itala

Descrizione

Centro di pianura, di antichissime origini, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale e incrementato i servizi. I sanfeliciani, che presentano un indice di vecchiaia superiore alla media, sono concentrati nel capoluogo comunale, in numerosissime case sparse e, in minor misura, in altre località, di cui le più popolose sono: Dogaro, Mortizzuolo-Ponte San Pellegrino, Pavignane, Rivara, San Biagio, Villa Gardè e La Scavrona. Il territorio disegna un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti: di questa caratteristica orografica risente l’abitato, che ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante e mostra segni evidenti di espansione edilizia.

Storia

I primi insediamenti nella zona, un tempo molto paludosa, risalgono all’età del Bronzo, come testimoniano i rinvenimenti archeologici; seguirono stanziamenti di umbri, etruschi, galli boi e, in seguito, di romani, ai quali si devono i primi lavori di bonifica, ripresi e ampliati nell’ottavo secolo dai benedettini dell’abbazia di Nonantola. Il progressivo risanamento del territorio favorì la nascita di nuclei abitati, polarizzati intorno all’antica chiesa di San Felice, da cui deriva il toponimo, che assunse la specificazione “sul Panaro” dopo l’unità d’Italia, per evidenziare la vicinanza del borgo al fiume. Divenuta comune intorno al 1170, entrò a far parte dei possedimenti della contessa Matilde di Canossa e in seguito del vescovo di Modena, per passare agli Estensi nel 1227. Nella prima metà del XIV secolo iniziò un lungo periodo nel corso del quale alla guida del feudo si alternarono i Pio e gli Estensi, finché nel 1670 si ristabilì definitivamente il dominio della casa d’Este. Gravemente danneggiata dalle guerre di successione spagnola, polacca e austriaca e dall’invasione napoleonica del 1796, accolse le idee liberali diffuse dalla rivoluzione francese: partecipò ai moti insurrezionali della prima metà del XIX secolo ed entrò a far parte del Regno d’Italia, dopo il definitivo crollo del ducato estense nel 1859. Nella storia seguente non si segnalano altri eventi di rilievo. Nel patrimonio storico-architettonico spiccano la rocca estense, splendido esempio di architettura medievale emiliana, fatta erigere da Obizzo d’Este nel XIV secolo; la chiesa arcipretale, sorta sulle fondamenta di un’antica chiesa cristiana, la cui esistenza è documentata già nell’undicesimo secolo; il Convento di San Bernardino; i palazzi comunale e Del Monte; la Torre dell’Orologio, di cui si ha notizia dal XVI secolo; il settecentesco Casino del Duca, di cui gli Estensi si servivano come base durante le battute di caccia nel vicino Bosco della Saliceta; il monumento ai Caduti.

Economia

Fatta eccezione per gli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, non se ne registrano altri degni di nota. L’economia locale non ha abbandonato l’agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno: si producono cereali (in particolare frumento), ortaggi, foraggi, uva e frutta; è praticato anche l’allevamento di bovini, suini e avicoli. Il tessuto industriale è costituito da aziende operanti nei comparti metalmeccanico, cartario, tessile ed edile, affiancate da industrie specializzate nella lavorazione e conservazione della frutta e degli ortaggi. Il terziario si compone della rete commerciale e dell’insieme dei servizi, tra i quali, accanto ad attività di consulenza informatica, va segnalato quello bancario. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, annovera tra le strutture sociali una casa di riposo. Le strutture scolastiche assicurano la frequenza delle classi dell’obbligo e includono un istituto professionale agrario, mentre quelle culturali sono rappresentate da una biblioteca. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno e quelle sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico; per le altre necessità occorre rivolgersi altrove. A completamento del quadro delle strutture vanno aggiunti gli impianti sportivi, che annoverano un aero club.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, per l’assenza di attrattive di rilievo, registra molte presenze esterne nel mondo del lavoro, grazie allo sviluppo raggiunto dalle sue attività produttive, che consentono l’assorbimento di discreti flussi di manodopera. Al centro di rapporti particolarmente intensi con i comuni vicini, attira numerosi visitatori anche con i suoi tradizionali appuntamenti del folclore, tra cui meritano di esser citati: le Fiere di giugno e di settembre, con esposizione e vendita di prodotti vari; la Sagra di San Biagio, che si tiene ad agosto; la sagra di Rivara, a settembre. La festa del Patrono, San Felice, si celebra il 24 ottobre.

Località

Casa Bardella, Corte Bassa, Dogaro, La Scavrona, Mortizzuolo-Ponte San Pellegrino, Pavignane, Ridotta Modena, Ridotto Galeazza, Rione Ca' Nuova, Rivara, San Biagio, Villa Gardè

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di San Felice sul Panaro rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.

INFO
  • Popolazione 10.900
  • Lat 44° 50' 23,63'' 44.83989722
  • Long 11° 8' 27,88'' 11.14107778
  • CAP 41038
  • Prefisso 0535
  • Codice ISTAT 036037
  • Codice Catasto H835
  • Altitudine slm 19 mt
  • zona clim./gradi giorno
    Riscaldamento: dal 15/10 al 15/04 per 14 ore/giorno
    E/2194
  • Superficie 51.5 Km2
  • Densità 211,65 ab/Km2
  • Sismicità Zona 3
  • Alba 07:29
  • Tramonto 16:35
Contatti
ODV
NomeIndirizzo
ASILO INFANTILE CADUTI PER LA PATRIAVIA SAN BERNARDINO 135
ASSOCIAZIONE VOLONTARI PER LA SOLIDARIETA' IL PORTO?ODVVIA I MAGGIO N 398
ASSOCIAZIONE VOLONTARIA PUBBLICA ASSISTENZA ONLUS CROCE BLU SAN FELICE S/P MEDOLLA MASSA FINALESEVIA GARIBALDI 122
ASSOCIAZIONE VOLONTARI PER LA SOLIDARIETA' IL PORTO?ODVVIA I MAGGIO N 398
ASSOCIAZIONE VOLONTARIA PUBBLICA ASSISTENZA ONLUS CROCE BLU SAN FELICE S/P MEDOLLA MASSA FINALESEVIA GARIBALDI 122
I FIORDALISI DI CLARAVIA MARTIRI DELLA LIBERTA' N 88
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