Descrizione

Comune collinare, di probabili origini medievali, in cui piccole imprese a carattere artigianale sono affiancate da una moderata attività agricola. I roppolesi, con un indice di vecchiaia particolarmente elevato, vivono oltre che nel capoluogo comunale, anche in varie località, aggregati urbani minori nonché numerose case sparse. Le estreme propaggini collinari della Serra, occupano gran parte del territorio che presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate. Nella parte occidentale ameni poggi, ricoperti da una folta vegetazione e intervallati da pianeggianti coltivi, circondano le sponde del lago di Viverone. Sullo sfondo dorato dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, spiccano due fasce azzurre, attraversate da due viti fondate su un verde colle erboso e munite l’una di due grappoli neri, l’altra di un grappolo d’oro. Lo stemma usato dal comune è quello riprodotto in alto.

Comune collinare, di probabili origini medievali, in cui piccole imprese a carattere artigianale sono affiancate da una moderata attività agricola. I roppolesi, con un indice di vecchiaia particolarmente elevato, vivono oltre che nel capoluogo comunale, anche in varie località, aggregati urbani minori nonché numerose case sparse. Le estreme propaggini collinari della Serra, occupano gran parte del territorio che presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate. Nella parte occidentale ameni poggi, ricoperti da una folta vegetazione e intervallati da pianeggianti coltivi, circondano le sponde del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=LAGODIVIVERONE'>lago di Viverone</a>. Sullo sfondo dorato dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, spiccano due fasce azzurre, attraversate da due viti fondate su un verde colle erboso e munite l’una di due grappoli neri, l’altra di un grappolo d’oro. Lo stemma usato dal comune è quello riprodotto in alto.

Storia

Il toponimo, attestato come “Ropolo” fin dal 963, deriva probabilmente da “Roppulus”, un diminutivo del personale germanico “Roppus”, documentato anche in area piemontese; un’altra teoria lo ricollegherebbe invece alla voce dialettale piemontese “ròpol”, una variante del sostantivo “ròcol”, ossia ‘luogo elevato in cui vengono tese reti agli uccelli’. Compresa in epoca medievale nei territori del comitato di Vercelli, fu presto inglobata tra i possedimenti dei Roppolo. Passata in seguito sotto la giurisdizione del comune di Vercelli, (1187) fu sottomessa ai marchesi di Monferrato nel 1243. Nel 1391 l’abitato venne depredato dai soldati di Facino Cane. Assediata nel giro di pochi anni dai marchesi di Monferrato (1404), dai Savoia (1407) e dai Visconti (1417), passò infine a Lodovico di Valperga, sotto la cui casata rimase fino al 1798; in questa data infatti, in seguito al propagarsi nella penisola dei moti rivoluzionari francesi, l’abitato proclamò la sua indipendenza. Il castello medievale, costruito nell’XI secolo, è caratterizzato da un aspetto rinascimentale, con un possente edificio affiancato da una torre a pianta quadrata, mentre all’esterno si possono ancora ammirare le suggestive mura di cinta. Degne di nota sono anche: la chiesa di San Michele, in stile tardo-rinascimentale, le cui tre navate interne custodiscono pregiati fregi del Pollone (XIX secolo), un pulpito ligneo e un battistero di epoca secentesca; la parrocchiale in stile barocco, dedicata alla Vergine del Rosario, impreziosita da arredi sacri in legno e da una graziosa cappella abbellita da pitture parietali.

Il toponimo, attestato come “Ropolo” fin dal 963, deriva probabilmente da “Roppulus”, un diminutivo del personale germanico “Roppus”, documentato anche in area piemontese; un’altra teoria lo ricollegherebbe invece alla voce dialettale piemontese “ròpol”, una variante del sostantivo “ròcol”, ossia ‘luogo elevato in cui vengono tese reti agli uccelli’. Compresa in epoca medievale nei territori del comitato di Vercelli, fu presto inglobata tra i possedimenti dei Roppolo. Passata in seguito sotto la giurisdizione del comune di Vercelli, (1187) fu sottomessa ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=MARCHESIDIMONFERRATO'>marchesi di Monferrato</a> nel 1243. Nel 1391 l’abitato venne depredato dai soldati di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=FACINOCANE'>Facino Cane</a>. Assediata nel giro di pochi anni dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=MARCHESIDIMONFERRATO'>marchesi di Monferrato</a> (1404), dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=SAVOIA'>Savoia</a> (1407) e dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=VISCONTI'>Visconti</a> (1417), passò infine a Lodovico di Valperga, sotto la cui casata rimase fino al 1798; in questa data infatti, in seguito al propagarsi nella penisola dei moti rivoluzionari francesi, l’abitato proclamò la sua indipendenza. Il castello medievale, costruito nell’XI secolo, è caratterizzato da un aspetto rinascimentale, con un possente edificio affiancato da una torre a pianta quadrata, mentre all’esterno si possono ancora ammirare le suggestive mura di cinta. Degne di nota sono anche: la chiesa di San Michele, in stile tardo-rinascimentale, le cui tre navate interne custodiscono pregiati fregi del Pollone (XIX secolo), un pulpito ligneo e un battistero di epoca secentesca; la parrocchiale in stile barocco, dedicata alla Vergine del Rosario, impreziosita da arredi sacri in legno e da una graziosa cappella abbellita da pitture parietali.

Economia

Legata profondamente alle proprie tradizioni ma aperta nei confronti del progresso, la comunità roppolese si dedica in una discreta parte al settore primario, presente con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, uva (utilizzata per la produzione dei vini Doc Canavese, Nebbiolo e Barbera) e altra frutta e con l’allevamento di bovini, suini, caprini e avicoli. È sede dell’Enoteca Regionale della Serra, dove è possibile degustare e acquistare tutti i vini piemontesi. Le attività industriali, indirizzate verso i tradizionali comparti alimentare (lavorazione e conservazione delle carni), metallurgico, degli apparecchi trasmittenti per la radio-diffusione e la telegrafia, occupano più della metà della popolazione attiva, mentre il terziario necessiterebbe di un maggiore livello di specializzazione per quanto riguarda i servizi; a questi si contrappone una vivace attività commerciale, stimolata probabilmente da una consistente affluenza turistica estiva e invernale. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Ospita la scuola materna ed elementare; per l’arricchimento culturale è presente il museo con la raccolta etnografica ed enologica dell’Enoteca Regionale della Serra. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. A livello sanitario, localmente è assicurato il solo servizio farmaceutico.

Legata profondamente alle proprie tradizioni ma aperta nei confronti del progresso, la comunità roppolese si dedica in una discreta parte al settore primario, presente con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, uva (utilizzata per la produzione dei vini Doc Canavese, Nebbiolo e <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=BARBERA'>Barbera</a>) e altra frutta e con l’allevamento di bovini, suini, caprini e avicoli. È sede dell’Enoteca Regionale della Serra, dove è possibile degustare e acquistare tutti i vini piemontesi. Le attività industriali, indirizzate verso i tradizionali comparti alimentare (lavorazione e conservazione delle carni), metallurgico, degli apparecchi trasmittenti per la radio-diffusione e la telegrafia, occupano più della metà della popolazione attiva, mentre il terziario necessiterebbe di un maggiore livello di specializzazione per quanto riguarda i servizi; a questi si contrappone una vivace attività commerciale, stimolata probabilmente da una consistente affluenza turistica estiva e invernale. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Ospita la scuola materna ed elementare; per l’arricchimento culturale è presente il museo con la raccolta etnografica ed enologica dell’Enoteca Regionale della Serra. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. A livello sanitario, localmente è assicurato il solo servizio farmaceutico.

Relazioni

Esercita un notevole richiamo sul movimento turistico, sia estivo che invernale. Tra le tante manifestazioni che vi si svolgono ogni anno vanno menzionate: a febbraio, il “carnevale benefico roppolese”; ad aprile, l’apertura della vetrina enogastronomica, con esposizione di prodotti tipici biellesi; a maggio, l’anniversario della banda musicale locale, con mostra fotografica storica della banda, concerto, degustazione enogastronomica, sfilata di bande musicali invitate, benedizione delle nuove divise della banda, premiazione e lotteria, e pranzo finale aperto a tutti. Nel mese di settembre notevole richiamo esercita la festa dell’uva e del vino, con corsa delle botti, degustazione del vino nuovo, stand gastronomici e balli in piazza; infine, a novembre, viene organizzata la castagnata. Il venerdì si svolge il mercato settimanale. La Patrona, Madonna del Rosario, si festeggia il 7 ottobre.

Esercita un notevole richiamo sul movimento turistico, sia estivo che invernale. Tra le tante manifestazioni che vi si svolgono ogni anno vanno menzionate: a febbraio, il “carnevale benefico roppolese”; ad aprile, l’apertura della vetrina enogastronomica, con esposizione di prodotti tipici biellesi; a maggio, l’anniversario della banda musicale locale, con mostra fotografica storica della banda, concerto, degustazione enogastronomica, sfilata di bande musicali invitate, benedizione delle nuove divise della banda, premiazione e lotteria, e pranzo finale aperto a tutti. Nel mese di settembre notevole richiamo esercita la festa dell’uva e del vino, con corsa delle botti, degustazione del vino nuovo, stand gastronomici e balli in piazza; infine, a novembre, viene organizzata la castagnata. Il venerdì si svolge il mercato settimanale. La Patrona, Madonna del Rosario, si festeggia il 7 ottobre.

Località

Comuna, Peverano, Pioglio, Salomone, San Vitale

Comuna, Peverano, Pioglio, Salomone, San Vitale

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Roppolo rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.