Descrizione

Centro di montagna, di probabile origine medioevale, con un’economia basata soprattutto sull’industria, cui si affiancano le tradizionali attività agricole. I rossiglionesi, che presentano un indice di vecchiaia straordinariamente elevato, sono distribuiti tra il capoluogo comunale e numerose case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con accentuate differenze di altitudine: si raggiungono i 946 metri di quota. L’abitato, che non mostra segni di espansione edilizia, è diviso in due nuclei, l’inferiore e il superiore, uniti da una fila di case; immerso in una suggestiva cornice paesaggistica, ha un andamento plano-altimetrico vario. Lo stemma comunale, partito, è stato concesso con Regio Decreto. Nella prima sezione (che rappresenta il paese antico, Rossiglione Inferiore), a sfondo argentato, campeggia una palma sostenuta da un leone coronato; la seconda sezione (che rappresenta Rossiglione Superiore, la cosiddetta Villafranca nata nel 1340), argentata, si compone di tre sbarre azzurre. Il leone è stato ripreso dalle insegne degli antichi liguri, che lo rappresentavano nei loro stendardi come simbolo di libera signoria, di forza e difesa. La palma, importata all’epoca delle crociate, è emblema di vittoria, pace e giustizia.

Centro di montagna, di probabile origine medioevale, con un’economia basata soprattutto sull’industria, cui si affiancano le tradizionali attività agricole. I rossiglionesi, che presentano un indice di vecchiaia straordinariamente elevato, sono distribuiti tra il capoluogo comunale e numerose case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con accentuate differenze di altitudine: si raggiungono i 946 metri di quota. L’abitato, che non mostra segni di espansione edilizia, è diviso in due nuclei, l’inferiore e il superiore, uniti da una fila di case; immerso in una suggestiva cornice paesaggistica, ha un andamento plano-altimetrico vario. Lo stemma comunale, partito, è stato concesso con Regio Decreto. Nella prima sezione (che rappresenta il paese antico, Rossiglione Inferiore), a sfondo argentato, campeggia una palma sostenuta da un leone coronato; la seconda sezione (che rappresenta Rossiglione Superiore, la cosiddetta Villafranca nata nel 1340), argentata, si compone di tre sbarre azzurre. Il leone è stato ripreso dalle insegne degli antichi liguri, che lo rappresentavano nei loro stendardi come simbolo di libera signoria, di forza e difesa. La palma, importata all’epoca delle crociate, è emblema di vittoria, pace e giustizia.

Storia

Citata per la prima volta in un documento della metà del XII secolo, deriva probabilmente il toponimo dall’aggettivo latino RUSSUS, ‘rosso’, con l’aggiunta del suffisso -iculum, riferito a qualche caratteristica del terreno. Dopo essere appartenuta ai marchesi del Monferrato, fu infeudata ai marchesi del Bosco che, all’inizio del Duecento, la cedettero alla repubblica marinara di Genova. Assegnata nuovamente ai del Bosco, fu poi concessa agli Asinari di Asti. Possedimenti nel territorio ebbero anche i Malaspina. Coinvolta nelle lotte che imperversarono nella zona, nella prima metà del XVII secolo fu conquistata dall’esercito piemontese, venendo in seguito rioccupata dai genovesi. Risale alla seconda metà del Seicento la promulgazione degli statuti locali. La storia successiva al declino di Genova non si discosta da quella del resto della regione. Tra i monumenti spiccano: la quattrocentesca parrocchiale di Santa Caterina, ampliata nel XVII secolo, nella parte superiore dell’abitato; la parrocchiale dell’Assunta, del Settecento, e l’omonimo oratorio, nella parte inferiore.

Citata per la prima volta in un documento della metà del XII secolo, deriva probabilmente il toponimo dall’aggettivo latino RUSSUS, ‘rosso’, con l’aggiunta del suffisso -iculum, riferito a qualche caratteristica del terreno. Dopo essere appartenuta ai marchesi del Monferrato, fu infeudata ai marchesi del Bosco che, all’inizio del Duecento, la cedettero alla <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=REPUBBLICAMARINARADIGENOVA'>repubblica marinara di Genova</a>. Assegnata nuovamente ai del Bosco, fu poi concessa agli Asinari di Asti. Possedimenti nel territorio ebbero anche i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=MALASPINA'>Malaspina</a>. Coinvolta nelle lotte che imperversarono nella zona, nella prima metà del XVII secolo fu conquistata dall’esercito piemontese, venendo in seguito rioccupata dai genovesi. Risale alla seconda metà del Seicento la promulgazione degli statuti locali. La storia successiva al declino di Genova non si discosta da quella del resto della regione. Tra i monumenti spiccano: la quattrocentesca parrocchiale di Santa Caterina, ampliata nel XVII secolo, nella parte superiore dell’abitato; la parrocchiale dell’Assunta, del Settecento, e l’omonimo oratorio, nella parte inferiore.

Economia

L’agricoltura, basata sulla produzione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi e frutta, è integrata dall’allevamento di bovini, ovini, caprini e avicoli. L’industria è costituita da aziende operanti nei comparti alimentare, edile, metalmeccanico, tessile, della fabbricazione di articoli in plastica, della produzione e distribuzione di energia elettrica. Il terziario si compone della rete distributiva (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità) e dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario. Non si registra la presenza di strutture sociali degne di nota. Nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione obbligatoria; si può usufruire di una biblioteca per l’approfondimento culturale. Buona è la dotazione di strutture ricettive che, accanto alla ristorazione, offrono un’ampia possibilità di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico.

L’agricoltura, basata sulla produzione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi e frutta, è integrata dall’allevamento di bovini, ovini, caprini e avicoli. L’industria è costituita da aziende operanti nei comparti alimentare, edile, metalmeccanico, tessile, della fabbricazione di articoli in plastica, della produzione e distribuzione di energia elettrica. Il terziario si compone della rete distributiva (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità) e dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario. Non si registra la presenza di strutture sociali degne di nota. Nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione obbligatoria; si può usufruire di una biblioteca per l’approfondimento culturale. Buona è la dotazione di strutture ricettive che, accanto alla ristorazione, offrono un’ampia possibilità di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, offre a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi rilassanti soggiorni, godendo della tranquillità del luogo e delle bellezze dell’ambiente naturale, arricchito dalla presenza del Parco naturale regionale del Beigua. Abbastanza frequentata per lavoro, grazie alle sue attività produttive e in particolare agli insediamenti industriali, intrattiene rapporti comunque non rilevanti con i comuni vicini, ai quali gli abitanti si rivolgono per l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto. Tra le manifestazioni tradizionali meritano di essere citate: la fiera della Santissima Trinità, a giugno; la Expò Valle Stura, che si tiene nei mesi di luglio, settembre e ottobre, e la fiera del Santissimo Rosario, a ottobre. Sono considerate feste patronali sia quella dedicata al Transito di San Giuseppe (la terza domenica di luglio) sia quella della Madonna degli Angeli (la prima domenica di agosto). Il 29 agosto (Madonna della Guardia) è il giorno di astensione dal lavoro.

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, offre a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi rilassanti soggiorni, godendo della tranquillità del luogo e delle bellezze dell’ambiente naturale, arricchito dalla presenza del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=PARCONATURALEREGIONALEDELBEIGUA'>Parco naturale regionale del Beigua</a>. Abbastanza frequentata per lavoro, grazie alle sue attività produttive e in particolare agli insediamenti industriali, intrattiene rapporti comunque non rilevanti con i comuni vicini, ai quali gli abitanti si rivolgono per l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto. Tra le manifestazioni tradizionali meritano di essere citate: la fiera della Santissima Trinità, a giugno; la Expò Valle Stura, che si tiene nei mesi di luglio, settembre e ottobre, e la fiera del Santissimo Rosario, a ottobre. Sono considerate feste patronali sia quella dedicata al Transito di San Giuseppe (la terza domenica di luglio) sia quella della Madonna degli Angeli (la prima domenica di agosto). Il 29 agosto (Madonna della Guardia) è il giorno di astensione dal lavoro.

Località

Lago di Ortiglieto

Lago di Ortiglieto

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Rossiglione rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.