Descrizione

Centro di pianura, di probabili origini alto-medievali, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato l'industria e il commercio. I roncadellesi hanno un indice di vecchiaia inferiore alla media e risiedono quasi tutti nel capoluogo comunale, contiguo alla località di Castel Mella del comune omonimo; una piccola parte della popolazione è distribuita tra i nuclei abitati di Mandolossa, Violino e Antezzate. Il territorio presenta un profilo geometrico molto regolare, con impercettibili variazioni altimetriche, che determinano nell'abitato, interessato da una forte crescita edilizia, un andamento plano-altimetrico completamente pianeggiante. Lo stemma comunale, concesso con decreto del 1977, è uno scudo troncato semipartito in cui si raffigurano: una roncola in campo d'oro, una torre d'argento merlata alla ghibellina su sfondo azzurro e un ponte di mattone cotto di tre luci, coperto da una galleria a nove luci e posto su uno specchio d'acqua.

Centro di pianura, di probabili origini alto-medievali, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato l'industria e il commercio. I roncadellesi hanno un indice di vecchiaia inferiore alla media e risiedono quasi tutti nel capoluogo comunale, contiguo alla località di Castel Mella del comune omonimo; una piccola parte della popolazione è distribuita tra i nuclei abitati di Mandolossa, Violino e Antezzate. Il territorio presenta un profilo geometrico molto regolare, con impercettibili variazioni altimetriche, che determinano nell'abitato, interessato da una forte crescita edilizia, un andamento plano-altimetrico completamente pianeggiante. Lo stemma comunale, concesso con decreto del 1977, è uno scudo troncato semipartito in cui si raffigurano: una roncola in campo d'oro, una torre d'argento merlata alla ghibellina su sfondo azzurro e un ponte di mattone cotto di tre luci, coperto da una galleria a nove luci e posto su uno specchio d'acqua.

Storia

Le prime notizie sulla presenza di insediamenti nella zona risalgono all'ottavo secolo, all'epoca dell'invasione dei franchi, che occuparono l'Italia dopo aver avuto la meglio sui longobardi. Il toponimo, secondo alcuni studiosi, deriva dall'aggettivo latino RUNCATA, avente il significato di 'terra disboscata', secondo altri, invece, si tratterebbe di un derivato dal termine RUNKETELLIS, che vuol dire 'piccola altura'. Possedimento della nobile famiglia bresciana degli Ansa, fu poi sottoposta alla giurisdizione del monastero femminile di San Salvatore di Brescia, in cui il re Desiderio fece trasferire il corpo di Santa Giulia dall'isola toscana della Gorgona. Si deve a questa comunità religiosa l'inizio dei lavori per rendere il terreno adatto alla coltivazione. La sua storia non si discosta da quella dei territori circostanti che, coinvolti nelle lotte tipiche del periodo medievale, dalla prima metà del Quattrocento furono conquistati dalla repubblica di Venezia, di cui seguirono le sorti fino alla fine del XVIII secolo, quando, con tutto il Bresciano, passarono sotto la dominazione napoleonica. Tra le testimonianze storico-architettoniche spiccano: la chiesa parrocchiale di San Bernardino, nella quale è possibile ammirare pregevoli dipinti del XVI, XVII e XVIII secolo, e il castello, risalente al Trecento ma che, a causa di numerose modifiche, presenta oggi un aspetto notevolmente diverso da quello originario.

Le prime notizie sulla presenza di insediamenti nella zona risalgono all'ottavo secolo, all'epoca dell'invasione dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=FRANCHI'>franchi</a>, che occuparono l'Italia dopo aver avuto la meglio sui <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LONGOBARDI'>longobardi</a>. Il toponimo, secondo alcuni studiosi, deriva dall'aggettivo latino RUNCATA, avente il significato di 'terra disboscata', secondo altri, invece, si tratterebbe di un derivato dal termine RUNKETELLIS, che vuol dire 'piccola altura'. Possedimento della nobile famiglia bresciana degli Ansa, fu poi sottoposta alla giurisdizione del monastero femminile di San Salvatore di Brescia, in cui il re Desiderio fece trasferire il corpo di Santa Giulia dall'isola toscana della Gorgona. Si deve a questa comunità religiosa l'inizio dei lavori per rendere il terreno adatto alla coltivazione. La sua storia non si discosta da quella dei territori circostanti che, coinvolti nelle lotte tipiche del periodo medievale, dalla prima metà del Quattrocento furono conquistati dalla repubblica di Venezia, di cui seguirono le sorti fino alla fine del XVIII secolo, quando, con tutto il Bresciano, passarono sotto la dominazione napoleonica. Tra le testimonianze storico-architettoniche spiccano: la chiesa parrocchiale di San Bernardino, nella quale è possibile ammirare pregevoli dipinti del XVI, XVII e XVIII secolo, e il castello, risalente al Trecento ma che, a causa di numerose modifiche, presenta oggi un aspetto notevolmente diverso da quello originario.

Economia

Se si escludono una stazione dei carabinieri e gli uffici deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali, non ve ne sono altri degni di nota. L'economia locale, che non ha abbandonato l'agricoltura, si avvale, tra l'altro, della produzione di cereali, frumento e foraggi; è praticato anche l'allevamento di avicoli, bovini e suini. Sviluppata è l'industria metalmeccanica, affiancata da numerose aziende che operano nei comparti alimentare (tra cui il lattiero-caseario), automobilistico, cantieristico, cartario, chimico, edile, elettrico, tessile, del legno, del vetro, dei materiali da costruzione, della produzione di gas e soprattutto della stampa e delle attività connesse; non mancano gioiellerie, oreficerie e fabbriche di mobili, calzature, prodotti petroliferi raffinati, orologi, apparecchi di controllo nonché di macchine per l'agricoltura e la silvicoltura. Il terziario si compone di una grande rete distributiva e dell'insieme dei servizi, che comprendono l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria, oltre ad attività di consulenza informatica. Tra le strutture sociali si registra la presenza di un asilo nido e di una casa di riposo. Nelle scuole del posto si impartisce l'istruzione obbligatoria; si può usufruire di una biblioteca per l'approfondimento culturale. Alla diffusione della cultura e dell'informazione provvede anche la locale emittente radiotelevisiva. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno, mentre quelle sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico (per altre prestazioni occorre rivolgersi altrove).

Se si escludono una stazione dei carabinieri e gli uffici deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali, non ve ne sono altri degni di nota. L'economia locale, che non ha abbandonato l'agricoltura, si avvale, tra l'altro, della produzione di cereali, frumento e foraggi; è praticato anche l'allevamento di avicoli, bovini e suini. Sviluppata è l'industria metalmeccanica, affiancata da numerose aziende che operano nei comparti alimentare (tra cui il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LATTIEROCASEARIO'>lattiero-caseario</a>), automobilistico, cantieristico, cartario, chimico, edile, elettrico, tessile, del legno, del vetro, dei materiali da costruzione, della produzione di gas e soprattutto della stampa e delle attività connesse; non mancano gioiellerie, oreficerie e fabbriche di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=MOBILI'>mobili</a>, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=CALZATURE'>calzature</a>, prodotti petroliferi raffinati, orologi, apparecchi di controllo nonché di macchine per l'agricoltura e la silvicoltura. Il terziario si compone di una grande rete distributiva e dell'insieme dei servizi, che comprendono l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria, oltre ad attività di consulenza informatica. Tra le strutture sociali si registra la presenza di un asilo nido e di una casa di riposo. Nelle scuole del posto si impartisce l'istruzione obbligatoria; si può usufruire di una biblioteca per l'approfondimento culturale. Alla diffusione della cultura e dell'informazione provvede anche la locale emittente radiotelevisiva. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno, mentre quelle sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico (per altre prestazioni occorre rivolgersi altrove).

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, è abbastanza frequentata per lavoro, grazie agli insediamenti industriali, che consentono un buon assorbimento di manodopera. I rapporti, alquanto rilevanti, con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge per l'istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto, sono ulteriormente alimentati dalle locali attività commerciali. Tra gli appuntamenti ricorrenti, che tradizionalmente richiamano numerosi visitatori, merita di essere citata la manifestazione "Settembre sportivo", con il palio delle associazioni. La festa del Patrono, San Bernardino, viene celebrata il 20 maggio, con l'omonima fiera.

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, è abbastanza frequentata per lavoro, grazie agli insediamenti industriali, che consentono un buon assorbimento di manodopera. I rapporti, alquanto rilevanti, con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge per l'istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto, sono ulteriormente alimentati dalle locali attività commerciali. Tra gli appuntamenti ricorrenti, che tradizionalmente richiamano numerosi visitatori, merita di essere citata la manifestazione "Settembre sportivo", con il palio delle associazioni. La festa del Patrono, San Bernardino, viene celebrata il 20 maggio, con l'omonima fiera.

Località

Antezzate, Mandolossa, Violino

Antezzate, Mandolossa, Violino

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Roncadelle rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.