Descrizione
Comune rivierasco di origini medievali, la cui economia si basa sull’agricoltura, sull’industria e soprattutto sul turismo. I sambartolomeesi, con un indice di vecchiaia particolarmente elevato, sono distribuiti tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, numerose case sparse e le località Chiappa, Pairola, Molino del Fico, Richieri, Rocca e San Simone. Il territorio, classificato come collinare, presenta un profilo geometrico irregolare, con accentuate differenze di altitudine: si raggiungono i 487 metri di quota. L’abitato, che conserva pregevoli testimonianze del passato, non mostra segni di espansione edilizia; immerso in una suggestiva cornice paesaggistica, ha un andamento plano-altimetrico vario.
Storia
La sua storia, in cui mancano avvenimenti di particolare rilievo, è un tutt’uno con quella di Cervo, da cui venne separata soltanto verso la fine del XVIII secolo. Villa della podesteria cervese, si è chiamata San Bartolomeo del Cervo fino al 1968, quando assunse la denominazione attuale, la cui prima parte deriva dal nome del Santo Patrono. La specificazione “al Mare”, si riferisce chiaramente all’ubicazione dell’abitato. Assoggettata, nel secolo XI, alla signoria dei marchesi di Clavesana, nella seconda metà del 1100 passò sotto la giurisdizione di Diano Marina e successivamente sotto quella di Genova che, dopo la vittoria ottenuta sulla flotta pisana alla Meloria, sul finire del XIII secolo, si impadronì di buona parte della regione. Coinvolta nelle lotte che imperversarono nella zona, verso la fine del Settecento vide l’arrivo delle truppe napoleoniche, venendo poco dopo aggregata all’impero francese. A seguito del congresso di Vienna, del 1815, fu annessa al regno di Sardegna, insieme agli altri territori dell’ex repubblica di Genova. Nel 1923 fu unita a Diano Marina, recuperando l’autonomia amministrativa nel 1947. Gli elementi di maggior rilievo del patrimonio storico-artistico appartengono all’architettura sacra: la chiesa parrocchiale di San Bartolomeo, risalente al Duecento e profondamente rimaneggiata in tempi recenti, conserva un pregevole polittico cinquecentesco; il santuario della Madonna della Rovere, in cui si può ammirare un trittico, del XVI secolo, fu edificato nella prima metà del Cinquecento; la cappella di San Giacomo, a Chiappa, custodisce una pietra miliare, di epoca romana.
Economia
Va segnalata la presenza dell’azienda autonoma di soggiorno e turismo. Sul posto manca una stazione dei carabinieri, per cui le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, esercitate dal sindaco. L’economia locale, che non ha abbandonato l’agricoltura, si avvale, tra l’altro, della produzione di ortaggi, olive, uve, agrumi e altra frutta; diffusa è la floricoltura. L’industria è costituita da aziende operanti nei comparti alimentare, edile, metalmeccanico e dei materiali da costruzione. Il terziario si compone di una sviluppata rete commerciale e dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario. Tra le strutture sociali figura una casa di riposo. Nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione obbligatoria; manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Rilevante è la dotazione di strutture ricettive che, accanto alla ristorazione, offrono una vastissima possibilità di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il solo servizio farmaceutico; per altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.
Relazioni
Località balneare, registra un consistente movimento di turisti, cui offre la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni, gustando i piatti tipici della cucina sambartolomeese e godendo del clima mite e delle bellezze dell’ambiente naturale. È al centro di rapporti particolarmente intensi con i comuni vicini, grazie alle sue attività produttive e soprattutto allo sviluppo dell’indotto turistico, che consente un buon assorbimento di manodopera. Tuttavia i movimenti pendolari si verificano anche in senso contrario, a causa della mancanza sul posto di vari servizi, che costringe gli abitanti a rivolgersi alle località più fornite. Tra le manifestazioni tradizionali, che contribuiscono ad aumentare il flusso dei visitatori, meritano di essere citate: la fiera del 2 e 3 febbraio, in località Rovere, e la rassegna musicale “Giovani artisti”, a luglio. Il mercato settimanale si svolge il lunedì. La festa del Patrono, San Bartolomeo, viene celebrata il 24 agosto.
Località
Chiappa, Molino del Fico, Pairola, Richieri, Rocca, San Simone
Fondi europei 2021-2027
Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di San Bartolomeo al Mare rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.
- Popolazione 3.129
- Lat 43° 55' 40,17'' 43.92782500
- Long 8° 6' 4,60'' 8.10127778
- CAP 18016
- Prefisso 0183
- Codice ISTAT 008052
- Codice Catasto H763
- Altitudine slm 26 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: dal 15/11 al 31/03 per 10 ore/giorno C/1240 - Superficie 10.88 Km2
- Densità 287,59 ab/Km2
- Sismicità Zona 3s
- Alba 08:05
- Tramonto 16:53
- Valerio Urso
- Via XX Settembre, 1
- 18016 (IM) Liguria
- comunesanbart@legalmail.it
- info@sanbart.it
- www.comune.sanbartolomeoalmare.im.it
- 00088020086