleo medievale allungato su una protuberanza e da una parte seicentesca, Borgo Pio, costituita da cinque gruppi di case identiche, disposte ai lati di una strada rettilinea, che sfocia nella piazza centrale. Il territorio comunale presenta un profilo geometrico vario e discontinuo, dovuto all’alternanza di valloni e rilievi montuosi dalle pareti ripide e brulle. Sulle cime, dove l’ambiente naturale è ancora incontaminato, nidifica il corvo imperiale e prosperano specie botaniche assai rare mentre più in basso dominano i colori e le linee regolari dei seminativi e degli oliveti. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale è raffigurato un leone che stringe nella zampa anteriore destra un ramoscello d’olivo; all’animale è inoltre sovrapposta una sbarra semicircolare dorata.

Comune collinare di origine molto antica, per il quale le attività rurali rappresentano ancora una significativa risorsa economica. La comunità dei sangregoriani, il cui indice di vecchiaia è nella media, risiede quasi esclusivamente nel capoluogo comunale, composto da un nucleo medievale allungato su una protuberanza e da una parte seicentesca, Borgo Pio, costituita da cinque gruppi di case identiche, disposte ai lati di una strada rettilinea, che sfocia nella piazza centrale. Il territorio comunale presenta un profilo geometrico vario e discontinuo, dovuto all’alternanza di valloni e rilievi montuosi dalle pareti ripide e brulle. Sulle cime, dove l’ambiente naturale è ancora incontaminato, nidifica il corvo imperiale e prosperano specie botaniche assai rare mentre più in basso dominano i colori e le linee regolari dei seminativi e degli oliveti. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale è raffigurato un leone che stringe nella zampa anteriore destra un ramoscello d’olivo; all’animale è inoltre sovrapposta una sbarra semicircolare dorata.

Storia

La sua esistenza appare documentata a partire dal X secolo d.C. ma, secondo fonti attendibili, fu sede in precedenza di AEFULAE, città sabina assoggettata dai romani nel 340 a.C. Subì nel corso dei secoli innumerevoli passaggi di mano: inserita inizialmente nei possedimenti dell’abbazia di Subiaco, fu in seguito feudo degli Orsini, dei Colonna, dei conti di Poli e dei Barberini (1632). Successivamente attraversò un periodo di benessere sotto il dominio del cardinale Carlo Pio di Savoia: quest’ultimo, tra l’altro, abbellì il CASTRUM e nel 1655 promosse l’edificazione di un nuovo abitato (l’attuale Borgo Pio) per sottrarre la comunità, già scampata a una terribile pestilenza, a una nuova epidemia. Il toponimo, che riflette il culto del Patrono locale, ha assunto nel 1872 l’odierna specificazione, che deriva dal nome dell’antico insediamento di SAXULA, situato nelle vicinanze dell’abitato. Molto suggestivo è il castello medievale, costruito nel X secolo ma ampiamente rimaneggiato nel Seicento e poi nell’Ottocento; al Quattrocento e al secolo seguente risalgono invece la chiesa di San Gregorio Magno e quella della Madonna della Cavata. Il territorio comunale conserva inoltre interessanti resti di epoca romana: le rovine di acquedotti e del cosiddetto ponte di San Pietro, risalenti al I secolo d.C., nonché i ruderi di alcune ville romane, edificate in età repubblicana e imperiale.

La sua esistenza appare documentata a partire dal X secolo d.C. ma, secondo fonti attendibili, fu sede in precedenza di AEFULAE, città <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=SABINA'>sabina</a> assoggettata dai romani nel 340 a.C. Subì nel corso dei secoli innumerevoli passaggi di mano: inserita inizialmente nei possedimenti dell’<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=ABBAZIADISUBIACO'>abbazia di Subiaco</a>, fu in seguito feudo degli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=ORSINI'>Orsini</a>, dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=COLONNA'>Colonna</a>, dei conti di Poli e dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=BARBERINI'>Barberini</a> (1632). Successivamente attraversò un periodo di benessere sotto il dominio del cardinale Carlo Pio di Savoia: quest’ultimo, tra l’altro, abbellì il CASTRUM e nel 1655 promosse l’edificazione di un nuovo abitato (l’attuale Borgo Pio) per sottrarre la comunità, già scampata a una terribile pestilenza, a una nuova epidemia. Il toponimo, che riflette il culto del Patrono locale, ha assunto nel 1872 l’odierna specificazione, che deriva dal nome dell’antico insediamento di SAXULA, situato nelle vicinanze dell’abitato. Molto suggestivo è il castello medievale, costruito nel X secolo ma ampiamente rimaneggiato nel Seicento e poi nell’Ottocento; al Quattrocento e al secolo seguente risalgono invece la chiesa di San Gregorio Magno e quella della Madonna della Cavata. Il territorio comunale conserva inoltre interessanti resti di epoca romana: le rovine di acquedotti e del cosiddetto ponte di San Pietro, risalenti al I secolo d.C., nonché i ruderi di alcune ville romane, edificate in età repubblicana e imperiale.

Economia

Le tradizionali attività rurali, incentrate nella produzione di olive e frutta, rivestono un ruolo ancora significativo nell’ambito dell’economia sangregoriana; gli altri settori produttivi, infatti, fanno registrare un livello di sviluppo piuttosto basso: l’industria annovera poche imprese artigianali attive nei comparti alimentare e del legno, il commercio è rivolto soprattutto alla distribuzione di beni di prima necessità e il comparto dei servizi non include né il credito né le assicurazioni. La dotazione di strutture e servizi di pubblica utilità appare soddisfacente: il comune ospita gli ordinari uffici municipali e postali, una stazione dei carabinieri, scuole per l’istruzione primaria e secondaria di primo grado e una Pro Loco; non vanta tuttavia una rilevante capacità ricettiva, pur disponendo di ristoranti e strutture per il soggiorno; la farmacia provvede all’assistenza sanitaria.

Le tradizionali attività rurali, incentrate nella produzione di olive e frutta, rivestono un ruolo ancora significativo nell’ambito dell’economia sangregoriana; gli altri settori produttivi, infatti, fanno registrare un livello di sviluppo piuttosto basso: l’industria annovera poche imprese artigianali attive nei comparti alimentare e del legno, il commercio è rivolto soprattutto alla distribuzione di beni di prima necessità e il comparto dei servizi non include né il credito né le assicurazioni. La dotazione di strutture e servizi di pubblica utilità appare soddisfacente: il comune ospita gli ordinari uffici municipali e postali, una stazione dei carabinieri, scuole per l’istruzione primaria e secondaria di primo grado e una Pro Loco; non vanta tuttavia una rilevante capacità ricettiva, pur disponendo di ristoranti e strutture per il soggiorno; la farmacia provvede all’assistenza sanitaria.

Relazioni

Un discreto richiamo sul movimento turistico è esercitato dal caratteristico centro storico e dalle numerose manifestazioni che vi si svolgono: la “Pasquella” (6 gennaio), la processione del Venerdì Santo, la variopinta Infiorata del Corpus Domini, la festa della Madonna della Cavata (agosto) e la sagra delle olive in salamoia (ultima domenica di agosto); un’altra affollata sagra gastronomica, quella della bistecca, che si svolge l’ultima domenica di maggio, in concomitanza con la festa di Sant’Isidoro, contribuisce a promuovere la gustosa cucina locale, che annovera tra le sue specialità le carni alla brace e alla griglia, il prosciutto di cinghiale, la polenta, le fettuccine fatte in casa e alcuni vini. Il mese di agosto è inoltre animato dai numerosi eventi che compongono il programma dell’“Estate Saxulana”. La festa del Patrono San Gregorio si celebra il 12 marzo.

Un discreto richiamo sul movimento turistico è esercitato dal caratteristico centro storico e dalle numerose manifestazioni che vi si svolgono: la “Pasquella” (6 gennaio), la processione del Venerdì Santo, la variopinta <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=INFIORATA'>Infiorata</a> del Corpus Domini, la festa della Madonna della Cavata (agosto) e la sagra delle olive in salamoia (ultima domenica di agosto); un’altra affollata sagra gastronomica, quella della bistecca, che si svolge l’ultima domenica di maggio, in concomitanza con la festa di Sant’Isidoro, contribuisce a promuovere la gustosa cucina locale, che annovera tra le sue specialità le carni alla brace e alla griglia, il prosciutto di cinghiale, la polenta, le fettuccine fatte in casa e alcuni vini. Il mese di agosto è inoltre animato dai numerosi eventi che compongono il programma dell’“Estate Saxulana”. La festa del Patrono San Gregorio si celebra il 12 marzo.

Località

Convento Santa Maria Nuova

Convento Santa Maria Nuova

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di San Gregorio da Sassola rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.