Descrizione

Centro di pianura, di antiche origini, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale e incrementato i servizi. I sangiorgesi, con un indice di vecchiaia molto superiore alla media, sono distribuiti tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, numerose case sparse e le località Cinquanta, Gherghenzano e Stiatico. Il territorio, attraversato da più canali che, irrigando abbondantemente il terreno, ne accrescono la produttività, presenta un profilo geometrico regolare, con impercettibili differenze di altitudine. L’abitato, interessato da espansione edilizia, conserva significative testimonianze del passato; il suo andamento plano-altimetrico è del tutto pianeggiante. La torre rappresentata nello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, indica la Massa Torrana, cioé il nome in disuso del paese; il grifone evoca l’emblema della illustre famiglia Da San Giorgio o San Giorgio; i gigli, infine, ricordano i privilegi accordati al comune sin dal 1403.

Centro di pianura, di antiche origini, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale e incrementato i servizi. I sangiorgesi, con un indice di vecchiaia molto superiore alla media, sono distribuiti tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, numerose case sparse e le località Cinquanta, Gherghenzano e Stiatico. Il territorio, attraversato da più canali che, irrigando abbondantemente il terreno, ne accrescono la produttività, presenta un profilo geometrico regolare, con impercettibili differenze di altitudine. L’abitato, interessato da espansione edilizia, conserva significative testimonianze del passato; il suo andamento plano-altimetrico è del tutto pianeggiante. La torre rappresentata nello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, indica la Massa Torrana, cioé il nome in disuso del paese; il grifone evoca l’emblema della illustre famiglia Da San Giorgio o San Giorgio; i gigli, infine, ricordano i privilegi accordati al comune sin dal 1403.

Storia

I primi insediamenti nella zona risalgono a epoca romana, come testimoniato dai reperti archeologici rinvenuti nei pressi della località Cinquanta. Nel Medioevo si chiamò anche Massa Torrana, San Giorgio in Trono e, con un’espressione latina, SALTUS PLANO, che significa ‘bosco di pianura’. La denominazione attuale, che compare per la prima volta in un documento della seconda metà del X secolo, riflette il nome del Santo Patrono; la specificazione “di Piano” si riferisce all’ubicazione del centro. Dotata di un castello, più volte devastato durante le lotte tra i guelfi e i ghibellini e fatto ricostruire dal cardinale Cossa, tra la fine del XIV e l’inizio del XV secolo, fu coinvolta negli scontri tra le potenti casate che si contendevano il predominio sul territorio: verso la metà del Quattrocento, nelle vicinanze di Gherghenzano, il signore di Bologna, Annibale I Bentivoglio, inflisse una dura sconfitta alle truppe dei Visconti, guidate dal capitano Dal Verme. La storia successiva non si discosta da quella del resto della provincia, tornato, dopo la parentesi napoleonica, sotto il dominio pontificio, che si protrasse fino all’annessione al Regno d’Italia. Pregevole è il patrimonio storico-artistico; tra i monumenti più interessanti figurano: la trecentesca porta Ferrara, restaurata agli inizi del Novecento; il vicino palazzo Capuana; la villa Calzolari, del XVIII secolo; la villa Rossi, dell’Ottocento; il settecentesco palazzo Cataldi e, a Cinquanta, la villa Zambeccari. Nell’architettura sacra degni di nota sono: l’ottocentesca chiesa parrocchiale di San Giorgio, affiancata del campanile, della meta del Settecento, e l’oratorio di San Giuseppe e della Natività della Madonna, del XVIII secolo.

I primi insediamenti nella zona risalgono a epoca romana, come testimoniato dai reperti archeologici rinvenuti nei pressi della località Cinquanta. Nel Medioevo si chiamò anche Massa Torrana, San Giorgio in Trono e, con un’espressione latina, SALTUS PLANO, che significa ‘bosco di pianura’. La denominazione attuale, che compare per la prima volta in un documento della seconda metà del X secolo, riflette il nome del Santo Patrono; la specificazione “di Piano” si riferisce all’ubicazione del centro. Dotata di un castello, più volte devastato durante le lotte tra i guelfi e i ghibellini e fatto ricostruire dal cardinale Cossa, tra la fine del XIV e l’inizio del XV secolo, fu coinvolta negli scontri tra le potenti casate che si contendevano il predominio sul territorio: verso la metà del Quattrocento, nelle vicinanze di Gherghenzano, il signore di Bologna, Annibale I <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=EMI&parola=BENTIVOGLIO'>Bentivoglio</a>, inflisse una dura sconfitta alle truppe dei Visconti, guidate dal capitano Dal Verme. La storia successiva non si discosta da quella del resto della provincia, tornato, dopo la parentesi napoleonica, sotto il dominio pontificio, che si protrasse fino all’annessione al Regno d’Italia. Pregevole è il patrimonio storico-artistico; tra i monumenti più interessanti figurano: la trecentesca porta Ferrara, restaurata agli inizi del Novecento; il vicino palazzo Capuana; la villa Calzolari, del XVIII secolo; la villa Rossi, dell’Ottocento; il settecentesco palazzo Cataldi e, a Cinquanta, la villa Zambeccari. Nell’architettura sacra degni di nota sono: l’ottocentesca chiesa parrocchiale di San Giorgio, affiancata del campanile, della meta del Settecento, e l’oratorio di San Giuseppe e della Natività della Madonna, del XVIII secolo.

Economia

Oltre che degli uffici deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali, è sede del distretto scolastico n. 23 e della stazione dei carabinieri. L’agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno, si articola in numerose produzioni, delle quali le maggiori riguardano i cereali, il frumento, i foraggi, gli ortaggi, la frutta e vari tipi di uva; si allevano bovini, suini, ovini, equini e avicoli. Il settore che offre maggiori opportunità di occupazione è quello industriale, costituito da aziende operanti nei comparti chimico, edile, elettronico, metalmeccanico e tessile. Il terziario si compone di una buona rete commerciale e dell’insieme dei servizi che, accanto a quello bancario, comprendono anche attività di consulenza informatica, valido supporto per l’economia locale. Tra le strutture sociali si registra la presenza di un asilo nido e di una casa di riposo. Le strutture scolastiche permettono di frequentare le classi dell’obbligo e includono un istituto professionale commerciale; non manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno, mentre quelle sanitarie assicurano il solo servizio farmaceutico.

Oltre che degli uffici deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali, è sede del distretto scolastico n. 23 e della stazione dei carabinieri. L’agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno, si articola in numerose produzioni, delle quali le maggiori riguardano i cereali, il frumento, i foraggi, gli ortaggi, la frutta e vari tipi di uva; si allevano bovini, suini, ovini, equini e avicoli. Il settore che offre maggiori opportunità di occupazione è quello industriale, costituito da aziende operanti nei comparti chimico, edile, elettronico, metalmeccanico e tessile. Il terziario si compone di una buona rete commerciale e dell’insieme dei servizi che, accanto a quello bancario, comprendono anche attività di consulenza informatica, valido supporto per l’economia locale. Tra le strutture sociali si registra la presenza di un asilo nido e di una casa di riposo. Le strutture scolastiche permettono di frequentare le classi dell’obbligo e includono un istituto professionale commerciale; non manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno, mentre quelle sanitarie assicurano il solo servizio farmaceutico.

Relazioni

Sebbene non registri un significativo movimento di turisti, offre a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni. Abbastanza frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive e in particolare gli insediamenti industriali consentono un buon assorbimento di manodopera, è al centro di rapporti particolarmente intensi con i comuni vicini, grazie anche alla presenza dell’istituto d’istruzione secondaria di secondo grado. Tra gli appuntamenti consueti, che animano la comunità, richiamando visitatori dai dintorni, merita di essere ricordata la fiera di San Luigi Gonzaga, che si svolge a settembre. Il Patrono, San Giorgio, si festeggia il 23 aprile.

Sebbene non registri un significativo movimento di turisti, offre a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni. Abbastanza frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive e in particolare gli insediamenti industriali consentono un buon assorbimento di manodopera, è al centro di rapporti particolarmente intensi con i comuni vicini, grazie anche alla presenza dell’istituto d’istruzione secondaria di secondo grado. Tra gli appuntamenti consueti, che animano la comunità, richiamando visitatori dai dintorni, merita di essere ricordata la fiera di San Luigi Gonzaga, che si svolge a settembre. Il Patrono, San Giorgio, si festeggia il 23 aprile.

Località

Cinquanta, Fortuna, Gherghenzano, Stiatico, Zona Industriale di Stiatico

Cinquanta, Fortuna, Gherghenzano, Stiatico, Zona Industriale di Stiatico

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di San Giorgio di Piano rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.