Descrizione
“Comune sparso”, con sede in località Rocchetta, di origine medievale; la sua vocazione rurale convive oggi con il turismo e con l’industria. La comunità dei rocchettani, il cui indice di vecchiaia è superiore alla media, si divide tra il capoluogo comunale, raccolto su uno sperone, la località di Montanari, gli aggregati urbani minori di Biasi, Croce e Zeppetelli e alcune case sparse sui fondi. Il territorio comunale, classificato collinare, presenta un profilo geometrico vario e discontinuo: i valori altimetrici crescono rapidamente dal fondovalle del torrente Savone e raggiungono l’apice con la vetta del Monte Maggiore, a 1.037 metri di quota. I contrafforti di questo rilievo occupano gran parte del comprensorio rocchettano, che, essendo poco adatto alle coltivazioni, appare rivestito prevalentemente di boschi di lecci, cerri, ornielli, carpini e castagni, in parte distrutti da incendi o estirpati per far posto ai pascoli –in alcuni punti del territorio rocchettano è stata comunque condotta un’opera di rimboschimento con pini e altre conifere–. Sullo sfondo argenteo dello stemma, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggia una torre azzurra, merlata “alla ghibellina” e posta su una verde collina; ai lati della costruzione compaiono le lettere R e C rosse, puntate.
Storia
Si sviluppò in epoca medievale intorno a un castello eretto probabilmente nell’XI secolo per volere dei vescovi di Calvi, che spesso vi dimorarono; la zona, comunque, vanta un popolamento assai più antico: infatti, faceva parte dell’area di influenza di CALES, insediamento aurunco e poi romano, distrutto nel IX secolo dai saraceni. Per lungo tempo appartenne alla diocesi di Calvi e successivamente fu feudo di diverse illustri famiglie, come gli Stendardo, i Marzano di Sessa e i Carafa. Il primo elemento del toponimo, che è stato Rocchetta fino al 1862, è il diminutivo di “rocca”, ‘roccia, rupe’ oppure ‘luogo fortificato costruito su un luogo elevato’; la seconda parte, “croce”, fa probabilmente riferimento a un incrocio di strade oppure a tradizioni religiose. Tra le vestigia del passato figurano la chiesa della Santissima Annunziata, risalente al XIII secolo, i resti del castello medievale, comprendenti l’arco d’ingresso e gli avanzi delle mura, e il santuario del Santissimo Salvatore, eretto dai monaci benedettini nelle vicinanze della località di Croce. Si possono inoltre osservare i resti di un ponte romano in ottimo stato di conservazione (in località Assano), i ruderi di un presunto tempio dedicato a Minerva e tratti dell’antica via Latina.
Economia
L’agricoltura, la silvicoltura e la pastorizia rappresentano ancora una significativa fonte di reddito e occupazione ma il quadro dell’economia rocchettana evidenzia anche la continua crescita del turismo e, per quanto riguarda l’industria, la vivacità del comparto alimentare (bevande); la rete commerciale, tuttavia, è rivolta esclusivamente alla distribuzione di beni di prima necessità e il comparto dei servizi non include né quello bancario né le assicurazioni. Sede degli ordinari uffici municipali e postali, dispone di scuole materne ed elementari e usufruisce dell’assistenza sanitaria garantita da un presidio di guardia medica; vanta inoltre una buona capacità ricettiva, assicurata da ristoranti e alberghi.
Relazioni
La presenza di vegetazione lussureggiante e di abbondanti sorgenti giustifica la crescente attenzione che il movimento turistico rivolge a questi luoghi; la possibilità di compiere escursioni tra i boschi o di raggiungere la vetta del Monte Maggiore invita a salutari vacanze nel pieno godimento della natura; assai suggestivo è inoltre l’itinerario che ha inizio dalla località di Croce e, seguendo sentieri forestali e mulattiere immerse nel verde, conduce al santuario medievale del Santissimo Salvatore, situato a 857 metri di altitudine. Per gli amanti delle specialità gastronomiche il periodo propizio è quello estivo: dal primo luglio al 30 settembre si succedono, infatti, le sagre del prosciutto, della pasta e fagioli, della porchetta e della pizzonta. Tra le altre manifestazioni tradizionali si ricordano la festa della montagna (1 maggio) e le feste in onore di Sant’Antonio e della Madonna del Carmine (penultima e ultima domenica di agosto). La festa del Patrono, in onore dell’Annunciazione, si svolge il 25 marzo.
Località
Assano, Biasi, Croce, Montanari, Rocchetta, Zeppetelli
Fondi europei 2021-2027
Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Rocchetta e Croce rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.
- Popolazione 460
- Lat 41° 14' 7,66'' 41.23546111
- Long 14° 9' 28,5'' 14.15779167
- CAP 81050
- Prefisso 0823
- Codice ISTAT 061072
- Codice Catasto H459
- Altitudine slm 459 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: dal 1/11 al 15/04 per 12 ore/giorno D/1972 - Superficie 12.91 Km2
- Densità 35,63 ab/Km2
- Sismicità Zona 2
- Alba 07:31
- Tramonto 16:37
- Geremia Salvatore
- Via Cavour, 4
- 81042 (CE) Campania
- protocollo.rocchettaecroce@asmepec.it
- ragioneria.rocchettaecroce@asmepec.it
- www.comune.rocchettaecroce.ce.it
- 80101350611