Descrizione

Comune collinare, di origine antichissima, che affonda le sue radici addirittura nella preistoria, come si desume dai numerosi reperti archeologici; ha un’economia basata sull’attività agricola. Gli erulesi, che hanno un indice di vecchiaia superiore alla media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce nei nuclei urbani minori di Cabrana, Sa Inistra, Sa Mela, San Giuseppe, Tettile nonché in un discreto numero di case sparse. Il territorio, di natura geologica granitica e trachitica, ricoperto in parte dalla macchia mediterranea e rifugio di alcune varietà di selvaggina quali cinghiali, pernici e lepri, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono i 678 metri di quota. L’abitato si adagia su un lento declivio digradante verso la piana del Coghinas; il suo andamento plano-altimetrico è tipico collinare.

Comune collinare, di origine antichissima, che affonda le sue radici addirittura nella preistoria, come si desume dai numerosi reperti archeologici; ha un’economia basata sull’attività agricola. Gli erulesi, che hanno un indice di vecchiaia superiore alla media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce nei nuclei urbani minori di Cabrana, Sa Inistra, Sa Mela, San Giuseppe, Tettile nonché in un discreto numero di case sparse. Il territorio, di natura geologica granitica e trachitica, ricoperto in parte dalla macchia mediterranea e rifugio di alcune varietà di selvaggina quali cinghiali, pernici e lepri, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono i 678 metri di quota. L’abitato si adagia su un lento declivio digradante verso la piana del Coghinas; il suo andamento plano-altimetrico è tipico collinare.

Storia

Il suo territorio fu sede di insediamenti umani sin dal neolitico recente (3500-2800 a.C.). Mancano, tuttavia, notizie certe sia sulla sua fondazione, sia sulla sua storia più antica. Certo è, invece, che durante il Medioevo, fece parte della curatoria di Anglona, nel Giudicato di Logudoro. Passò poi ai Doria e ai feudatari spagnoli dei Pimentel e dei Tellez Giron. Durante quei secoli il territorio subì dei forti spopolamenti, dovuti principalmente ai continui attacchi da parte di eserciti nemici e di pirati provenienti dall’Africa settentrionale. Dopo essere stata liberata dal feudalesimo, venne inglobata nel vicino comune di Perfugas, da cui si è distaccata, acquisendo piena autonomia amministrativa, solamente nel 1988. È, infatti, uno dei comuni più giovani d’Italia. Dal punto di vista linguistico presenta un’anomalia: pur facendo parte dell’Anglona, vi è parlato il gallurese invece del logudorese. Tra le vestigia del suo antichissimo passato figurano: le tombe del tipo a domus de janas di Bulgunis e Su Bullone; i nuraghi Erula, Soggiu, Nuragheddu, Pubattu, Sa Toa e Ispiene; la chiesa campestre dedicata a Santa Vittoria di Gavazana, costruita in trachite rossa nel XII secolo.

Il suo territorio fu sede di insediamenti umani sin dal <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=NEOLITICO'>neolitico</a> recente (3500-2800 a.C.). Mancano, tuttavia, notizie certe sia sulla sua fondazione, sia sulla sua storia più antica. Certo è, invece, che durante il Medioevo, fece parte della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=CURATORIA'>curatoria</a> di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=ANGLONA'>Anglona</a>, nel <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=GIUDICATODILOGUDORO'>Giudicato di Logudoro</a>. Passò poi ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=DORIA'>Doria</a> e ai feudatari spagnoli dei Pimentel e dei Tellez Giron. Durante quei secoli il territorio subì dei forti spopolamenti, dovuti principalmente ai continui attacchi da parte di eserciti nemici e di pirati provenienti dall’Africa settentrionale. Dopo essere stata liberata dal feudalesimo, venne inglobata nel vicino comune di Perfugas, da cui si è distaccata, acquisendo piena autonomia amministrativa, solamente nel 1988. È, infatti, uno dei comuni più giovani d’Italia. Dal punto di vista linguistico presenta un’anomalia: pur facendo parte dell’<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=ANGLONA'>Anglona</a>, vi è parlato il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=GALLURESE'>gallurese</a> invece del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=LOGUDORESE'>logudorese</a>. Tra le vestigia del suo antichissimo passato figurano: le tombe del tipo a <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=DOMUSDEJANAS'>domus de janas</a> di Bulgunis e Su Bullone; i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=NURAGHI'>nuraghi</a> Erula, Soggiu, Nuragheddu, Pubattu, Sa Toa e Ispiene; la chiesa campestre dedicata a Santa Vittoria di Gavazana, costruita in trachite rossa nel XII secolo.

Economia

Dal punto di vista burocratico non si registrano particolari strutture: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle connesse al funzionamento dell’ufficio postale e del municipio. Sul posto manca la stazione dei carabinieri, per cui le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, esercitate dal sindaco. Il quadro economico non è dei più floridi: esso risente dell’impronta rurale della zona, con un’agricoltura basata in prevalenza sulla coltivazione di foraggio, cereali, ortaggi, foraggi, viti, ulivi, frutteti e sull’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L’industria è scarsamente sviluppata: le poche aziende presenti operano nei soli comparti alimentare ed edile. Modesta è anche la presenza del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario, ma la rete distributiva è comunque sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della popolazione. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le scuole locali assicurano la frequenza delle classi materne ed elementari. Manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono la sola possibilità di ristorazione. A livello sanitario manca, sul posto, ogni tipo di struttura.

Dal punto di vista burocratico non si registrano particolari strutture: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle connesse al funzionamento dell’ufficio postale e del municipio. Sul posto manca la stazione dei carabinieri, per cui le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, esercitate dal sindaco. Il quadro economico non è dei più floridi: esso risente dell’impronta rurale della zona, con un’agricoltura basata in prevalenza sulla coltivazione di foraggio, cereali, ortaggi, foraggi, viti, ulivi, frutteti e sull’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L’industria è scarsamente sviluppata: le poche aziende presenti operano nei soli comparti alimentare ed edile. Modesta è anche la presenza del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario, ma la rete distributiva è comunque sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della popolazione. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le scuole locali assicurano la frequenza delle classi materne ed elementari. Manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono la sola possibilità di ristorazione. A livello sanitario manca, sul posto, ogni tipo di struttura.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete di maggior afflusso turistico, offre a quanti vi si rechino la possibilità di effettuare interessanti escursioni nei dintorni, di raggiungere facilmente il Lago del Coghinas e di gustare i tradizionali prodotti della gastronomia locale. Tra le manifestazioni meritano di essere citate: la festa di San Giuseppe, il primo maggio; la festa di San Giovanni con pranzo tipico gallurese, il 24 giugno; la festa dei giovani e della Madonna, a ottobre. La festa patronale, in onore del Cuore Immacolato di Maria, si celebra l’ultima domenica di maggio.

Sebbene non figuri tra le mete di maggior afflusso turistico, offre a quanti vi si rechino la possibilità di effettuare interessanti escursioni nei dintorni, di raggiungere facilmente il Lago del Coghinas e di gustare i tradizionali prodotti della gastronomia locale. Tra le manifestazioni meritano di essere citate: la festa di San Giuseppe, il primo maggio; la festa di San Giovanni con pranzo tipico <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=GALLURESE'>gallurese</a>, il 24 giugno; la festa dei giovani e della Madonna, a ottobre. La festa patronale, in onore del Cuore Immacolato di Maria, si celebra l’ultima domenica di maggio.

Località

Fondi europei 2021-2027

Comune di Erula in "phasing-in", appartenente, cioè, a quelle aree che -già comprese nell'Obiettivo 1 nel periodo di programmazione comunitaria 2000-2006- nel nuovo ciclo di programmazione 2007-2013, grazie ai progressi economici compiuti, passano nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione" e sono oggetto di finanziamenti speciali in virtù del loro precedente status di territori Obiettivo 1. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.