Descrizione

Centro di montagna, di antica origine, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato l'industria e il turismo. La comunità dei salesi ha un indice di vecchiaia nella media e risiede quasi tutta nel capoluogo comunale, contiguo alla località di Marone del comune omonimo; il resto della popolazione è distribuito tra numerose case sparse e il nucleo abitato di Presso. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni di quota abbastanza accentuate: in alcuni punti la differenza tra l'altitudine minima e quella massima è di circa mille metri. L'abitato, che fa registrare segni di espansione edilizia, mostra un andamento plano-altimetrico vario. Lo stemma comunale, troncato, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura un albero verde in campo argenteo e, su sfondo rosso, una barca che naviga nelle azzurre acque del mare.

Centro di montagna, di antica origine, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato l'industria e il turismo. La comunità dei salesi ha un indice di vecchiaia nella media e risiede quasi tutta nel capoluogo comunale, contiguo alla località di Marone del comune omonimo; il resto della popolazione è distribuito tra numerose case sparse e il nucleo abitato di Presso. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni di quota abbastanza accentuate: in alcuni punti la differenza tra l'altitudine minima e quella massima è di circa mille metri. L'abitato, che fa registrare segni di espansione edilizia, mostra un andamento plano-altimetrico vario. Lo stemma comunale, troncato, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura un albero verde in campo argenteo e, su sfondo rosso, una barca che naviga nelle azzurre acque del mare.

Storia

Abitata fin da epoca romana, come testimoniato dall'etimologia dei toponimi di alcune località e dal rinvenimento di vari reperti archeologici, deriva la prima parte del nome dal termine longobardo "sala", con cui si designava l'edificio padronale della "curtis", o dal latino SALIS, 'sale'; la seconda, invece, è un diminutivo della voce prelatina MARRA, avente il significato di 'terreno acquitrinoso'. Dotata di fortificazioni, nel Medioevo fu al centro della vasta opera di bonifica che i monaci benedettini intrapresero in tutta la zona, con conseguente miglioramento delle condizioni di vita della popolazione. A lungo feudo dei Martinengo, rimase sotto il dominio visconteo fino al 1427, quando entrò a far parte dei possedimenti della Repubblica veneta, che le concesse particolari privilegi. La storia successiva alla caduta della Serenissima, sul finire del XVIII secolo, non si discosta da quella del resto della provincia. Tra i monumenti figurano: la settecentesca parrocchiale di San Zenone, eretta, a croce greca, sul luogo della precedente; le chiese di Sant'Antonio Abate e San Vincenzo Ferreri, a Marasino; il santuario della Madonna della Neve, in località Gandizzano; la cinquecentesca chiesa della Disciplina di San Pietro, a Curetto; la chiesa di San Giovanni Battista, a Conche; la villa Martinengo-Villagana, della fine del XVI secolo; le case Giugni, Mazzucchelli e Turla Tacchini, del Cinquecento; quelle dei Richieri-Zirotti, dei Negroni, dei Belotti, degli Sbardolini, dei Cozzoli e dei Tempini nonché l'antico albergo della Posta.

Abitata fin da epoca romana, come testimoniato dall'etimologia dei toponimi di alcune località e dal rinvenimento di vari reperti archeologici, deriva la prima parte del nome dal termine <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LONGOBARDO'>longobardo</a> "sala", con cui si designava l'edificio padronale della "curtis", o dal latino SALIS, 'sale'; la seconda, invece, è un diminutivo della voce prelatina MARRA, avente il significato di 'terreno acquitrinoso'. Dotata di fortificazioni, nel Medioevo fu al centro della vasta opera di bonifica che i monaci benedettini intrapresero in tutta la zona, con conseguente miglioramento delle condizioni di vita della popolazione. A lungo feudo dei Martinengo, rimase sotto il dominio visconteo fino al 1427, quando entrò a far parte dei possedimenti della Repubblica veneta, che le concesse particolari privilegi. La storia successiva alla caduta della Serenissima, sul finire del XVIII secolo, non si discosta da quella del resto della provincia. Tra i monumenti figurano: la settecentesca parrocchiale di San Zenone, eretta, a croce greca, sul luogo della precedente; le chiese di Sant'Antonio Abate e San Vincenzo Ferreri, a Marasino; il santuario della Madonna della Neve, in località Gandizzano; la cinquecentesca chiesa della Disciplina di San Pietro, a Curetto; la chiesa di San Giovanni Battista, a Conche; la villa Martinengo-Villagana, della fine del XVI secolo; le case Giugni, Mazzucchelli e Turla Tacchini, del Cinquecento; quelle dei Richieri-Zirotti, dei Negroni, dei Belotti, degli Sbardolini, dei Cozzoli e dei Tempini nonché l'antico albergo della Posta.

Economia

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede della Comunità montana. Il sindaco svolge, all'occorrenza, anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza, mancando sul posta una stazione dei carabinieri. L'economia locale non ha abbandonato l'agricoltura, basata su coltivazioni di cereali, vigneti, oliveti e frutteti; è praticato anche l'allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L'industria è rappresentata da più aziende che operano nei comparti alimentare, chimico, edile, elettrico, metalmeccanico, tessile, dell'abbigliamento e del legno; a queste si affiancano fabbriche di mobili, di articoli in pelle, della gomma nonché di macchine per l'agricoltura e la silvicoltura. Il terziario si compone di una discreta rete distributiva e dell'insieme dei servizi, che comprendono l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria. Tra le strutture sociali si registra la presenza di una casa di riposo. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell'obbligo; per l'approfondimento culturale si può usufruire di una biblioteca. Buona è la dotazione di strutture ricettive, che offrono un'ampia possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. Tra i servizi sanitari è assicurato quello farmaceutico (per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove).

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede della Comunità montana. Il sindaco svolge, all'occorrenza, anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza, mancando sul posta una stazione dei carabinieri. L'economia locale non ha abbandonato l'agricoltura, basata su coltivazioni di cereali, vigneti, oliveti e frutteti; è praticato anche l'allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L'industria è rappresentata da più aziende che operano nei comparti alimentare, chimico, edile, elettrico, metalmeccanico, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a>, dell'abbigliamento e del legno; a queste si affiancano fabbriche di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=MOBILI'>mobili</a>, di articoli in pelle, della gomma nonché di macchine per l'agricoltura e la silvicoltura. Il terziario si compone di una discreta rete distributiva e dell'insieme dei servizi, che comprendono l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria. Tra le strutture sociali si registra la presenza di una casa di riposo. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell'obbligo; per l'approfondimento culturale si può usufruire di una biblioteca. Buona è la dotazione di strutture ricettive, che offrono un'ampia possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. Tra i servizi sanitari è assicurato quello farmaceutico (per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove).

Relazioni

Meta di un significativo movimento di turisti, attratti dalle bellezze dell'ambiente naturale, arricchito dalla presenza del lago d'Iseo, e dalla possibilità di praticarvi il parapendio, è abbastanza frequentata anche per lavoro, grazie alle sue attività produttive, che consentono un buon assorbimento di manodopera. I rapporti, alquanto rilevanti, con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge per l'istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti localmente, si intensificano in occasione di alcuni eventi ricorrenti; tra questi meritano di essere citate alcune manifestazioni che si svolgono ad agosto, quali: la fiera agricolo-artigianale del Sebino e della Val Camonica e il concorso per la zucca più grande, denominato "Zuccolandia". La festa del Patrono, San Zenone, si celebra il 12 aprile.

Meta di un significativo movimento di turisti, attratti dalle bellezze dell'ambiente naturale, arricchito dalla presenza del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LAGODISEO'>lago d'Iseo</a>, e dalla possibilità di praticarvi il parapendio, è abbastanza frequentata anche per lavoro, grazie alle sue attività produttive, che consentono un buon assorbimento di manodopera. I rapporti, alquanto rilevanti, con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge per l'istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti localmente, si intensificano in occasione di alcuni eventi ricorrenti; tra questi meritano di essere citate alcune manifestazioni che si svolgono ad agosto, quali: la fiera agricolo-artigianale del Sebino e della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VALCAMONICA'>Val Camonica</a> e il concorso per la zucca più grande, denominato "Zuccolandia". La festa del Patrono, San Zenone, si celebra il 12 aprile.

Località

Lago d'Iseo, Presso

Lago d'Iseo, Presso

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Sale Marasino rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.