Descrizione

Centro di pianura, di origine antica, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale e incrementato i servizi. I rovellesi, che presentano un indice di vecchiaia rientrante nella media, sono quasi tutti concentrati nel capoluogo comunale -contiguo alla località Rovellasca del comune omonimo-. Il territorio, lambito dal torrente Lura, disegna un profilo geometrico regolare, con lievi variazioni altimetriche, che vanno da un minimo di 225 metri sul livello del mare a un massimo di 254 metri. L'abitato, che presenta un andamento plano-altimetrico pianeggiante, mostra segni evidenti di una forte espansione edilizia. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura, su sfondo azzurro, un torrione d'argento merlato sulla cui cima spicca una testa di moro. Il tutto posto su una verde pianura.

Centro di pianura, di origine antica, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale e incrementato i servizi. I rovellesi, che presentano un indice di vecchiaia rientrante nella media, sono quasi tutti concentrati nel capoluogo comunale -contiguo alla località Rovellasca del comune omonimo-. Il territorio, lambito dal torrente Lura, disegna un profilo geometrico regolare, con lievi variazioni altimetriche, che vanno da un minimo di 225 metri sul livello del mare a un massimo di 254 metri. L'abitato, che presenta un andamento plano-altimetrico pianeggiante, mostra segni evidenti di una forte espansione edilizia. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura, su sfondo azzurro, un torrione d'argento merlato sulla cui cima spicca una testa di moro. Il tutto posto su una verde pianura.

Storia

Denominata Rovello fino al 1926, secondo alcuni studiosi deriva la prima parte del toponimo dalle voci di origine celtica "rose", 'valle', e "vel", 'fortificazione', col significato di valle fortificata; questa ipotesi colloca l'origine dell'insediamento al tempo dello stanziamento delle popolazioni celtiche in Lombardia; non è escluso, tuttavia, che il toponimo derivi dal latino ROA, 'frana, smottamento, sasseto' in riferimento alla originaria conformazione sassosa del territorio circostante. La seconda parte del toponimo rende omaggio alla famiglia a cui sono legate le vicende interne del borgo a partire dall'inizio del XVIII secolo, quando un membro dell'importante casato, il conte Carlo Giuseppe, ereditò la signoria dal marchese Cesare Pagano, ultimo discendente della famiglia che ininterrottamente, per almeno cinque secoli, l'aveva posseduta. Nel 1928 fu unita alla vicina Rovellasca, costituendo il comune di Rovi-Porro fino al 1939, quando i due borghi furono nuovamente separati per esigenze amministrative. Fra i monumenti a carattere religioso vanno segna lati: il santuario della Beata Vergine del Carmine, costruito agli inizi del XIV secolo e più volte ampliato e ristrutturato, che conserva una secentesca Madonna del Carmine in legno; la chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo, terminata nel 1939 dopo la demolizione della preesistente omonima parrocchiale dalle linee grandiose ma ormai fatiscente.

Denominata Rovello fino al 1926, secondo alcuni studiosi deriva la prima parte del toponimo dalle voci di origine celtica "rose", 'valle', e "vel", 'fortificazione', col significato di valle fortificata; questa ipotesi colloca l'origine dell'insediamento al tempo dello stanziamento delle popolazioni celtiche in Lombardia; non è escluso, tuttavia, che il toponimo derivi dal latino ROA, 'frana, smottamento, sasseto' in riferimento alla originaria conformazione sassosa del territorio circostante. La seconda parte del toponimo rende omaggio alla famiglia a cui sono legate le vicende interne del borgo a partire dall'inizio del XVIII secolo, quando un membro dell'importante casato, il conte Carlo Giuseppe, ereditò la signoria dal marchese Cesare Pagano, ultimo discendente della famiglia che ininterrottamente, per almeno cinque secoli, l'aveva posseduta. Nel 1928 fu unita alla vicina Rovellasca, costituendo il comune di Rovi-Porro fino al 1939, quando i due borghi furono nuovamente separati per esigenze amministrative. Fra i monumenti a carattere religioso vanno segna lati: il santuario della Beata Vergine del Carmine, costruito agli inizi del XIV secolo e più volte ampliato e ristrutturato, che conserva una secentesca Madonna del Carmine in legno; la chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo, terminata nel 1939 dopo la demolizione della preesistente omonima parrocchiale dalle linee grandiose ma ormai fatiscente.

Economia

Fatta eccezione per gli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, non se ne registrano altri degni di nota; per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri, il sindaco svolge, all'occorrenza, anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza. L'agricoltura, che in passato ricopriva un ruolo fondamentale nell'economia del centro, ha visto ridursi il numero degli addetti fino a diventare un'attività marginale; accanto alla produzione di cereali, frumento e frutta e all'allevamento equino una rapida espansione ha conosciuto il settore industriale specie nei comparti metalmeccanico e del mobile, cui si affiancano i comparti tessile, della fabbricazione di materie plastiche e dell'editoria. Il livello di reddito e la capacità di risparmio dei rovellesi giustificano la presenza del servizio bancario, per l'intermediazione finanziaria e l'esercizio del credito, che, con una rete commerciale di dimensioni adeguate alle necessità di una comunità economicamente così vivace e i servizi forniti dalla pubblica amministrazione e dalle scuole, completa il quadro delle attività terziarie. Tra le strutture destinate all'arricchimento culturale va segnalata la presenza della biblioteca; le strutture scolastiche assicurano la frequenza delle classi dell'obbligo e quelle ricettive offrono la possibilità di ristorazione e di soggiorno. Le strutture sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico.

Fatta eccezione per gli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, non se ne registrano altri degni di nota; per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri, il sindaco svolge, all'occorrenza, anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza. L'agricoltura, che in passato ricopriva un ruolo fondamentale nell'economia del centro, ha visto ridursi il numero degli addetti fino a diventare un'attività marginale; accanto alla produzione di cereali, frumento e frutta e all'allevamento equino una rapida espansione ha conosciuto il settore industriale specie nei comparti metalmeccanico e del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=MOBILE'>mobile</a>, cui si affiancano i comparti <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a>, della fabbricazione di materie plastiche e dell'editoria. Il livello di reddito e la capacità di risparmio dei rovellesi giustificano la presenza del servizio bancario, per l'intermediazione finanziaria e l'esercizio del credito, che, con una rete commerciale di dimensioni adeguate alle necessità di una comunità economicamente così vivace e i servizi forniti dalla pubblica amministrazione e dalle scuole, completa il quadro delle attività terziarie. Tra le strutture destinate all'arricchimento culturale va segnalata la presenza della biblioteca; le strutture scolastiche assicurano la frequenza delle classi dell'obbligo e quelle ricettive offrono la possibilità di ristorazione e di soggiorno. Le strutture sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico.

Relazioni

Esercita una buona attrazione sul piano turistico, anche se prevalentemente a carattere giornaliero, ed è meta di un discreto numero di visitatori. Non significativi appaiono i flussi turistici legati a eventi o manifestazioni ricorrenti. La presenza di un tessuto industriale sviluppato e dinamico, con numerosi insediamenti industriali, rende particolarmente intensi i rapporti con i comuni limitrofi, ai quali la popolazione si rivolge, oltre che per motivi di lavoro, per l'istruzione secondaria di secondo grado, per la notevole offerta commerciale nonché per l'espletamento della maggior parte delle pratiche burocratiche. La festa patronale, dedicata alla Madonna del Carmine, viene celebrata la seconda domenica di luglio.

Esercita una buona attrazione sul piano turistico, anche se prevalentemente a carattere giornaliero, ed è meta di un discreto numero di visitatori. Non significativi appaiono i flussi turistici legati a eventi o manifestazioni ricorrenti. La presenza di un tessuto industriale sviluppato e dinamico, con numerosi insediamenti industriali, rende particolarmente intensi i rapporti con i comuni limitrofi, ai quali la popolazione si rivolge, oltre che per motivi di lavoro, per l'istruzione secondaria di secondo grado, per la notevole offerta commerciale nonché per l'espletamento della maggior parte delle pratiche burocratiche. La festa patronale, dedicata alla Madonna del Carmine, viene celebrata la seconda domenica di luglio.

Località

Strada del Pozzo

Strada del Pozzo

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Rovello Porro rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.