Descrizione

Città costiera di origine antica, con un apparato produttivo molto dinamico e differenziato, in cui convivono attività tradizionali, quali l'agricoltura e la pesca, un'industria fiorente e un vivace terziario. I salernitani, il cui indice di vecchiaia è nella media, sono raggruppati quasi interamente nel capoluogo comunale, dal quale si propagano minuscoli aggregati urbani e numerose località (Brignano Superiore, Casa Rocco D'Amato, Fuorni, Lamia, Ostaglio, Piegolelle-San Bartolomeo, San Nicola e Scavata). La parte moderna dell'abitato si distende lungo la costa bassa e sabbiosa, risalendo poi le pendici delle colline retrostanti fino al nucleo più antico, dominato dalle rovine del castello, da cui si gode un panorama incantevole; la vicenda storica della città dall'età romana all'ultimo dopoguerra è resa quindi tangibile dalla distribuzione delle case in tre complessi di epoche diverse. Il territorio comunale, classificato collinare, è delimitato ad oriente da un anfiteatro di rilevi, coperti di lussureggianti pinete miste a latifoglie. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, è "troncato": nella parte superiore, azzurra, è raffigurato San Matteo a mezzobusto vestito di rosso e di verde, con la mano sinistra sulle pagine del Vangelo e una penna d'oca nella mano destra; nella parte inferiore si alternano fasce rosse e d'oro.  

Città costiera di origine antica, con un apparato produttivo molto dinamico e differenziato, in cui convivono attività tradizionali, quali l'agricoltura e la pesca, un'industria fiorente e un vivace terziario. I salernitani, il cui indice di vecchiaia è nella media, sono raggruppati quasi interamente nel capoluogo comunale, dal quale si propagano minuscoli aggregati urbani e numerose località (Brignano Superiore, Casa Rocco D'Amato, Fuorni, Lamia, Ostaglio, Piegolelle-San Bartolomeo, San Nicola e Scavata). La parte moderna dell'abitato si distende lungo la costa bassa e sabbiosa, risalendo poi le pendici delle colline retrostanti fino al nucleo più antico, dominato dalle rovine del castello, da cui si gode un panorama incantevole; la vicenda storica della città dall'età romana all'ultimo dopoguerra è resa quindi tangibile dalla distribuzione delle case in tre complessi di epoche diverse. Il territorio comunale, classificato collinare, è delimitato ad oriente da un anfiteatro di rilevi, coperti di lussureggianti pinete miste a latifoglie. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, è "troncato": nella parte superiore, azzurra, è raffigurato San Matteo a mezzobusto vestito di rosso e di verde, con la mano sinistra sulle pagine del Vangelo e una penna d'oca nella mano destra; nella parte inferiore si alternano fasce rosse e d'oro.  

Storia

Il toponimo deriva dal latino classico SALERNUM, a sua volta riconducibile al prelatino SAL 'canale', con l'aggiunta del suffisso -ERN. Secoli di storia le conferiscono un aspetto suggestivo e affascinante, anche se incerte rimangono le sue origini -sulla base dei ritrovamenti si ipotizza l'esistenza di un insediamento etrusco-campano. Passata attraverso la fine della dominazione etrusca e l'inizio di quella greca, divenne una colonia romana nel 194 a.C. con lo scopo di sorvegliare i turbolenti picentini e conobbe un lungo periodo di prosperità. Conquistata poi dai longobardi nel 646, fu annessa al ducato di Benevento. Nell'839 divenne la capitale del principato indipendente di Salerno e come tale riuscì ad aumentare man mano la propria importanza politica ed economica, dando vita ad un'illustre scuola medica, la più antica istituzione medievale per l'esercizio e l'insegnamento della medicina in Occidente. Sotto il dominio svevo ed angioino cominciò a decadere mentre aumentava il prestigio di Napoli; conobbe in seguito il dominio dei Colonna, degli Orsini, dei Sanseverino e dei Grimaldi. In epoca risorgimentale partecipò ai moti rivoluzionari del Cilento (1828) e nel 1944 fu sede del Regio Governo dell'Italia occupata dagli alleati. Fra i monumenti spiccano il castello longobardo, d'impianto bizantino, il duomo romanico dedicato a San Matteo, con portale in bronzo fuso a Costantinopoli, cripta barocca e portico arabo-normanno, le chiese romaniche di San Benedetto e del Crocifisso, quella di San Giorgio, con affreschi di Francesco Solimena, la chiesa di San Pietro a Corte, con originale campanile del XII secolo, e quella cinquecentesca dell'Annunziata. Particolarmente interessante l'area archeologica di Fratte, con i resti dell'antico abitato, una necropoli etrusco-sannitica e canalizzazioni romane.

Il toponimo deriva dal latino classico SALERNUM, a sua volta riconducibile al prelatino SAL 'canale', con l'aggiunta del suffisso -ERN. Secoli di storia le conferiscono un aspetto suggestivo e affascinante, anche se incerte rimangono le sue origini -sulla base dei ritrovamenti si ipotizza l'esistenza di un insediamento <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=ETRUSCO'>etrusco</a>-campano. Passata attraverso la fine della dominazione <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=ETRUSCA'>etrusca</a> e l'inizio di quella <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=GRECA'>greca</a>, divenne una colonia romana nel 194 a.C. con lo scopo di sorvegliare i turbolenti <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=PICENTINI'>picentini</a> e conobbe un lungo periodo di prosperità. Conquistata poi dai longobardi nel 646, fu annessa al ducato di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=BENEVENTO'>Benevento</a>. Nell'839 divenne la capitale del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=PRINCIPATO'>principato</a> indipendente di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=SALERNO'>Salerno</a> e come tale riuscì ad aumentare man mano la propria importanza politica ed economica, dando vita ad un'illustre scuola medica, la più antica istituzione medievale per l'esercizio e l'insegnamento della medicina in Occidente. Sotto il dominio <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=SVEVO'>svevo</a> ed <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=ANGIOINO'>angioino</a> cominciò a decadere mentre aumentava il prestigio di Napoli; conobbe in seguito il dominio dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=COLONNA'>Colonna</a>, degli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=ORSINI'>Orsini</a>, dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=SANSEVERINO'>Sanseverino</a> e dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=GRIMALDI'>Grimaldi</a>. In epoca risorgimentale partecipò ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=MOTIRIVOLUZIONARIDELCILENTO'>moti rivoluzionari del Cilento</a> (1828) e nel 1944 fu sede del Regio Governo dell'Italia occupata dagli alleati. Fra i monumenti spiccano il castello <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=LONGOBARDO'>longobardo</a>, d'impianto <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=BIZANTINO'>bizantino</a>, il duomo romanico dedicato a San Matteo, con portale in bronzo fuso a Costantinopoli, cripta barocca e portico <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=ARABO'>arabo</a>-<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=NORMANNO'>normanno</a>, le chiese romaniche di San Benedetto e del Crocifisso, quella di San Giorgio, con affreschi di Francesco Solimena, la chiesa di San Pietro a Corte, con originale campanile del XII secolo, e quella cinquecentesca dell'Annunziata. Particolarmente interessante l'area archeologica di Fratte, con i resti dell'antico abitato, una necropoli etrusco-sannitica e canalizzazioni romane.

Economia

Le attività tradizionali della pesca e dell'agricoltura, rivolta alla produzione di cereali, ortaggi, frutta e tabacco, mantengono tuttora un posto di rilievo nell'economia locale, accanto al solido apparato industriale -imprese alimentari, tessili, metalmeccaniche e della ceramica-, e alla robusta rete distributiva, che favorisce e sostiene il turismo. Il ricco complesso delle infrastrutture si accompagna a una grande disponibilità di servizi: per quanto riguarda la cultura e l'istruzione sono presenti svariate biblioteche, tre prestigiosi musei e quasi tutti gli istituti di istruzione secondaria di secondo grado, senza contare le numerose facoltà dell'Università degli Studi di Salerno (economia e commercio, giurisprudenza, ingegneria, lettere e filosofia, magistero e farmacia). Variegate e molto qualificate sono anche l'offerta di strutture ricettive e l'assistenza sanitaria.  

Le attività tradizionali della pesca e dell'agricoltura, rivolta alla produzione di cereali, ortaggi, frutta e tabacco, mantengono tuttora un posto di rilievo nell'economia locale, accanto al solido apparato industriale -imprese alimentari, tessili, metalmeccaniche e della ceramica-, e alla robusta rete distributiva, che favorisce e sostiene il turismo. Il ricco complesso delle infrastrutture si accompagna a una grande disponibilità di servizi: per quanto riguarda la cultura e l'istruzione sono presenti svariate biblioteche, tre prestigiosi musei e quasi tutti gli istituti di istruzione secondaria di secondo grado, senza contare le numerose facoltà dell'Università degli Studi di Salerno (economia e commercio, giurisprudenza, ingegneria, lettere e filosofia, magistero e farmacia). Variegate e molto qualificate sono anche l'offerta di strutture ricettive e l'assistenza sanitaria.  

Relazioni

Celebre per le sue memorie storico-architettoniche e come meta di piacevoli soggiorni estivi, ospita svariate manifestazioni di grande spessore culturale e impegno organizzativo: la stagione teatrale (novembre-maggio), la manifestazione "Salerno porte aperte", con visite ai monumenti cittadini solitamente chiusi, un concorso ippico internazionale (giugno), l'"Estate salernitana", il premio nazionale di cabaret intitolato al personaggio di Charlot (luglio-agosto), la "Maratona dei templi" (settembre) e la rassegna di spettacoli "Aria di Natale". La festa del Patrono San Matteo si celebra il 21 settembre. È gemellata dal 1962 con la città di Kos (Grecia).

Celebre per le sue memorie storico-architettoniche e come meta di piacevoli soggiorni estivi, ospita svariate manifestazioni di grande spessore culturale e impegno organizzativo: la stagione teatrale (novembre-maggio), la manifestazione "Salerno porte aperte", con visite ai monumenti cittadini solitamente chiusi, un concorso ippico internazionale (giugno), l'"Estate salernitana", il premio nazionale di cabaret intitolato al personaggio di Charlot (luglio-agosto), la "Maratona dei templi" (settembre) e la rassegna di spettacoli "Aria di Natale". La festa del Patrono San Matteo si celebra il 21 settembre. È gemellata dal 1962 con la città di Kos (Grecia).

Località

Altimare, Bottiglieri, Brignano Superiore, Casa Concilio, Casa Manzo, Casa Polla, Casa Rocco D'Amato, Case De Rosa, Case Incarto, Case Martini, Fuorni, Lamia, Ostaglio, Piegolelle, San Bartolomeo, San Leonardo, San Nicola, Santa Maria del Campo, Scavata, Sordina

Altimare, Bottiglieri, Brignano Superiore, Casa Concilio, Casa Manzo, Casa Polla, Casa Rocco D'Amato, Case De Rosa, Case Incarto, Case Martini, Fuorni, Lamia, Ostaglio, Piegolelle, San Bartolomeo, San Leonardo, San Nicola, Santa Maria del Campo, Scavata, Sordina

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Salerno rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.