Descrizione

Piccola comunità di impostazione medievale ubicata su di un colle, con un'impronta rurale e notevoli risorse naturali ancora da valorizzare. La comunità dei sangiovannesi, che presenta un indice di vecchiaia eccezionalmente elevato, risiede per intero nel piccolo capoluogo comunale, che si offre allo sguardo come un nucleo compatto di caratteristiche abitazioni in pietra abbarbicate alla roccia calcarea. L'uniformità del paesaggio trova riscontro nella regolarità del profilo geometrico del territorio comunale: sulle pendici dei rilievi che incorniciano il fondovalle del medio Trigno radi boschetti si alternano alle più vaste partizioni dei seminativi in un contrasto appena accennato di colori e di forme da cui si intuisce la mitezza del clima.

Piccola comunità di impostazione medievale ubicata su di un colle, con un'impronta rurale e notevoli risorse naturali ancora da valorizzare. La comunità dei sangiovannesi, che presenta un indice di vecchiaia eccezionalmente elevato, risiede per intero nel piccolo capoluogo comunale, che si offre allo sguardo come un nucleo compatto di caratteristiche abitazioni in pietra abbarbicate alla roccia calcarea. L'uniformità del paesaggio trova riscontro nella regolarità del profilo geometrico del territorio comunale: sulle pendici dei rilievi che incorniciano il fondovalle del medio Trigno radi boschetti si alternano alle più vaste partizioni dei seminativi in un contrasto appena accennato di colori e di forme da cui si intuisce la mitezza del clima.

Storia

Un ritratto virile in bronzo affiorato nel comprensorio comunale rappresenta l'unica prova della presunta esistenza di un insediamento italico, e più precisamente di un PAGUS del municipio romano di TERVENTUM. Pari incertezza avvolge anche le tappe successive della storia locale: sembra che l'antica denominazione del borgo, noto anticamente come SANCTUS JOHANNES A PODIO BACCO e per tutto il Medioevo come San Giovanni Lupino, sia stata sostituita da quella di San Giovanni Luppioni nel XVII secolo ma non è possibile accertare con sicurezza se il feudo appartenesse a quella data ai Caracciolo oppure, con il titolo di baronia, alla famiglia Marinelli. Nel cuore del centro storico, che, formato prevalentemente da tipiche abitazioni in pietra, conserva l'impostazione originaria, salvaguardata da incongrui rifacimenti, spicca la mole della parrocchiale settecentesca, internamente adorna di stucchi e dipinti.

Un ritratto virile in bronzo affiorato nel comprensorio comunale rappresenta l'unica prova della presunta esistenza di un insediamento italico, e più precisamente di un PAGUS del municipio romano di TERVENTUM. Pari incertezza avvolge anche le tappe successive della storia locale: sembra che l'antica denominazione del borgo, noto anticamente come SANCTUS JOHANNES A PODIO BACCO e per tutto il Medioevo come San Giovanni Lupino, sia stata sostituita da quella di San Giovanni Luppioni nel XVII secolo ma non è possibile accertare con sicurezza se il feudo appartenesse a quella data ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=CARACCIOLO'>Caracciolo</a> oppure, con il titolo di baronia, alla famiglia Marinelli. Nel cuore del centro storico, che, formato prevalentemente da tipiche abitazioni in pietra, conserva l'impostazione originaria, salvaguardata da incongrui rifacimenti, spicca la mole della parrocchiale settecentesca, internamente adorna di stucchi e dipinti.

Economia

Il persistere delle occupazioni tradizionali, fra cui primeggia lo sfruttamento della terra per la produzione di cereali, uva e olive, imprime ritmi molto pacati allo svolgimento della vita in questo comune, ed è intuibile che soprattutto da parte delle nuove generazioni si attenda con trepidazione una rapida ed efficace valorizzazione delle risorse ambientali. Le direttrici dello sviluppo economico sono quindi da lungo tempo fissate ma i buoni propositi si scontrano principalmente con la scarsa vitalità del commercio e con la penuria di servizi, che, tra l'altro, non contemplano l'intermediazione finanziaria. La posizione svantaggiata da cui i sangiovannesi guardano i più dinamici scenari del litorale e delle maggiori valli chietine è dovuta anche alla modesta dotazione di infrastrutture di servizio. Il comune non è dotato di importanti sedi burocratico-amministrative, è sprovvisto di strutture culturali e piuttosto carente di quelle ricettive; le esigenze di esercizio fisico e di svago fanno riferimento ad un campo di calcio, mentre un ambulatorio comunale assicura gli irrinunciabili servizi sanitari di base. Attivo nel tessuto sociale è un centro diurno per anziani.

Il persistere delle occupazioni tradizionali, fra cui primeggia lo sfruttamento della terra per la produzione di cereali, uva e olive, imprime ritmi molto pacati allo svolgimento della vita in questo comune, ed è intuibile che soprattutto da parte delle nuove generazioni si attenda con trepidazione una rapida ed efficace valorizzazione delle risorse ambientali. Le direttrici dello sviluppo economico sono quindi da lungo tempo fissate ma i buoni propositi si scontrano principalmente con la scarsa vitalità del commercio e con la penuria di servizi, che, tra l'altro, non contemplano l'intermediazione finanziaria. La posizione svantaggiata da cui i sangiovannesi guardano i più dinamici scenari del litorale e delle maggiori valli chietine è dovuta anche alla modesta dotazione di infrastrutture di servizio. Il comune non è dotato di importanti sedi burocratico-amministrative, è sprovvisto di strutture culturali e piuttosto carente di quelle ricettive; le esigenze di esercizio fisico e di svago fanno riferimento ad un campo di calcio, mentre un ambulatorio comunale assicura gli irrinunciabili servizi sanitari di base. Attivo nel tessuto sociale è un centro diurno per anziani.

Relazioni

La presenza di villeggianti nel periodo estivo è legata alla salubrità del clima, all'amenità del paesaggio e alla tranquillità dei luoghi. Le caratteristiche del comprensorio si addicono quindi ad un turismo familiare o della terza età, che per sua natura schiva le lusinghe della mondanità, prediligendo piaceri più semplici e abitudini più modeste. Da non perdere, in ottobre, la sagra della "scrippella", tipica frittella dal gusto genuino che è solita comparire sulle tavole abruzzesi nelle occasioni di festa. La festa del Patrono S. Felice si celebra il 20 agosto con una solenne processione animata dalla banda e dallo scoppio di batterie di fuochi d'artificio.

La presenza di villeggianti nel periodo estivo è legata alla salubrità del clima, all'amenità del paesaggio e alla tranquillità dei luoghi. Le caratteristiche del comprensorio si addicono quindi ad un turismo familiare o della terza età, che per sua natura schiva le lusinghe della mondanità, prediligendo piaceri più semplici e abitudini più modeste. Da non perdere, in ottobre, la sagra della "scrippella", tipica frittella dal gusto genuino che è solita comparire sulle tavole abruzzesi nelle occasioni di festa. La festa del Patrono S. Felice si celebra il 20 agosto con una solenne processione animata dalla banda e dallo scoppio di batterie di fuochi d'artificio.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di San Giovanni Lipioni rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.