Descrizione

Comune collinare, di origini medievali, la cui economia si basa soprattutto sull’agricoltura. I sambenedettesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono distribuiti tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, numerosissime case sparse e varie località. Il territorio, in cui sgorgano sorgenti di acque sulfuree, ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono i 1.350 metri di quota. L’abitato, situato in pendio, su un’altura, è interessato da una forte crescita edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è leggermente vario. Lo stemma comunale, argenteo, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura San Benedetto, vestito di azzurro, che impugna, con una mano, una croce potenziata; il Santo, ritto su una pianura erbosa, è accompagnato da due fregi curvilinei, rossi.

Comune collinare, di origini medievali, la cui economia si basa soprattutto sull’agricoltura. I sambenedettesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono distribuiti tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, numerosissime case sparse e varie località. Il territorio, in cui sgorgano sorgenti di acque sulfuree, ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono i 1.350 metri di quota. L’abitato, situato in pendio, su un’altura, è interessato da una forte crescita edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è leggermente vario. Lo stemma comunale, argenteo, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura San Benedetto, vestito di azzurro, che impugna, con una mano, una croce potenziata; il Santo, ritto su una pianura erbosa, è accompagnato da due fregi curvilinei, rossi.

Storia

Sorta intorno a un’abbazia benedettina fondata dai normanni, sul finire del secolo XI, nel corso del Quattrocento fu popolata da profughi albanesi, di cui ancora si conservano la lingua e le tradizioni. Il toponimo, che si richiama alla badia medievale, in albanese è Shen Bendhit. La specificazione “Ullano”, derivante dal personale latino AULANIUS, ripeterebbe, secondo alcuni, il nome di una località romana, le cui rovine si trovano attualmente nel territorio di Montalto Uffugo. Casale della baronia di Regina, fece parte del principato di Bisignano fino alla seconda metà del XVI secolo, quando fu venduta ai Cavalcanti. Passata in seguito ai Pignatelli e agli Spinelli di Tarsia, ebbe come ultimi feudatari i Marsico. Nel Settecento, per volontà del vescovo Rodotà, fu sede del collegio italo-albanese “Greco-Corsini”, istituito dal papa Clemente XII, per la formazione del clero di rito greco-cattolico, e successivamente trasferito a San Demetrio Corone. Con le riforme amministrative attuate dai francesi, all’inizio del XIX secolo, fu inclusa dapprima, quale università, nel cosiddetto governo di Montalto Uffugo e poi tra i comuni del circondario facenti capo a questa cittadina, assorbendo Marri. Tornata ai Borboni, all’indomani del congresso di Vienna, fu annessa al Regno d’Italia, col resto della regione. Verso la fine degli anni Venti, venne unita al territorio montaltese, da cui si staccò nel 1937, recuperando l’autonomia. Sotto il profilo storico-architettonico interessanti sono: la chiesa madre di San Benedetto abate, in cui si trovano un’urna cineraria romana e i busti marmorei di Clemente XII e del vescovo Felice Samuele Rodotà, nativo del luogo, e la chiesa della Madonna del Buon Consiglio, contenente, tra l’altro, una scultura lignea, del Settecento.

Sorta intorno a un’abbazia benedettina fondata dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=NORMANNI'>normanni</a>, sul finire del secolo XI, nel corso del Quattrocento fu popolata da profughi albanesi, di cui ancora si conservano la lingua e le tradizioni. Il toponimo, che si richiama alla badia medievale, in <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=ALBANESE'>albanese</a> è Shen Bendhit. La specificazione “Ullano”, derivante dal personale latino AULANIUS, ripeterebbe, secondo alcuni, il nome di una località romana, le cui rovine si trovano attualmente nel territorio di Montalto Uffugo. Casale della baronia di Regina, fece parte del principato di Bisignano fino alla seconda metà del XVI secolo, quando fu venduta ai Cavalcanti. Passata in seguito ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=PIGNATELLI'>Pignatelli</a> e agli Spinelli di Tarsia, ebbe come ultimi feudatari i Marsico. Nel Settecento, per volontà del vescovo Rodotà, fu sede del collegio italo-albanese “Greco-Corsini”, istituito dal papa Clemente XII, per la formazione del clero di rito greco-cattolico, e successivamente trasferito a San Demetrio Corone. Con le riforme amministrative attuate dai francesi, all’inizio del XIX secolo, fu inclusa dapprima, quale università, nel cosiddetto governo di Montalto Uffugo e poi tra i comuni del circondario facenti capo a questa cittadina, assorbendo Marri. Tornata ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=BORBONI'>Borboni</a>, all’indomani del congresso di Vienna, fu annessa al Regno d’<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=ITALIA'>Italia</a>, col resto della regione. Verso la fine degli anni Venti, venne unita al territorio montaltese, da cui si staccò nel 1937, recuperando l’autonomia. Sotto il profilo storico-architettonico interessanti sono: la chiesa madre di San Benedetto abate, in cui si trovano un’urna cineraria romana e i busti marmorei di Clemente XII e del vescovo Felice Samuele Rodotà, nativo del luogo, e la chiesa della Madonna del Buon Consiglio, contenente, tra l’altro, una scultura lignea, del Settecento.

Economia

Sul posto manca la stazione dei carabinieri, per cui le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, svolte dal sindaco. Si producono cereali, frumento, foraggi, ortaggi, olive, castagne, uva e altra frutta; è praticato anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L’industria è costituita da piccole aziende operanti nei comparti edile, lattiero-caseario e della fabbricazione di mobili. Non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario; una rete distributiva, di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità, completa il panorama del terziario. Non si segnalano strutture sociali degne di nota. Nelle scuole locali si impartisce l’istruzione obbligatoria; per l’arricchimento culturale si può usufruire della biblioteca comunale. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico.

Sul posto manca la stazione dei carabinieri, per cui le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, svolte dal sindaco. Si producono cereali, frumento, foraggi, ortaggi, olive, castagne, uva e altra frutta; è praticato anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L’industria è costituita da piccole aziende operanti nei comparti edile, lattiero-caseario e della fabbricazione di mobili. Non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario; una rete distributiva, di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità, completa il panorama del terziario. Non si segnalano strutture sociali degne di nota. Nelle scuole locali si impartisce l’istruzione obbligatoria; per l’arricchimento culturale si può usufruire della biblioteca comunale. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico.

Relazioni

Sebbene non registri un significativo movimento di turisti, offre a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni, gustando i semplici ma genuini prodotti del luogo e godendo di una suggestiva cornice paesaggistica. Intrattiene rapporti non molto intensi con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge per l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non disponibili sul posto. Tra gli appuntamenti consueti meritano di essere citate: le feste dell’Epifania e della Madonna del Buon Consiglio, il 6 gennaio e la prima domenica di maggio, e la fiera di luglio. Il Patrono, San Benedetto, si festeggia il 21 marzo.

Sebbene non registri un significativo movimento di turisti, offre a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni, gustando i semplici ma genuini prodotti del luogo e godendo di una suggestiva cornice paesaggistica. Intrattiene rapporti non molto intensi con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge per l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non disponibili sul posto. Tra gli appuntamenti consueti meritano di essere citate: le feste dell’Epifania e della Madonna del Buon Consiglio, il 6 gennaio e la prima domenica di maggio, e la fiera di luglio. Il Patrono, San Benedetto, si festeggia il 21 marzo.

Località

Marri, Piano dei Rossi

Marri, Piano dei Rossi

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di San Benedetto Ullano rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.