Descrizione

Comune di pianura, di probabile origine medievale, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato un modesto tessuto industriale. La comunità dei salmouresi, che presenta un indice di vecchiaia nella media, vive oltre che nel capoluogo comunale, anche negli aggregati urbani minori di Sant'Antonio, che risulta essere il più popoloso, Bicocca, Bollina, Colombotto, Mellani e Valentino, nonché in un cospicuo numero di case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico ondulato, con variazioni altimetriche non molto accentuate, che partono da un minimo di 243 e arrivano a un massimo di 401 metri sul livello del mare. L'abitato sorge al margine di un altopiano alluvionale; il suo andamento plano-altimetrico è tipico pianeggiante.

Comune di pianura, di probabile origine medievale, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato un modesto tessuto industriale. La comunità dei salmouresi, che presenta un indice di vecchiaia nella media, vive oltre che nel capoluogo comunale, anche negli aggregati urbani minori di Sant'Antonio, che risulta essere il più popoloso, Bicocca, Bollina, Colombotto, Mellani e Valentino, nonché in un cospicuo numero di case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico ondulato, con variazioni altimetriche non molto accentuate, che partono da un minimo di 243 e arrivano a un massimo di 401 metri sul livello del mare. L'abitato sorge al margine di un altopiano alluvionale; il suo andamento plano-altimetrico è tipico pianeggiante.

Storia

Il toponimo compare nella documentazione medievale con “Sarmatorius” e “Sarmadorius”, alla cui origine è da vedersi un sintagma del tipo “vicus Sarmatorius”, nel valore di ‘paese proprio dei Sarmati'. Poche sono le notizie relative alle prime vicende storiche del borgo e incerte sono anche le sue origini: l'unico documento certo che attesta la sua esistenza è un atto del 901, con cui il vescovo di Asti viene investito dall'imperatore Ludovico III delle valli Maira, Grana e Stura. Nel 1343 viene concessa in feudo dalla regina Giovanna d'Angiò a Francesco Bollero; solo due secoli dopo passa, con titolo comitale, ai Tesauro, che vi fanno erigere, all'inzio del Seicento, la bella parrocchiale. Poche sono le testimonianze storico-architettoniche degne di nota: tra queste spicca la parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo, ampliata nel 1905 con l'avanzamento della facciata, e un palazzo adibito a dimora estiva, costituito da un lungo corpo di fabbrica a due piani coronato, nella parte centrale, da un attico triangolare.

Il toponimo compare nella documentazione medievale con “Sarmatorius” e “Sarmadorius”, alla cui origine è da vedersi un sintagma del tipo “vicus Sarmatorius”, nel valore di ‘paese proprio dei Sarmati'. Poche sono le notizie relative alle prime vicende storiche del borgo e incerte sono anche le sue origini: l'unico documento certo che attesta la sua esistenza è un atto del 901, con cui il vescovo di Asti viene investito dall'imperatore Ludovico III delle valli Maira, Grana e Stura. Nel 1343 viene concessa in feudo dalla regina Giovanna d'Angiò a Francesco Bollero; solo due secoli dopo passa, con titolo comitale, ai Tesauro, che vi fanno erigere, all'inzio del Seicento, la bella parrocchiale. Poche sono le testimonianze storico-architettoniche degne di nota: tra queste spicca la parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo, ampliata nel 1905 con l'avanzamento della facciata, e un palazzo adibito a dimora estiva, costituito da un lungo corpo di fabbrica a due piani coronato, nella parte centrale, da un attico triangolare.

Economia

Non è sede di altri uffici all'infuori di quelli deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali e, mancando sul posto la stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all'occorrenza, svolte dal sindaco. Nell'economia locale il settore primario conserva un ruolo importante: si producono cereali, frumento, ortaggi, foraggi (tra cui la saggina, usata nella fabbricazione di scope e spazzole), uva e altra frutta; si pratica anche l'allevamento di bovini, suini e avicoli. Il tessuto industriale è rappresentato da piccole imprese operanti nei comparti dell'estrazione di sabbia, ghiaia e argilla, dei prodotti genericamente alimentari, della lavorazione del legno, della carta, della fabbricazione di articoli in gomma e in plastica, dei materiali da costruzione, delle macchine per l'agricoltura, delle parti e accessori per autoveicoli, dell'industria metallurgica ed edile. Modesta è la presenza del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario; la rete distributiva è comunque sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non dispone di strutture di una certa rilevanza: sociali, sportive e per il tempo libero. Nelle scuole del posto è possibile frequentare solo le classi materne ed elementari. Carente è anche la dotazione di strutture per l'arricchimento culturale, come biblioteche, musei, pinacoteche, eccetera. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. L'assenza della farmacia costringe i salmouresi a rivolgersi altrove anche per i servizi sanitari di base.

Non è sede di altri uffici all'infuori di quelli deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali e, mancando sul posto la stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all'occorrenza, svolte dal sindaco. Nell'economia locale il settore primario conserva un ruolo importante: si producono cereali, frumento, ortaggi, foraggi (tra cui la saggina, usata nella fabbricazione di scope e spazzole), uva e altra frutta; si pratica anche l'allevamento di bovini, suini e avicoli. Il tessuto industriale è rappresentato da piccole imprese operanti nei comparti dell'estrazione di sabbia, ghiaia e argilla, dei prodotti genericamente alimentari, della lavorazione del legno, della carta, della fabbricazione di articoli in gomma e in plastica, dei materiali da costruzione, delle macchine per l'agricoltura, delle parti e accessori per autoveicoli, dell'industria metallurgica ed edile. Modesta è la presenza del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario; la rete distributiva è comunque sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non dispone di strutture di una certa rilevanza: sociali, sportive e per il tempo libero. Nelle scuole del posto è possibile frequentare solo le classi materne ed elementari. Carente è anche la dotazione di strutture per l'arricchimento culturale, come biblioteche, musei, pinacoteche, eccetera. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. L'assenza della farmacia costringe i salmouresi a rivolgersi altrove anche per i servizi sanitari di base.

Relazioni

Anche se la penuria di strutture e servizi atti a rendere gradevoli la sosta o il soggiorno penalizzano la sua capacità di attrazione, è pur vero che la cordialità dei suoi abitanti e l'integrità dell'ambiente naturale che la circonda costituiscono un'efficace motivo di richiamo. Intrattiene rapporti non molto intensi con i comuni del circondario, ai quali la popolazione si rivolge per lavoro, dato che il suo sviluppo economico non è tale da consentire l'assorbimento di parecchia manodopera. Ha altresì rapporti per gli scambi commerciali, il completamento degli studi scolastici, l'espletamento di pratiche burocratiche e servizi in genere. Non si registrano significative manifestazioni culturali o ricreative, come quelle che potrebbero allietare il borgo e richiamare visitatori dai dintorni. La festa del Patrono, Sant'Eusebio, si celebra il 2 agosto.

Anche se la penuria di strutture e servizi atti a rendere gradevoli la sosta o il soggiorno penalizzano la sua capacità di attrazione, è pur vero che la cordialità dei suoi abitanti e l'integrità dell'ambiente naturale che la circonda costituiscono un'efficace motivo di richiamo. Intrattiene rapporti non molto intensi con i comuni del circondario, ai quali la popolazione si rivolge per lavoro, dato che il suo sviluppo economico non è tale da consentire l'assorbimento di parecchia manodopera. Ha altresì rapporti per gli scambi commerciali, il completamento degli studi scolastici, l'espletamento di pratiche burocratiche e servizi in genere. Non si registrano significative manifestazioni culturali o ricreative, come quelle che potrebbero allietare il borgo e richiamare visitatori dai dintorni. La festa del Patrono, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=SANTEUSEBIO'>Sant'Eusebio</a>, si celebra il 2 agosto.

Località

Mellani, Sant'Antonino, Valentino

Mellani, Sant'Antonino, Valentino

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Salmour rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.