Descrizione

Piccola comunità di montagna, di origini medievali, con un’economia di tipo essenzialmente agricolo. I rocchettini, che presentano un indice di vecchiaia particolarmente elevato, sono concentrati tutti nel capoluogo comunale. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono i 1.500 metri di quota. L’abitato, che, con i ruderi delle fortificazioni medievali, ricorda la funzione difensiva dell’insediamento, è costituito da edifici rurali disposti ad argine lungo i corsi d’acqua che l’attraversano; non interessato da espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico vario.

Piccola comunità di montagna, di origini medievali, con un’economia di tipo essenzialmente agricolo. I rocchettini, che presentano un indice di vecchiaia particolarmente elevato, sono concentrati tutti nel capoluogo comunale. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono i 1.500 metri di quota. L’abitato, che, con i ruderi delle fortificazioni medievali, ricorda la funzione difensiva dell’insediamento, è costituito da edifici rurali disposti ad argine lungo i corsi d’acqua che l’attraversano; non interessato da espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico vario.

Storia

Citata, nel 1100, col nome “castrum Barbaire”, riferito probabilmente alla presenza nella zona di un insediamento barbarico e poi passato a indicare il torrente che attraversa il paese, dalla prima metà del XIII secolo è indicata come Rocchetta, ossia ‘borgo fortificato’. La specificazione “Nervina”, che si richiama all’ubicazione dell’abitato nella val Nervia, venne aggiunta nel 1862. Castello dei conti di Ventimiglia, fece parte del comune di Saorgio, assegnato agli angioini. Sul finire del Trecento fu assoggettata alla signoria dei Savoia, venendo in seguito inserita nel marchesato di Dolceacqua. Elevata a contado, verso la metà del XVII secolo, fu annessa all’impero francese, durante la parentesi napoleonica, e al regno di Sardegna, all’indomani del congresso di Vienna. La storia successiva, in cui non si registrano avvenimenti di rilievo, non si discosta da quella delle località circostanti. I confini attuali risalgono al 1947, quando, a seguito del trattato di Parigi, parte del suo territorio fu ceduta alla Francia. Sotto il profilo storico-architettonico meritano di essere citati: la chiesa parrocchiale di Santo Stefano, costruita, nel Settecento, su un precedente edificio di culto; l’oratorio dell’Annunziata; i ruderi di una torre e di un’altra antica fortezza, unici resti del sistema difensivo medievale.

Citata, nel 1100, col nome “castrum Barbaire”, riferito probabilmente alla presenza nella zona di un insediamento barbarico e poi passato a indicare il torrente che attraversa il paese, dalla prima metà del XIII secolo è indicata come Rocchetta, ossia ‘borgo fortificato’. La specificazione “Nervina”, che si richiama all’ubicazione dell’abitato nella val Nervia, venne aggiunta nel 1862. Castello dei conti di Ventimiglia, fece parte del comune di Saorgio, assegnato agli angioini. Sul finire del Trecento fu assoggettata alla signoria dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=SAVOIA'>Savoia</a>, venendo in seguito inserita nel marchesato di Dolceacqua. Elevata a contado, verso la metà del XVII secolo, fu annessa all’impero francese, durante la parentesi napoleonica, e al regno di Sardegna, all’indomani del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=CONGRESSODIVIENNA'>congresso di Vienna</a>. La storia successiva, in cui non si registrano avvenimenti di rilievo, non si discosta da quella delle località circostanti. I confini attuali risalgono al 1947, quando, a seguito del trattato di Parigi, parte del suo territorio fu ceduta alla Francia. Sotto il profilo storico-architettonico meritano di essere citati: la chiesa parrocchiale di Santo Stefano, costruita, nel Settecento, su un precedente edificio di culto; l’oratorio dell’Annunziata; i ruderi di una torre e di un’altra antica fortezza, unici resti del sistema difensivo medievale.

Economia

Non è sede di particolari strutture burocratiche: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle destinate al funzionamento dei normali servizi municipali e postali. Sul posto manca una stazione dei carabinieri, per cui le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, esercitate dal sindaco. Il quadro economico non è dei più floridi: esso risente dell’impronta rurale della zona, con un’agricoltura basata essenzialmente sulla produzione di ortaggi, uve e olive. L’industria è pressoché inesistente, se si eccettua qualche piccola azienda alimentare. Alquanto modesta è anche la presenza del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario; la rete commerciale è appena sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della popolazione. Non dispone di strutture sociali, sportive e ricreative degne di nota. Mancano scuole di ogni ordine e grado, compresa una biblioteca per l’arricchimento culturale. L’assenza di una farmacia rende necessario rivolgersi altrove anche per i servizi sanitari di base. Migliore è invece la dotazione di strutture ricettive che, accanto alla ristorazione, offrono una buona possibilità di soggiorno.

Non è sede di particolari strutture burocratiche: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle destinate al funzionamento dei normali servizi municipali e postali. Sul posto manca una stazione dei carabinieri, per cui le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, esercitate dal sindaco. Il quadro economico non è dei più floridi: esso risente dell’impronta rurale della zona, con un’agricoltura basata essenzialmente sulla produzione di ortaggi, uve e olive. L’industria è pressoché inesistente, se si eccettua qualche piccola azienda alimentare. Alquanto modesta è anche la presenza del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario; la rete commerciale è appena sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della popolazione. Non dispone di strutture sociali, sportive e ricreative degne di nota. Mancano scuole di ogni ordine e grado, compresa una biblioteca per l’arricchimento culturale. L’assenza di una farmacia rende necessario rivolgersi altrove anche per i servizi sanitari di base. Migliore è invece la dotazione di strutture ricettive che, accanto alla ristorazione, offrono una buona possibilità di soggiorno.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, offre a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi rilassanti soggiorni, godendo dell’aria salubre e di una suggestiva cornice paesaggistica. È poco frequentata per lavoro, in quanto il modesto livello delle sue attività produttive non consente di assorbire neppure tutta la manodopera locale, costretta ogni giorno a raggiungere le aree più sviluppate: nel periodo estivo numerosi rocchettini trovano occupazione nei ristoranti e negli alberghi della riviera. I rapporti con i comuni del circondario non sono particolarmente intensi: a essi gli abitanti si rivolgono anche per usufruire dei servizi non forniti sul posto, oltre che per motivi di studio. Tra le manifestazioni che sono solite richiamare numerosi visitatori dai dintorni si segnala la festa del 2 settembre, dedicata all’Incoronazione della Madonna. La festa del Patrono, Santo Stefano, viene celebrata il 26 dicembre.

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, offre a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi rilassanti soggiorni, godendo dell’aria salubre e di una suggestiva cornice paesaggistica. È poco frequentata per lavoro, in quanto il modesto livello delle sue attività produttive non consente di assorbire neppure tutta la manodopera locale, costretta ogni giorno a raggiungere le aree più sviluppate: nel periodo estivo numerosi rocchettini trovano occupazione nei ristoranti e negli alberghi della riviera. I rapporti con i comuni del circondario non sono particolarmente intensi: a essi gli abitanti si rivolgono anche per usufruire dei servizi non forniti sul posto, oltre che per motivi di studio. Tra le manifestazioni che sono solite richiamare numerosi visitatori dai dintorni si segnala la festa del 2 settembre, dedicata all’Incoronazione della Madonna. La festa del Patrono, Santo Stefano, viene celebrata il 26 dicembre.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Rocchetta Nervina rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.