Descrizione

Comune di montagna di origine antica; la sua economia è sostenuta principalmente dal terziario, trainato dal turismo. La comunità dei roiatesi, che presenta un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, vive concentrata nel capoluogo comunale, adagiato su un’altura calcarea, chiamata appunto “montagna di Roiate”. Il territorio comunale, caratterizzato da un profilo geometrico irregolare, è dominato da una serie di rilievi calcarei dalle cime accidentate e brulle e dalle pendici ricoperte da boschi di querce, foreste di faggio nonché nereggianti leccete (sui fianchi del monte Scalambra). L’ambiente naturale ancora incontaminato favorisce la diffusione di una ricca fauna selvatica, comprendente il picchio verde, la ghiandaia, il cuculo, la cornacchia grigia e il passero solitario tra gli uccelli e, tra i mammiferi, lepri, volpi, tassi, ghiri, moscardini e donnole.

Comune di montagna di origine antica; la sua economia è sostenuta principalmente dal terziario, trainato dal turismo. La comunità dei roiatesi, che presenta un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, vive concentrata nel capoluogo comunale, adagiato su un’altura calcarea, chiamata appunto “montagna di Roiate”. Il territorio comunale, caratterizzato da un profilo geometrico irregolare, è dominato da una serie di rilievi calcarei dalle cime accidentate e brulle e dalle pendici ricoperte da boschi di querce, foreste di faggio nonché nereggianti leccete (sui fianchi del monte Scalambra). L’ambiente naturale ancora incontaminato favorisce la diffusione di una ricca fauna selvatica, comprendente il picchio verde, la ghiandaia, il cuculo, la cornacchia grigia e il passero solitario tra gli uccelli e, tra i mammiferi, lepri, volpi, tassi, ghiri, moscardini e donnole.

Storia

Abitata nell’antichità dagli equi, che l’avevano scelta come base di partenza per i loro attacchi contro i romani, ospitò nel Medioevo la chiesa eretta per custodire il masso sul quale, secondo la tradizione, era impressa un’impronta del piede di San Benedetto da Norcia. Nel cosiddetto “diploma” dell’imperatore Ottone I, risalente al X secolo, risulta tra le proprietà dell’abbazia di Subiaco. Nel 1174 Landolfo Raone, discendente da un ramo dei conti longobardi di Ceccano, la occupò con la forza e l’abate Simone dovette rivolgersi al papa, che scomunicò Raone e inviò le sue truppe per liberarla. Per tutto il Medioevo restò proprietà della Chiesa e nel Settecento fu posta sotto il controllo della Congregazione del Buon Governo. Il toponimo potrebbe derivare dal fitonimo latino RUBIA, ‘robbia’, con l’aggiunta del suffisso -ATA (plurale -ATE), con valore collettivo. Tra le vestigia del passato figurano i resti del castello e del torrione del XII secolo nonché la chiesa parrocchiale di San Tommaso Apostolo, che custodisce un quadro con l’immagine del Salvatore, appartenente a un trittico della scuola di Giotto; alla stessa scuola è attribuito anche un affresco che orna la chiesa di San Benedetto.

Abitata nell’antichità dagli equi, che l’avevano scelta come base di partenza per i loro attacchi contro i romani, ospitò nel Medioevo la chiesa eretta per custodire il masso sul quale, secondo la tradizione, era impressa un’impronta del piede di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=SANBENEDETTODANORCIA'>San Benedetto da Norcia</a>. Nel cosiddetto “diploma” dell’imperatore Ottone I, risalente al X secolo, risulta tra le proprietà dell’<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=ABBAZIADISUBIACO'>abbazia di Subiaco</a>. Nel 1174 Landolfo Raone, discendente da un ramo dei conti <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=LONGOBARDI'>longobardi</a> di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=CECCANO'>Ceccano</a>, la occupò con la forza e l’abate Simone dovette rivolgersi al papa, che scomunicò Raone e inviò le sue truppe per liberarla. Per tutto il Medioevo restò proprietà della Chiesa e nel Settecento fu posta sotto il controllo della Congregazione del Buon Governo. Il toponimo potrebbe derivare dal fitonimo latino RUBIA, ‘robbia’, con l’aggiunta del suffisso -ATA (plurale -ATE), con valore collettivo. Tra le vestigia del passato figurano i resti del castello e del torrione del XII secolo nonché la chiesa parrocchiale di San Tommaso Apostolo, che custodisce un quadro con l’immagine del Salvatore, appartenente a un trittico della scuola di Giotto; alla stessa scuola è attribuito anche un affresco che orna la chiesa di San Benedetto.

Economia

Attività economiche tradizionali, quali la coltivazione di cereali, viti e olive e l’allevamento di ovini, occupano ormai un ruolo marginale all’interno dell’economia roiatese. Nessuna iniziativa di rilievo, tuttavia, è maturata all’interno del settore industriale mentre il terziario, sostenuto dal discreto movimento turistico, manifesta una certa vitalità: l’apparato ricettivo annovera ristoranti, alberghi e strutture alternative per il soggiorno e la rete commerciale, anche se rivolta soprattutto alla distribuzione di beni di prima necessità, è commisurata alle esigenze della comunità; sono ancora assenti, invece, servizi qualificati, come il credito e le assicurazioni. Il comune, dotato degli ordinari uffici municipali e postali, dispone di scuole per l’istruzione primaria e secondaria di primo grado ma difetta di strutture di rilievo preposte alla conservazione e alla divulgazione del patrimonio culturale; l’assistenza sanitaria è garantita localmente dalla farmacia.

Attività economiche tradizionali, quali la coltivazione di cereali, viti e olive e l’allevamento di ovini, occupano ormai un ruolo marginale all’interno dell’economia roiatese. Nessuna iniziativa di rilievo, tuttavia, è maturata all’interno del settore industriale mentre il terziario, sostenuto dal discreto movimento turistico, manifesta una certa vitalità: l’apparato ricettivo annovera ristoranti, alberghi e strutture alternative per il soggiorno e la rete commerciale, anche se rivolta soprattutto alla distribuzione di beni di prima necessità, è commisurata alle esigenze della comunità; sono ancora assenti, invece, servizi qualificati, come il credito e le assicurazioni. Il comune, dotato degli ordinari uffici municipali e postali, dispone di scuole per l’istruzione primaria e secondaria di primo grado ma difetta di strutture di rilievo preposte alla conservazione e alla divulgazione del patrimonio culturale; l’assistenza sanitaria è garantita localmente dalla farmacia.

Relazioni

Il contatto con la natura e la scoperta dei valori contadini caratterizzano il soggiorno nel comprensorio roiatese. Nella porzione nord-occidentale del territorio comunale si trova la grotta carsica dell’Arco, che si estende per ben un chilometro nel sottosuolo con numerose stalattiti e stalagmiti. La terza e la quarta domenica di settembre si svolge la sagra dell’abbacchio, che, oltre a riunire l’intera comunità per il giorno di festa, richiama numerosi visitatori dal circondario. I festeggiamenti patronali in onore del Santissimo Salvatore hanno luogo il 9 novembre e comprendono una solenne processione, divertenti giochi popolari e un’affollata sagra del vinello di prima muta, che viene gustato nelle cantine locali insieme a bruschette e caldarroste.

Il contatto con la natura e la scoperta dei valori contadini caratterizzano il soggiorno nel comprensorio roiatese. Nella porzione nord-occidentale del territorio comunale si trova la grotta carsica dell’Arco, che si estende per ben un chilometro nel sottosuolo con numerose stalattiti e stalagmiti. La terza e la quarta domenica di settembre si svolge la sagra dell’abbacchio, che, oltre a riunire l’intera comunità per il giorno di festa, richiama numerosi visitatori dal circondario. I festeggiamenti patronali in onore del Santissimo Salvatore hanno luogo il 9 novembre e comprendono una solenne processione, divertenti giochi popolari e un’affollata sagra del vinello di prima muta, che viene gustato nelle cantine locali insieme a bruschette e caldarroste.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Roiate rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.