Descrizione

Cittadina collinare, di origini medievali, che accanto all’agricoltura e all’industria ha sviluppato il terziario e in particolare il turismo religioso, legato alla figura di Padre Pio da Pietralcina. I sangiovannesi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, risiedono per la maggior parte nel capoluogo comunale. Il territorio, ricco di fenomeni carsici, comprende anche l’isola amministrativa di San Salvatore; il suo profilo geometrico è irregolare, con differenze di altitudine accentuate. L’abitato, interessato da una forte crescita edilizia, ha un andamento plano-altimetrico vario.

Cittadina collinare, di origini medievali, che accanto all’agricoltura e all’industria ha sviluppato il terziario e in particolare il turismo religioso, legato alla figura di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=PADREPIO'>Padre Pio</a> da Pietralcina. I sangiovannesi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, risiedono per la maggior parte nel capoluogo comunale. Il territorio, ricco di fenomeni carsici, comprende anche l’isola amministrativa di San Salvatore; il suo profilo geometrico è irregolare, con differenze di altitudine accentuate. L’abitato, interessato da una forte crescita edilizia, ha un andamento plano-altimetrico vario.

Storia

La sua fondazione, in una zona con tracce di insediamenti preistorici, è riportata al secolo XI. A quell’epoca gli abitanti del casale di Castel Pirgiano e di altri villaggi vicini si trasferirono più a valle, costituendo un nuovo borgo attorno al rotondo battistero di S. Giovanni (di qui il toponimo), antico tempio pagano, dedicato a Giano. Possedimento, sotto i normanni, dei benedettini del monastero di S. Matteo in Lamis, nella prima metà del 1200 fu dichiarata terra demaniale da Federico II di Svevia, che la cinse di mura. Al centro di aspre lotte tra angioini e aragonesi, nel 1500 passò agli spagnoli. Assegnata ai Consalvo da Ferdinando II d’Aragona, pervenne poi ai Mormile, ai Guevara, ai Ruggiero e ai Cavaniglia. Colpita da una terribile peste, verso la metà del 1600, seguì le successive vicende del resto della Puglia. Tra i monumenti spiccano: il santuario di Santa Maria delle Grazie, con la sottostante cripta, che accoglie i resti mortali del frate con le stimmate; l’annesso convento dei cappuccini, dove Padre Pio svolse il suo ministero sacerdotale; la grande Via Crucis, che si snoda lungo il pendio della montagna sovrastante il convento; la chiesa di S. Giovanni Battista, detta “La Rotonda, del III-II secolo a.C.; numerose altre chiese; il monastero delle clarisse; l’ex convento di S. Francesco; i palazzi Cavaniglia, Lecce, Verna, Bramante-Giuliani e del Capitano; le porte e le torri medievali.

La sua fondazione, in una zona con tracce di insediamenti preistorici, è riportata al secolo XI. A quell’epoca gli abitanti del casale di Castel Pirgiano e di altri villaggi vicini si trasferirono più a valle, costituendo un nuovo borgo attorno al rotondo battistero di S. Giovanni (di qui il toponimo), antico tempio pagano, dedicato a Giano. Possedimento, sotto i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=NORMANNI'>normanni</a>, dei benedettini del monastero di S. Matteo in Lamis, nella prima metà del 1200 fu dichiarata terra demaniale da <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=FEDERICOIIDISVEVIA'>Federico II di Svevia</a>, che la cinse di mura. Al centro di aspre lotte tra <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=ANGIOINI'>angioini</a> e <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=ARAGONESI'>aragonesi</a>, nel 1500 passò agli spagnoli. Assegnata ai Consalvo da Ferdinando II d’Aragona, pervenne poi ai Mormile, ai Guevara, ai Ruggiero e ai Cavaniglia. Colpita da una terribile peste, verso la metà del 1600, seguì le successive vicende del resto della Puglia. Tra i monumenti spiccano: il santuario di Santa Maria delle Grazie, con la sottostante cripta, che accoglie i resti mortali del frate con le stimmate; l’annesso convento dei cappuccini, dove <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=PADREPIO'>Padre Pio</a> svolse il suo ministero sacerdotale; la grande Via Crucis, che si snoda lungo il pendio della montagna sovrastante il convento; la chiesa di S. Giovanni Battista, detta “La Rotonda, del III-II secolo a.C.; numerose altre chiese; il monastero delle clarisse; l’ex convento di S. Francesco; i palazzi Cavaniglia, Lecce, Verna, Bramante-Giuliani e del Capitano; le porte e le torri medievali.

Economia

È sede, tra l’altro, del distretto scolastico n. 27 e dell’Azienda Autonoma Soggiorno e Turismo. L’agricoltura, basata sulla produzione di cereali, frumento, foraggi, ortaggi, uve, olivo e frutta, è integrata dall’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Il tessuto industriale è costituito da aziende operanti nei comparti alimentare, edile, estrattivo, metalmeccanico, tessile, dell’abbigliamento, dell’editoria, del vetro, dei materiali da costruzione, della gioielleria e oreficeria; non mancano fabbriche di mobili, oltre che di strumenti ottici e fotografici. È presente il servizio bancario; una discreta rete commerciale arricchisce il panorama del terziario. Tra le strutture sociali si registra una casa di riposo. Vi sono scuole dell’obbligo e vari istituti d’istruzione secondaria di secondo grado; altre strutture culturali sono rappresentate dalla biblioteca comunale “G.B. Vico”, dalla biblioteca medica (presso la Casa Sollievo della Sofferenza), dalla sala di lettura “Padre Pio” e dal museo delle arti popolari (presso la torre cilindrica normanna). Alla diffusione della cultura e dell’informazione provvede anche il locale giornale. Rilevante è la capacità ricettiva. Le strutture sanitarie comprendono più farmacie, l’ospedale “Casa Sollievo della Sofferenza” (voluto da Padre Pio e costruito con le offerte di cattolici di tutto il mondo) e il centro di riabilitazione motoria “Padre Pio”.

È sede, tra l’altro, del distretto scolastico n. 27 e dell’Azienda Autonoma Soggiorno e Turismo. L’agricoltura, basata sulla produzione di cereali, frumento, foraggi, ortaggi, uve, olivo e frutta, è integrata dall’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Il tessuto industriale è costituito da aziende operanti nei comparti alimentare, edile, estrattivo, metalmeccanico, tessile, dell’abbigliamento, dell’editoria, del vetro, dei materiali da costruzione, della gioielleria e oreficeria; non mancano fabbriche di mobili, oltre che di strumenti ottici e fotografici. È presente il servizio bancario; una discreta rete commerciale arricchisce il panorama del terziario. Tra le strutture sociali si registra una casa di riposo. Vi sono scuole dell’obbligo e vari istituti d’istruzione secondaria di secondo grado; altre strutture culturali sono rappresentate dalla biblioteca comunale “G.B. Vico”, dalla biblioteca medica (presso la Casa Sollievo della Sofferenza), dalla sala di lettura “<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=PADREPIO'>Padre Pio</a>” e dal museo delle arti popolari (presso la torre cilindrica <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=NORMANNA'>normanna</a>). Alla diffusione della cultura e dell’informazione provvede anche il locale giornale. Rilevante è la capacità ricettiva. Le strutture sanitarie comprendono più farmacie, l’ospedale “Casa Sollievo della Sofferenza” (voluto da <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=PADREPIO'>Padre Pio</a> e costruito con le offerte di cattolici di tutto il mondo) e il centro di riabilitazione motoria “<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=PADREPIO'>Padre Pio</a>”.

Relazioni

Luogo di profonda spiritualità, visitato da numerosissimi pellegrini, è anche al centro di rapporti molto intensi con gli altri comuni del Gargano, grazie alle sue attività produttive e alla presenza dell’ospedale e degli istituti d’istruzione secondaria di secondo grado. Tra gli eventi ricorrenti vanno citati: il carnevale sangiovannese, col carnevaletto dei bambini e il carnevale santificato; la mostra dell’editoria e dei libri di donne e l’“Apulia rock festival”, a giugno; l’“Estate sangiovannese”; la sagra del caciocavallo, la festa del “puscinone” e la fiera della Madonna del Carmelo, a luglio; la festa dell’ospite, quella della birra e la rassegna internazionale del folclore, ad agosto; quella di Santa Maria delle Grazie, il 9 settembre, con l’omonima fiera; le celebrazioni del 23 settembre, ricorrenza della morte di Padre Pio; le fiere del 22 e 23 settembre, del 31 ottobre, del 5 novembre, del 15 dicembre e del 7 gennaio; il Natale in famiglia col presepe e il presepe vivente. La festa del Patrono, S. Giovanni Battista, si celebra il 24 giugno, con la fiera campionaria del bestiame e la sagra delle orecchiette.

Luogo di profonda spiritualità, visitato da numerosissimi pellegrini, è anche al centro di rapporti molto intensi con gli altri comuni del Gargano, grazie alle sue attività produttive e alla presenza dell’ospedale e degli istituti d’istruzione secondaria di secondo grado. Tra gli eventi ricorrenti vanno citati: il carnevale sangiovannese, col carnevaletto dei bambini e il carnevale santificato; la mostra dell’editoria e dei libri di donne e l’“Apulia rock festival”, a giugno; l’“Estate sangiovannese”; la sagra del caciocavallo, la festa del “puscinone” e la fiera della Madonna del Carmelo, a luglio; la festa dell’ospite, quella della birra e la rassegna internazionale del folclore, ad agosto; quella di Santa Maria delle Grazie, il 9 settembre, con l’omonima fiera; le celebrazioni del 23 settembre, ricorrenza della morte di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=PADREPIO'>Padre Pio</a>; le fiere del 22 e 23 settembre, del 31 ottobre, del 5 novembre, del 15 dicembre e del 7 gennaio; il Natale in famiglia col presepe e il presepe vivente. La festa del Patrono, S. Giovanni Battista, si celebra il 24 giugno, con la fiera campionaria del bestiame e la sagra delle orecchiette.

Località

San Salvadore

San Salvadore

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di San Giovanni Rotondo rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.