Descrizione

Comune di pianura, di origine medievale, con un’economia basata essenzialmente sulle attività agricole e industriali. I rondissonesi, che presentano un indice di vecchiaia superiore alla media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale. Il territorio, immerso nella pianura canavesana, disegna un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche appena accennate, che vanno da un minimo di 178 a un massimo di 225 metri sul livello del mare. L’abitato, circondato da fertili campagne irrigue, sorge lungo il percorso dell’antica strada romana che da Quadrata, in prossimità di Chivasso, tendeva a Eporedia, che corrisponde all’attuale Ivrea.

Comune di pianura, di origine medievale, con un’economia basata essenzialmente sulle attività agricole e industriali. I rondissonesi, che presentano un indice di vecchiaia superiore alla media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale. Il territorio, immerso nella pianura canavesana, disegna un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche appena accennate, che vanno da un minimo di 178 a un massimo di 225 metri sul livello del mare. L’abitato, circondato da fertili campagne irrigue, sorge lungo il percorso dell’antica strada romana che da Quadrata, in prossimità di Chivasso, tendeva a Eporedia, che corrisponde all’attuale Ivrea.

Storia

Nella documentazione medievale la troviamo citata come Villa Rondezono, derivante probabilmente dal nome personale Rundi. Gli studiosi inseriscono tale insediamento abitativo tra gli esempi di villa medievale. La prima fonte storica consiste in un diploma imperiale del 1164, con il quale l’imperatore Federico Barbarossa donava il possedimento al marchese di Monferrato. Nel XIII secolo passò sotto la giurisdizione dei conti di Valperga; ne conseguì una cruenta guerra, che interessò molti centri canavesani e causò la devastazione dell’insediamento e l’uccisione di molti abitanti. Nel XVII secolo, con il trattato di Cherasco, fu assegnata alla casa di Savoia. Ne seguì un periodo di stabilità politica, che favorì lo sviluppo della zona e l’incremento della popolazione. La sua storia seguente non evidenzia avvenimenti di particolare rilievo. Il suo nucleo più antico è caratterizzato da un’edilizia semplice e rustica. Unica testimonianza del periodo medievale è un arco in muratura datato 1275. Risale invece al XIV secolo la torre campanaria di San Francesco, posta sul ciglio di una ripa boscosa, nel luogo in cui sorgeva il castello. La parrocchiale dei Santi Vincenzo e Anastasio, realizzata nel XVIII secolo, presenta la facciata in stile barocco ed è ad una sola navata. Degno di menzione, infine, è il ponte in pietra sulla Dora Baltea, esempio di architettura funzionale.

Nella documentazione medievale la troviamo citata come Villa Rondezono, derivante probabilmente dal nome personale Rundi. Gli studiosi inseriscono tale insediamento abitativo tra gli esempi di villa medievale. La prima fonte storica consiste in un diploma imperiale del 1164, con il quale l’imperatore <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=FEDERICOBARBAROSSA'>Federico Barbarossa</a> donava il possedimento al marchese di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=MONFERRATO'>Monferrato</a>. Nel XIII secolo passò sotto la giurisdizione dei conti di Valperga; ne conseguì una cruenta guerra, che interessò molti centri canavesani e causò la devastazione dell’insediamento e l’uccisione di molti abitanti. Nel XVII secolo, con il trattato di Cherasco, fu assegnata alla casa di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=SAVOIA'>Savoia</a>. Ne seguì un periodo di stabilità politica, che favorì lo sviluppo della zona e l’incremento della popolazione. La sua storia seguente non evidenzia avvenimenti di particolare rilievo. Il suo nucleo più antico è caratterizzato da un’edilizia semplice e rustica. Unica testimonianza del periodo medievale è un arco in muratura datato 1275. Risale invece al XIV secolo la torre campanaria di San Francesco, posta sul ciglio di una ripa boscosa, nel luogo in cui sorgeva il castello. La parrocchiale dei Santi Vincenzo e Anastasio, realizzata nel XVIII secolo, presenta la facciata in stile barocco ed è ad una sola navata. Degno di menzione, infine, è il ponte in pietra sulla <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=DORABALTEA'>Dora Baltea</a>, esempio di architettura funzionale.

Economia

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di Pro Loco e di vigili del fuoco. Nell’economia locale l’agricoltura conserva un ruolo importante: si coltivano cereali, frumento, frutta e ortaggi; diffuso è l’allevamento di bovini, suini, caprini e avicoli. L’industria è costituita da piccole aziende, che operano nei comparti: tessile, edile, meccanico, metallurgico, elettronico, delle confezioni, della lavorazione del legno, della lavorazione di articoli in gomma e in plastica, dei materiali da costruzione e della fabbricazione di macchine per l’agricoltura. Il terziario si compone di una sufficiente rete commerciale oltre che dell’insieme dei servizi, che comprendono quelli più qualificati, come il bancario e l’assicurativo. Mancano strutture sociali di rilievo come asili nido o case di riposo. Nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione obbligatoria; per l’arricchimento culturale è presente la biblioteca civica. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di Pro Loco e di vigili del fuoco. Nell’economia locale l’agricoltura conserva un ruolo importante: si coltivano cereali, frumento, frutta e ortaggi; diffuso è l’allevamento di bovini, suini, caprini e avicoli. L’industria è costituita da piccole aziende, che operano nei comparti: <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=TESSILE'>tessile</a>, edile, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=MECCANICO'>meccanico</a>, metallurgico, elettronico, delle confezioni, della lavorazione del legno, della lavorazione di articoli in gomma e in plastica, dei materiali da costruzione e della fabbricazione di macchine per l’agricoltura. Il terziario si compone di una sufficiente rete commerciale oltre che dell’insieme dei servizi, che comprendono quelli più qualificati, come il bancario e l’assicurativo. Mancano strutture sociali di rilievo come asili nido o case di riposo. Nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione obbligatoria; per l’arricchimento culturale è presente la biblioteca civica. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

L’aria salubre, le bellezze dell’ambiente naturale, la tranquillità del luogo e la genuinità dei suoi prodotti costituiscono valide risorse, il cui sfruttamento potrebbe portare a un incremento della presenza turistica nella zona. La sua collocazione nell’ambito territoriale della Riserva naturale speciale Isolotto del Ritano e del Mulino Vecchio, comunque, attira un discreto flusso di visitatori che amano stare a stretto contatto con la natura. È poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera del posto; diffuso è il pendolarismo verso le aree più sviluppate. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Non vi si svolgono particolari manifestazioni folcloristiche o religiose che potrebbero allietare la comunità e richiamare visitatori dai dintorni, a eccezione della fiera primaverile, a maggio, e della fiera autunnale, a ottobre. La festa del Patrono, San Luigi, si celebra la terza domenica di giugno. Il giorno di astensione dal lavoro è il lunedì successivo.

L’aria salubre, le bellezze dell’ambiente naturale, la tranquillità del luogo e la genuinità dei suoi prodotti costituiscono valide risorse, il cui sfruttamento potrebbe portare a un incremento della presenza turistica nella zona. La sua collocazione nell’ambito territoriale della Riserva naturale speciale Isolotto del Ritano e del Mulino Vecchio, comunque, attira un discreto flusso di visitatori che amano stare a stretto contatto con la natura. È poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera del posto; diffuso è il pendolarismo verso le aree più sviluppate. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Non vi si svolgono particolari manifestazioni folcloristiche o religiose che potrebbero allietare la comunità e richiamare visitatori dai dintorni, a eccezione della fiera primaverile, a maggio, e della fiera autunnale, a ottobre. La festa del Patrono, San Luigi, si celebra la terza domenica di giugno. Il giorno di astensione dal lavoro è il lunedì successivo.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Rondissone rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.