Descrizione

“Comune sparso” di montagna con sede in Chiesa Nuova; di origine medioevale, alle tradizionali attività agricole ha affiancato un modesto sviluppo industriale. I sancolombanesi, con un indice di vecchiaia particolarmente elevato, sono concentrati per la maggior parte nella località sede del municipio e in quelle di San Colombano Certenoli, Bavaggi, Calvari, Camposasco, Romaggi, Villagrande, Aveggio, Fregarie, Micheloni, Perella, Pian dei Cunei, Prato Officioso, Pregi, San Martino, Vignale e Villa Oneto. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con accentuate variazioni altimetriche, che imprimono all’abitato, interessato da una forte crescita edilizia, un andamento plano-altimetrico vario. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, nei suoi elementi costitutivi evoca il territorio comunale: le tre fasce bianche che attraversano la verde pianura simboleggiano i torrenti Lavagna, Cicana e Barbaresco; la torre e lo sfondo richiamano la valle del Cicana e il cielo di Fontanabuona; il motto che sovrasta la torre è INTER VALLES AUGEO, ‘prospero tra le valli’, e ricorda che il comune è localizzato tra le due valli principali di Lavagna e Cicana, intersecate da infinite valli minori.

“Comune sparso” di montagna con sede in Chiesa Nuova; di origine medioevale, alle tradizionali attività agricole ha affiancato un modesto sviluppo industriale. I sancolombanesi, con un indice di vecchiaia particolarmente elevato, sono concentrati per la maggior parte nella località sede del municipio e in quelle di San Colombano Certenoli, Bavaggi, Calvari, Camposasco, Romaggi, Villagrande, Aveggio, Fregarie, Micheloni, Perella, Pian dei Cunei, Prato Officioso, Pregi, San Martino, Vignale e Villa Oneto. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con accentuate variazioni altimetriche, che imprimono all’abitato, interessato da una forte crescita edilizia, un andamento plano-altimetrico vario. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, nei suoi elementi costitutivi evoca il territorio comunale: le tre fasce bianche che attraversano la verde pianura simboleggiano i torrenti Lavagna, Cicana e Barbaresco; la torre e lo sfondo richiamano la valle del Cicana e il cielo di Fontanabuona; il motto che sovrasta la torre è INTER VALLES AUGEO, ‘prospero tra le valli’, e ricorda che il comune è localizzato tra le due valli principali di Lavagna e Cicana, intersecate da infinite valli minori.

Storia

Sviluppatasi, nei secoli VIII e IX, attorno all’abbazia di San Colombano, fondata dai monaci benedettini di Bobbio, deriva la prima parte del toponimo dal culto dell’omonimo Santo, estesosi nella zona grazie alla presenza del cenobio; la specificazione “Certènoli”, che è il nome della località sede della rettoria ecclesiastica, va riportata al latino CERRETENULUM, avente il significato di ‘piccola associazione di cerri’. Possedimento dei Fieschi, conti di Lavagna, che, nella seconda metà del 1100, giurarono fedeltà a Genova, nei secoli XIV e XV fu travagliata dalle lotte tra le fazioni facenti capo alle potenti famiglie liguri e da quelle tra i Malaspina, i Fieschi e la repubblica marinara di Genova. Nella seconda metà del Seicento, a Calvari, fu ordita la cosiddetta congiura dei Torre contro il capoluogo provinciale, con l’intento di annettere la Liguria al Piemonte. Insorta, sul finire del XVIII secolo, contro i francesi, che furono scacciati dalla valle Fontanabuona, venne annessa al regno di Sardegna, nel 1815. Attiva fu la partecipazione alla lotta partigiana: nei suoi dintorni fu organizzato, durante la seconda guerra mondiale, il primo gruppo ligure della resistenza. Tra i monumenti figurano le parrocchiali di San Colombano, Romaggi, Camposasco, Certènoli e San Martino del Monte, in cui si possono ammirare pregevoli opere d’arte, del XVIII-XIX secolo.

Sviluppatasi, nei secoli VIII e IX, attorno all’abbazia di San Colombano, fondata dai monaci benedettini di Bobbio, deriva la prima parte del toponimo dal culto dell’omonimo Santo, estesosi nella zona grazie alla presenza del cenobio; la specificazione “Certènoli”, che è il nome della località sede della rettoria ecclesiastica, va riportata al latino CERRETENULUM, avente il significato di ‘piccola associazione di cerri’. Possedimento dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=FIESCHI'>Fieschi</a>, conti di Lavagna, che, nella seconda metà del 1100, giurarono fedeltà a Genova, nei secoli XIV e XV fu travagliata dalle lotte tra le fazioni facenti capo alle potenti famiglie liguri e da quelle tra i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=MALASPINA'>Malaspina</a>, i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=FIESCHI'>Fieschi</a> e la <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=REPUBBLICAMARINARADIGENOVA'>repubblica marinara di Genova</a>. Nella seconda metà del Seicento, a Calvari, fu ordita la cosiddetta congiura dei Torre contro il capoluogo provinciale, con l’intento di annettere la Liguria al Piemonte. Insorta, sul finire del XVIII secolo, contro i francesi, che furono scacciati dalla valle Fontanabuona, venne annessa al regno di Sardegna, nel 1815. Attiva fu la partecipazione alla lotta partigiana: nei suoi dintorni fu organizzato, durante la seconda guerra mondiale, il primo gruppo ligure della resistenza. Tra i monumenti figurano le parrocchiali di San Colombano, Romaggi, Camposasco, Certènoli e San Martino del Monte, in cui si possono ammirare pregevoli opere d’arte, del XVIII-XIX secolo.

Economia

Nell’economia locale l’agricoltura conserva un ruolo importante: si producono cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uve e olive; è praticato anche l’allevamento di bovini, bufali, suini, ovini, caprini e avicoli. L’industria è costituita da aziende che operano nei comparti alimentare, edile, metalmeccanico, cantieristico-navale, della produzione e distribuzione di energia elettrica nonché della fabbricazione di mobili e articoli in plastica, in pelle e sportivi. È presente il servizio bancario; una rete distributiva, di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità, completa il panorama del terziario. Non dispone di strutture sociali degne di nota. Nelle scuole del posto si impartisce soltanto l’istruzione materna ed elementare; si può usufruire di una biblioteca per l’approfondimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno, mentre quelle sanitarie assicurano il solo servizio farmaceutico; per altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Nell’economia locale l’agricoltura conserva un ruolo importante: si producono cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uve e olive; è praticato anche l’allevamento di bovini, bufali, suini, ovini, caprini e avicoli. L’industria è costituita da aziende che operano nei comparti alimentare, edile, metalmeccanico, cantieristico-navale, della produzione e distribuzione di energia elettrica nonché della fabbricazione di mobili e articoli in plastica, in pelle e sportivi. È presente il servizio bancario; una rete distributiva, di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità, completa il panorama del terziario. Non dispone di strutture sociali degne di nota. Nelle scuole del posto si impartisce soltanto l’istruzione materna ed elementare; si può usufruire di una biblioteca per l’approfondimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno, mentre quelle sanitarie assicurano il solo servizio farmaceutico; per altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Relazioni

Oltre a non registrare un significativo movimento di turisti, è poco frequentata pure per lavoro, in quanto le sue attività produttive assorbono in prevalenza manodopera locale. I rapporti, in genere non rilevanti, con i comuni vicini, ai quali gli abitanti si rivolgono anche per esigenze scolastiche e per usufruire dei servizi non forniti sul posto, si intensificano in occasione di alcuni appuntamenti consueti; tra questi meritano di essere citati: la mostra di auto spider e cabriolet, dal titolo Stile libero, che si svolge a marzo; il Country style, a maggio; la Expò Fontanabuona, ad agosto-settembre, e la rassegna Geo, a ottobre. Il Patrono, San Colombano, viene festeggiato il 21 novembre.

Oltre a non registrare un significativo movimento di turisti, è poco frequentata pure per lavoro, in quanto le sue attività produttive assorbono in prevalenza manodopera locale. I rapporti, in genere non rilevanti, con i comuni vicini, ai quali gli abitanti si rivolgono anche per esigenze scolastiche e per usufruire dei servizi non forniti sul posto, si intensificano in occasione di alcuni appuntamenti consueti; tra questi meritano di essere citati: la mostra di auto spider e cabriolet, dal titolo Stile libero, che si svolge a marzo; il Country style, a maggio; la Expò Fontanabuona, ad agosto-settembre, e la rassegna Geo, a ottobre. Il Patrono, San Colombano, viene festeggiato il 21 novembre.

Località

Aveggio, Baranzuolo, Bavaggi, Calcinaia, Calvari, Camposasco, Carpenissone, Carruggio, Case Scoglio, Castelletti, Celesia, Certenoli, Chiesa Nuova, Cichero, Costa Romaggi, Ferreccio, Fregarie, Gnorecco, Mezzavalle, Micheloni, Otturaie, Perella, Pian dei Cunei, Prato Officioso, Pregi, Romaggi, San Colombano, San Martino, Vignale, Villa Oneto, Villagrande

Aveggio, Baranzuolo, Bavaggi, Calcinaia, Calvari, Camposasco, Carpenissone, Carruggio, Case Scoglio, Castelletti, Celesia, Certenoli, Chiesa Nuova, Cichero, Costa Romaggi, Ferreccio, Fregarie, Gnorecco, Mezzavalle, Micheloni, Otturaie, Perella, Pian dei Cunei, Prato Officioso, Pregi, Romaggi, San Colombano, San Martino, Vignale, Villa Oneto, Villagrande

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di San Colombano Certenoli rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.