Descrizione

Centro collinare, sorto nel Medioevo in un sito popolato fin dall’antichità; il settore primario costituisce tuttora il pilastro della sua economia. La stragrande maggioranza dei sangiovannesi, il cui indice di vecchiaia è di poco superiore alla media, si distribuisce nel capoluogo comunale e in numerosissime case sparse; il resto della comunità risiede nelle località minori. Il territorio comunale, che comprende un’isola amministrativa del comune di Colfelice, è solcato dalle acque dei fiumi Liri e Melfa, che lambiscono frutteti, ordinati filari di viti e distese coltivate prevalentemente a cereali e olivi. In questo scenario tipicamente rurale il lago di Isoletta, o di San Giovanni Incarico, ottenuto dallo sbarramento artificiale del fiume Liri, costituisce un’autentica sorpresa: salici e pioppi si specchiano sulla superficie di questo ampio bacino, a tratti ricoperta da un tappeto di ninfee; lungo le rive si estendono fitti canneti, che offrono rifugio e nutrimento a folaghe, aironi, anatre e altri uccelli acquatici; tra l’intrico delle alghe lacustri, inoltre, nuotano numerose e pregiate specie ittiche, come carpe, tinche e pesci persici. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, compaiono San Giovanni Battista e un leone d’oro, posti su una campagna “diminuita” verde e azzurra; il Santo, con una pelle di capra avvolta intorno ai fianchi, è raffigurato nell’atto di benedire con la mano destra mentre con la sinistra sostiene una croce d’argento.

Centro collinare, sorto nel Medioevo in un sito popolato fin dall’antichità; il settore primario costituisce tuttora il pilastro della sua economia. La stragrande maggioranza dei sangiovannesi, il cui indice di vecchiaia è di poco superiore alla media, si distribuisce nel capoluogo comunale e in numerosissime case sparse; il resto della comunità risiede nelle località minori. Il territorio comunale, che comprende un’isola amministrativa del comune di Colfelice, è solcato dalle acque dei fiumi Liri e Melfa, che lambiscono frutteti, ordinati filari di viti e distese coltivate prevalentemente a cereali e olivi. In questo scenario tipicamente rurale il lago di Isoletta, o di San Giovanni Incarico, ottenuto dallo sbarramento artificiale del fiume Liri, costituisce un’autentica sorpresa: salici e pioppi si specchiano sulla superficie di questo ampio bacino, a tratti ricoperta da un tappeto di ninfee; lungo le rive si estendono fitti canneti, che offrono rifugio e nutrimento a folaghe, aironi, anatre e altri uccelli acquatici; tra l’intrico delle alghe lacustri, inoltre, nuotano numerose e pregiate specie ittiche, come carpe, tinche e pesci persici. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, compaiono San Giovanni Battista e un leone d’oro, posti su una campagna “diminuita” verde e azzurra; il Santo, con una pelle di capra avvolta intorno ai fianchi, è raffigurato nell’atto di benedire con la mano destra mentre con la sinistra sostiene una croce d’argento.

Storia

Nell’antichità fu sede dell’insediamento romano di FABRATERIA NOVA, abbandonato dai suoi abitanti nel periodo delle invasioni barbariche; l’attuale abitato fu invece fondato nel X secolo nei pressi del monte Cervaro, probabilmente per iniziativa di Atenolfo II, gastaldo di Aquino, e fu dotato di possenti mura difensive e torri di avvistamento per resistere alle incursioni saracene. Durante il Medioevo conobbe l’avvicendamento di vari signori, tra i quali i Dell’Aquila, conti di Fondi, e gli Spinelli; nel 1229, nell’ambito delle lotte tra il Papato e Federico II di Svevia, venne occupato dalle truppe pontificie. In seguito appartenne ai Della Rovere e ai Farnese, entrando successivamente a far parte del regno borbonico. Subito dopo l’unificazione d’Italia fu teatro di un’aspra battaglia tra i briganti filoborbonici e l’esercito italiano. Il toponimo, citato nel Catalogus Baronum (1150-1168), si rifà al nome del Patrono. Nel nucleo antico dell’abitato si possono ammirare il castello, i resti dell’imponente cinta muraria, comprendente anche alcune torri di avvistamento, e la medievale chiesa di San Giovanni Battista, con il caratteristico campanile frontale. Il patrimonio storico-architettonico annovera anche la bella fontana fatta costruire da re Ferdinando IV di Borbone e il santuario della Madonna della Guardia.

Nell’antichità fu sede dell’insediamento romano di FABRATERIA NOVA, abbandonato dai suoi abitanti nel periodo delle invasioni barbariche; l’attuale abitato fu invece fondato nel X secolo nei pressi del monte Cervaro, probabilmente per iniziativa di Atenolfo II, gastaldo di Aquino, e fu dotato di possenti mura difensive e torri di avvistamento per resistere alle incursioni <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=SARACENE'>saracene</a>. Durante il Medioevo conobbe l’avvicendamento di vari signori, tra i quali i Dell’Aquila, conti di Fondi, e gli Spinelli; nel 1229, nell’ambito delle lotte tra il Papato e <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=FEDERICOIIDISVEVIA'>Federico II di Svevia</a>, venne occupato dalle truppe pontificie. In seguito appartenne ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=DELLAROVERE'>Della Rovere</a> e ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=FARNESE'>Farnese</a>, entrando successivamente a far parte del regno <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=BORBONICO'>borbonico</a>. Subito dopo l’unificazione d’Italia fu teatro di un’aspra battaglia tra i briganti filoborbonici e l’esercito italiano. Il toponimo, citato nel <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=CATALOGUSBARONUM'>Catalogus Baronum</a> (1150-1168), si rifà al nome del Patrono. Nel nucleo antico dell’abitato si possono ammirare il castello, i resti dell’imponente cinta muraria, comprendente anche alcune torri di avvistamento, e la medievale chiesa di San Giovanni Battista, con il caratteristico campanile frontale. Il patrimonio storico-architettonico annovera anche la bella fontana fatta costruire da re <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=FERDINANDOIVDIBORBONE'>Ferdinando IV di Borbone</a> e il santuario della Madonna della Guardia.

Economia

Particolarmente favorita dalle caratteristiche ambientali, l’agricoltura produce cereali, frutta, olive, uva e tabacco. Il ruolo significativo che il settore primario continua a rivestire nel panorama economico locale è determinato anche del modesto livello di sviluppo raggiunto dall’industria: sono presenti, infatti, solo poche imprese di dimensione artigianale attive per lo più nei comparti alimentare, metallurgico e meccanico; la rete distributiva e il ventaglio dei servizi, che comprendono il credito e le assicurazioni, appaiono invece commisurati alle esigenze dei sangiovannesi. Nel comune si trovano gli ordinari uffici municipali e postali, una stazione dei carabinieri e scuole materne, elementari e medie; per l’assistenza sanitaria si fa riferimento alla centrale operativa di guardia medica di Frosinone –sul posto, comunque, si trovano la farmacia e un punto di vaccinazione–; l’apparato ricettivo comprende solo esercizi di ristoro.

Particolarmente favorita dalle caratteristiche ambientali, l’agricoltura produce cereali, frutta, olive, uva e tabacco. Il ruolo significativo che il settore primario continua a rivestire nel panorama economico locale è determinato anche del modesto livello di sviluppo raggiunto dall’industria: sono presenti, infatti, solo poche imprese di dimensione artigianale attive per lo più nei comparti alimentare, metallurgico e meccanico; la rete distributiva e il ventaglio dei servizi, che comprendono il credito e le assicurazioni, appaiono invece commisurati alle esigenze dei sangiovannesi. Nel comune si trovano gli ordinari uffici municipali e postali, una stazione dei carabinieri e scuole materne, elementari e medie; per l’assistenza sanitaria si fa riferimento alla centrale operativa di guardia medica di Frosinone –sul posto, comunque, si trovano la farmacia e un punto di vaccinazione–; l’apparato ricettivo comprende solo esercizi di ristoro.

Relazioni

Il bellissimo laghetto di Isoletta, meta ideale per scampagnate, costituisce la principale attrattiva locale; l’eccezionale pescosità delle sue acque richiama, fra l’altro, un gran numero di pescatori. Una buona affluenza di visitatori si registra in occasione dei festeggiamenti del carnevale, della fiera della Madonna della Guardia (martedì successivo alla Pentecoste) e della festa di Santa Lucia (13 dicembre) mentre le manifestazioni in programma per l’”Estate sangiovannese” e la sagra dell’uva (seconda domenica di settembre, in località Moscone) animano il soggiorno dei villeggianti durante la bella stagione. La festa del Patrono San Giovanni Battista viene celebrata il 24 giugno.

Il bellissimo laghetto di Isoletta, meta ideale per scampagnate, costituisce la principale attrattiva locale; l’eccezionale pescosità delle sue acque richiama, fra l’altro, un gran numero di pescatori. Una buona affluenza di visitatori si registra in occasione dei festeggiamenti del carnevale, della fiera della Madonna della Guardia (martedì successivo alla Pentecoste) e della festa di Santa Lucia (13 dicembre) mentre le manifestazioni in programma per l’”Estate sangiovannese” e la sagra dell’uva (seconda domenica di settembre, in località Moscone) animano il soggiorno dei villeggianti durante la bella stagione. La festa del Patrono San Giovanni Battista viene celebrata il 24 giugno.

Località

Capolicolli, Colle Arduini, Colletronco, Lago di San Giovanni Incarico, Madonna della Selva, Pozzi Petrolio, San Cataldo, Starze

Capolicolli, Colle Arduini, Colletronco, Lago di San Giovanni Incarico, Madonna della Selva, Pozzi Petrolio, San Cataldo, Starze

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di San Giovanni Incarico rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.