Descrizione

Città di pianura, capoluogo di provincia, di origine incerta, con un’economia soprattutto agricola ma a cui si affinacano anche attività industriali e commerciali. I rodigini, che presentano un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, sono per la gran parte concentrati nel capoluogo municipale; per il resto sono distribuiti in numerose località minori, di cui le più popolose sono: Buso-Braga-Cantonazzo (contigua a Buso-Braga e Canale del comune di Ceregnano e Villadose del comune omonimo), Concadirame, Grignano Polesine, Mardimago (contigua a San Martino di Venezze del comune omonimo), Sant'Apollinare. Il territorio è caratterizzato da un profilo geometrico regolare con variazioni altimetriche quasi irrilevanti. Lo stemma comunale, partito, è stato concesso con Decreto del Capo del Governo. Nella prima sezione, a sfondo azzurro, si rappresenta un muro turrito, sormontato da un leone di San Marco, argentato; la seconda partizione è troncata in due campi smaltati d’argento e di verde.

Città di pianura, capoluogo di provincia, di origine incerta, con un’economia soprattutto agricola ma a cui si affinacano anche attività industriali e commerciali. I rodigini, che presentano un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, sono per la gran parte concentrati nel capoluogo municipale; per il resto sono distribuiti in numerose località minori, di cui le più popolose sono: Buso-Braga-Cantonazzo (contigua a Buso-Braga e Canale del comune di Ceregnano e Villadose del comune omonimo), Concadirame, Grignano Polesine, Mardimago (contigua a San Martino di Venezze del comune omonimo), Sant'Apollinare. Il territorio è caratterizzato da un profilo geometrico regolare con variazioni altimetriche quasi irrilevanti. Lo stemma comunale, partito, è stato concesso con Decreto del Capo del Governo. Nella prima sezione, a sfondo azzurro, si rappresenta un muro turrito, sormontato da un leone di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=SANMARCO'>San Marco</a>, argentato; la seconda partizione è troncata in due campi smaltati d’argento e di verde.

Storia

Notizie storiche certe si hanno solo a partire dall'alto Medioevo, quando cominciò ad assumere sempre maggiore importanza per la graduale assunzione degli interessi dapprima gravitanti sulla vicina Adria, ormai in netta decadenza. Sottoposta al dominio degli Estensi, vide anche l'effimera signoria di Francesco Novello da Carrara e un momentaneo governo dei veneziani prima di consegnarsi spontaneamente alla Serenissima nel 1482, a conclusione delle lotte tra Venezia e Ferrara, di cui aveva dovuto subire le devastanti conseguenze. Il dominio veneto, durato quasi ininterrottamente fino al 1797, portò pace e prosperità economica. Il trattato di Campoformio sancì il passaggio all'Austria, sotto il cui governo rimase, tranne brevi intermezzi di inizio Ottocento, fino al 1866, anno dell'annessione del Veneto all'Italia. La sua storia successiva segue quella del resto della provincia. Della città medievale resta ben poco; le maggiori testimonianze artistiche, storiche e architettoniche risalgono a non prima del Quattrocento, come il palazzo Roverella. Del secolo XVI sono, invece, il palazzo Roncale e, soprattutto, la chiesa della Madonna del Soccorso, detta la Rotonda. Nel Settecento e nell'Ottocento, infine, furono realizzati il Duomo, il vecchio Seminario e l'Accademia dei Concordi.

Notizie storiche certe si hanno solo a partire dall'alto Medioevo, quando cominciò ad assumere sempre maggiore importanza per la graduale assunzione degli interessi dapprima gravitanti sulla vicina Adria, ormai in netta decadenza. Sottoposta al dominio degli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=ESTENSI'>Estensi</a>, vide anche l'effimera signoria di Francesco Novello da Carrara e un momentaneo governo dei veneziani prima di consegnarsi spontaneamente alla Serenissima nel 1482, a conclusione delle lotte tra Venezia e Ferrara, di cui aveva dovuto subire le devastanti conseguenze. Il dominio veneto, durato quasi ininterrottamente fino al 1797, portò pace e prosperità economica. Il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=TRATTATODICAMPOFORMIO'>trattato di Campoformio</a> sancì il passaggio all'Austria, sotto il cui governo rimase, tranne brevi intermezzi di inizio Ottocento, fino al 1866, anno dell'annessione del Veneto all'Italia. La sua storia successiva segue quella del resto della provincia. Della città medievale resta ben poco; le maggiori testimonianze artistiche, storiche e architettoniche risalgono a non prima del Quattrocento, come il palazzo Roverella. Del secolo XVI sono, invece, il palazzo Roncale e, soprattutto, la chiesa della Madonna del Soccorso, detta la Rotonda. Nel Settecento e nell'Ottocento, infine, furono realizzati il Duomo, il vecchio Seminario e l'Accademia dei Concordi.

Economia

Ospita tutti gli uffici di cui è dotato un capoluogo di provincia. La popolazione opera nei diversi settori dell'agricoltura, industria e terziario. Per quanto riguarda l'agricoltura, le coltivazioni prevalenti sono quelle dei cereali, dei foraggi, della vite e degli ortaggi; inoltre sono presenti l'avicoltura e l'allevamento di bovini, suini, caprini ed equini. L'industria è rappresentata dai comparti: alimentare, chimico, metallurgico, dei laterizi e del legno. È presente il servizio bancario. La rete commerciale è abbastanza vasta e sviluppata, tanto da costituire un punto di riferimento per i comuni vicini. Il quadro delle attività terziarie si completa con i servizi disponibili nel campo delle assicurazioni, dei fondi pensione e delle attività radiotelevisive. Le strutture pubbliche offerte dal comune si traducono in servizi di biblioteca, per l'approfondimento culturale, e di strutture per l'infanzia nonché nella presenza di case di riposo per anziani; da segnalare, inoltre, il museo civico e la pinacoteca dell'Accademia dei Concordi. Nelle scuole si impartisce, ovviamente, non soltanto l'istruzione obbligatoria, essendo presenti numerosi istituti d'istruzione secondaria di secondo grado, quali licei e varie scuole ad indirizzo tecnico e professionale. Le strutture ricettive offrono ampia possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. La dotazione di strutture sportive e per il tempo libero è arricchita dalla presenza di un aero-club. Le strutture sanitarie sono rappresentate, tra l’altro, dall'ospedale pubblico e da una clinica privata.

Ospita tutti gli uffici di cui è dotato un capoluogo di provincia. La popolazione opera nei diversi settori dell'agricoltura, industria e terziario. Per quanto riguarda l'agricoltura, le coltivazioni prevalenti sono quelle dei cereali, dei foraggi, della vite e degli ortaggi; inoltre sono presenti l'avicoltura e l'allevamento di bovini, suini, caprini ed equini. L'industria è rappresentata dai comparti: alimentare, chimico, metallurgico, dei laterizi e del legno. È presente il servizio bancario. La rete commerciale è abbastanza vasta e sviluppata, tanto da costituire un punto di riferimento per i comuni vicini. Il quadro delle attività terziarie si completa con i servizi disponibili nel campo delle assicurazioni, dei fondi pensione e delle attività radiotelevisive. Le strutture pubbliche offerte dal comune si traducono in servizi di biblioteca, per l'approfondimento culturale, e di strutture per l'infanzia nonché nella presenza di case di riposo per anziani; da segnalare, inoltre, il museo civico e la pinacoteca dell'Accademia dei Concordi. Nelle scuole si impartisce, ovviamente, non soltanto l'istruzione obbligatoria, essendo presenti numerosi istituti d'istruzione secondaria di secondo grado, quali licei e varie scuole ad indirizzo tecnico e professionale. Le strutture ricettive offrono ampia possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. La dotazione di strutture sportive e per il tempo libero è arricchita dalla presenza di un aero-club. Le strutture sanitarie sono rappresentate, tra l’altro, dall'ospedale pubblico e da una clinica privata.

Relazioni

È molto frequentata per motivi di lavoro da parte degli abitanti dei comuni vicini. Tra le numerose manifestazioni che vi si organizzano e che richiamano numerosi flussi di visitatori dai dintorni vanno ricordate la tradizionale Fiera dei cavalli (ottobre) nonché festival e rassegne di carattere vario che si tengono in diversi periodi dell'anno. La festa del Patrono, San Bellino, si celebra il 26 novembre. Dal 1991 è gemellata con il comune tedesco di Viernheim.

È molto frequentata per motivi di lavoro da parte degli abitanti dei comuni vicini. Tra le numerose manifestazioni che vi si organizzano e che richiamano numerosi flussi di visitatori dai dintorni vanno ricordate la tradizionale Fiera dei cavalli (ottobre) nonché festival e rassegne di carattere vario che si tengono in diversi periodi dell'anno. La festa del Patrono, San Bellino, si celebra il 26 novembre. Dal 1991 è gemellata con il comune tedesco di Viernheim.

Località

Baltum, Boaria San Marco, Buso Borella, Buso-Braga, Ca' Bianca, Ca' Matte, Cantonazzo, Concadirame, Fenile Morosina, Fienil del Turco, Grignano Polesine, Grompo, Grumolo, L'Olmo, Le Casette, Mardimago, San Sisto, Sant'Apollinare, Santa Libera

Baltum, Boaria San Marco, Buso Borella, Buso-Braga, Ca' Bianca, Ca' Matte, Cantonazzo, Concadirame, Fenile Morosina, Fienil del Turco, Grignano Polesine, Grompo, Grumolo, L'Olmo, Le Casette, Mardimago, San Sisto, Sant'Apollinare, Santa Libera

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Rovigo rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.